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Il Venezuela ha 80 [[Miliardo|miliardi]] di barili di riserve di petrolio, secondo le stime di PDVSA, sono le maggiori nell'[[emisfero occidentale]] e complessivamente (p. es. conteggiando il crudo leggero [[Arabia Saudita|saudita]] e [[iraq]]ueno assieme a quello extra-pesante dell'[[Orinoco]]) è pari a circa la metà del totale.
Questo rende il Venezuela il quinto paese al mondo come riserve provate di idrocarburi convenzionali. Include anche una stima di circa 235 miliardi di barili di petrolio extra-pesante simile a [[bitume]], presente nella [[fascia petrolifera dell'Orinoco]], che il Venezuela dichiara come avente le maggiori riserve di [[
PDVSA ha una capacità produttiva (includendo le associazioni strategiche e gli accordi operativi), di 4 [[Milione|milioni]] di [[Barile (unità di misura)|barili]] al giorno (600.000 m³). Ufficialmente la produzione è di circa 3,3 milioni di barili al giorno, anche se molte fonti secondarie come la [[Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio|OPEC]] e la [[Energy Information Administration|EIA]] collocano la produzione del Venezuela ad un livello minore, di circa 500.000 barili/giorno inferiore al dichiarato.
== Storia recente ==
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La produzione di petrolio cessò totalmente per più di due mesi. L'accesso al cuore del sistema informatico dell'azienda, gestito da una società chiamata ''Intesa'', il cui 60% delle azioni è detenuto dall'azienda statunitense [[Science Applications International Corporation|SAIC]], era disponibile solo ad un ristretto numero di persone decise dalla SAIC, che avevano tutte aderito alla sciopero. Un volta riacquisito il controllo del sistema informatico la direzione della PDVSA accusò ''Intesa'' di aver cambiato i codici di accesso da remoto senza autorizzazione e di aver effettuato operazioni di [[sabotaggio]] atte a bloccare o danneggiare gli impianti.<ref>[http://punto-informatico.it/p.aspx?i=1286477 La Linux box che salvò il Venezuela], articolo di Punto Informatico del 5 agosto 2005</ref><ref>[http://www.pdvsa.com/index.php?tpl=interface.en/design/readsearch.tpl.html&newsid_obj_id=2091&newsid_temas=0. DVSA rejects OPIC blackmail because of INTESA case]</ref>
Oltre alla perdita economica si ebbero gravi danni alle complesse strutture di raffinazione ed estrazione petrolifera (un paese con pozzi "anziani", che necessita di delicate tecnologie come la reiniezione di vapore nei pozzi e altre tecnologie di estrazione ad alta profondità). In seguito il governo licenziò in tronco 19.000 impiegati e ristabilì parzialmente la produzione con quadri e tecnici provenienti dall'esercito e da altri rami del governo venezuelano. L'[[Organizzazione
=== Le esportazioni di petrolio in Cina ===
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In aprile e maggio del 2005 la PDVSA, per un accordo firmato tra i governi del Venezuela e dell'[[Argentina]], inviò 50 milioni di [[tonnellata|tons]] di [[olio combustibile]] alla seconda, in modo da poter alleviare gli effetti della crisi energetica dell'[[Argentina]] nel [[2004]] per un improvviso abbassamento della pressione del [[gas naturale]].
Nel novembre 2005, PDVSA e la sua sussidiaria negli U.S.A. (la Citgo), annunciarono un accordo con lo stato del [[Massachusetts]] per fornire [[Gasolio|gasolio da riscaldamento]] alle famiglie con bassi salari di Boston con uno sconto del 40% rispetto al prezzo di mercato. [http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/americas/4461946.stm] Accordi simili vennero successivamente presi con altri stati e città nel nordest degli USA, che includono il [[The Bronx|Bronx]] di [[New York
Nel febbraio del 2006 la PDVSA completava il processo di certificazione [[ISO 9000|ISO 9001:2000]] per il suo sistema di distribuzione.
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