Macchi M.C.202: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Russia: + link locazioni geografiche |
m →Africa Settentrionale, Pantelleria, Sicilia: fix spazio |
||
Riga 152:
In aria le forze Anglo-americane superavano quelle dell'Asse di 6 a 1, ma anche in questo contesto [[Adriano Visconti]], allora in forza al 54º Stormo, l'8 aprile 1943 decollava su allarme insieme ai sergenti Giuseppe Marconcini e Domenico Laiolo. Visconti con vantaggio di quota e con il sole alle spalle guidava i suoi uomini all'attacco di una squadriglia di Spitfire V e ne abbatté il comandante britannico e mitragliava un altro Spitfire. Il sergente Marconcini abbatté il gregario di sinistra del comandante britannico. Laiolo attaccò uno Spitfire che cercò di sfuggire invertendo la rotta, ma il Folgore lo anticipò e lo colpì in pieno facendolo precipitare. Per Visconti era la quarta vittoria.<ref>{{cita|Pesce e Massimello 1997|p. 60}}.</ref>
Il 18 aprile, tra le 17.25 e le 18.30, cinque Macchi M.C. 200 andarono all'attacco dei carri armati della 1ª Divisione Corazzata dell'8ª Armata britannica a [[Governatorato di Susa|Sidi Bou Ali (Governatorato di Susa]]). Ventidue M.C.202 del 54º Stormo di scorta alle "Saette" si scontrarono con una formazione di P-40 e Spitfire. Il Capitano Sergio Maurer, il tenente Giuseppe Robetto e il sergente Mauri abbatterono uno Spitfire a testa, mentre il sergente Rodoz fece precipitare un P-40.<ref>{{cita|Pesce e Massimello 1997|p. 63}}.</ref> Undici giorni dopo, il 29 aprile vi fu l'ultimo grande scontro aereo prima della caduta della Tunisia. In mattinata, il tenente Oscar Patuelli della 167ª Squadriglia del 54º Stormo su un Folgore, sorprese due caccia nemici in decollo da un aeroporto a 8 km a sud di [[Medjez el-Bab|Medjez el Bab]] e li abbatté. Lo stesso giorno, tra le 17.45 e le 18.50, tredici Macchi 202 del 7º Gruppo di protezione a un [[convoglio navale]] in navigazione tra [[Capo Bon]] e l'isola di [[Zembra]], attaccarono sessanta tra Spitfire e P-40 diretti contro le navi. Il tenente Visconti abbatté un P-40 con bombe alari. Altri quattro caddero sotto i colpi di altri piloti del 54°. Altri cinque P-40 furono dichiarati probabili. I piloti dei P-40 dichiararono a loro volta tre Macchi abbattuti, ma il 54° riportò una sola perdita, quella del capitano Ugo Diappi della 86ª Squadriglia lanciatosi con il paracadute più il danneggiamento grave di tre Macchi. Visconti venne proposto per la concessione di una [[Ricompense al valor militare|medaglia d'argento]] al valor militare che gli verrà concessa il 10 giugno 1948, tre anni dopo la morte.<ref>{{cita|Pesce e Massimello 1997|pp. 65-66}}.</ref>
Nel pomeriggio di giovedì 6 maggio 1943, i Macchi 202 del 54º Stormo si alzarono per contrastare le decine di aerei alleati in volo sulla Tunisia. Visconti decollò da [[Governatorato di Nabeul|Soliman (Governatorato di Nabeul]]) alla guida del 7º Gruppo, mentre il tenente colonnello Giovanni Zappetta decollò da [[Korba (Tunisia)|Korba]] al comando del 16°. I 14 Macchi M.C.202 attaccarono nel cielo di Capo Bon gli Spitfire V del 31° ''Fighter group''. Visconti colpì uno Spitfire (sua sesta vittoria individuale e ultima nella Regia Aeronautica) e probabilmente un secondo. Un altro Spitfire fu abbattuto dai piloti del 7º Gruppo di Visconti e altri due vennero dichiarati "probabili". Il capitano Sergio Mauer, comandante della 98ª Squadriglia, fu a sua volta abbattuto e ucciso quasi certamente dal Lieutenant Dale Shafer jr. Il tenente colonnello Zappetta, colpito dal Major Frank Hill, fu costretto a un atterraggio di emergenza su una spiaggia. Fu l'ultimo combattimento aereo della Regia Aeronautica in Africa Settentrionale: il 7 maggio 1943 [[Tunisi]] si arrese agli anglo-americani.<ref>{{cita|Pesce e Massimello 1997|}}.</ref>
| |||