Prosecco (vino): differenze tra le versioni
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Il metodo di [[vinificazione]], vero elemento caratterizzante del Prosecco delle origini, si diffuse prima nel [[Provincia di Gorizia|Goriziano]], poi - tramite [[Venezia]] - in [[Dalmazia]] (laddove il vino attualmente prodotto col nome "Prošek" è però un passito)<ref>Fulvio Colombo, ''Storie di vini dell'Adriatico''.</ref>, a [[Provincia di Vicenza|Vicenza]] e nel [[Provincia di Treviso|Trevigiano]]<ref name="ReferenceA"/>. Col passare dei secoli, la produzione nella zona d'origine andò scemando, mentre conobbe un sempre maggiore sviluppo proprio nelle zone dell'attuale provincia di Treviso e segnatamente fra le colline di [[Conegliano]], [[Asolo]] e [[Valdobbiadene]].
Da cui deriva quindi il fatto che “vino friulano”, didascalia del titolo è un errore grossolano.
Per due motivi: il primo, che il vino è prodotto per l’80 % in Veneto, il secondo perché esso è stato da sempre un vino della Venezia Giulia ( zone di Trieste e Gorizia), ma certo non friulano. Quindi sarebbe da modificare il titolo, ma non ci si riesce.
Il termine "Prosecco", così come lo conosciamo, compare per la prima volta nel poemetto [[Il Roccolo Ditirambo]], scritto nel [[1754]] da Valeriano Canati sotto lo pseudonimo di Aureliano Acanti: "(...) Ed or ora immollarmi voglio il becco con quel melaromatico Prosecco....".
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