Eremo di Cerbaiolo: differenze tra le versioni
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L'[[eremo]] è un esempio notevole di insediamento religioso in ambiente impervio. Sorse come monastero [[Benedettini|benedettino]] nell'[[VIII secolo]], dal [[1216]] - anno in cui fu donato a [[san Francesco]] - al [[1783]] fu abitato dai [[Francescani]], divenendo poi parrocchia col titolo di Sant'Antonio. Dalle origini al 1520 ha fatto parte della [[Diocesi di Città di Castello]], nel 1520 è entrato a far parte della [[Diocesi di Sansepolcro]].
Il canonico Giovanni Sacchi, nella "Compendiosa Descrizione Istorica della Pieve di Santo Stefano", riporta come il monastero di Cerbaiolo, già abbandonato dai benedettini trasferitisi nel romitorio di S. Maria in Moscheto, fu offerto nel 1217 dai pievani a [[Francesco d'Assisi|san Francesco]], reduce dalla sua terza peregrinazione al convento della [[Santuario della Verna|Verna]], e ospite presso il castello della Pieve di Santo Stefano della famiglia Mercanti. Condotto in Cerbaiolo il padre s. Francesco d'Assisi gradì accettare l'offerta, in maniera che il romitorio fu eletto a dimora dei suoi Frati minori. Versione confermata dal Vadingo (Annales Minorum - Romae 1731 a c(arte) 281 Tom.I ibi).
Anche se non è sicuro che vi abbia soggiornato san Francesco, certamente vi sostò [[Antonio di Padova|sant'Antonio]], del quale ancora oggi si indica il luogo dove pregava<ref>[http://www.ilsentierodifrancesco.it/Index.aspx?idmenu=34 Scheda del sito ''Il sentiero di Francesco'']</ref>.▼
In una seconda versione dello storico Lorenzo Taglieschi, questo passaggio risulta essere avvenuto soltanto nel 1303, quando i conti di Montedoglio concessero il monastero di Cerbaiolo ai frati Minori di San Francesco della Verna, poiché questi ultimi lo stimavano essere luogo a loro caro per avervi dimorato i santi Francesco d'Assisi e [[Antonio di Padova|Antonio da Padova]].
▲Anche se non è sicuro che vi abbia soggiornato san Francesco, certamente vi sostò [[Antonio di Padova|sant'Antonio]], del quale ancora oggi si indica il luogo dove pregava<ref>[http://www.ilsentierodifrancesco.it/Index.aspx?idmenu=34 Scheda del sito ''Il sentiero di Francesco'']</ref>
Dopo i pesanti danni subiti dai tedeschi nel 1944 durante la [[Seconda guerra mondiale]] (l'eremo fu teatro di ripetuti scontri a fuoco tra partigiani locali e le truppe naziste che tentarono di impadronirsene per usarlo come base di operazioni subendo ripetute sconfitte), è stato totalmente restaurato da un'eremita della Piccola Compagnia di santa Elisabetta, Chiara Barboni, morta nel 2010.
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