Muse (divinità): differenze tra le versioni
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Le '''Muse''' (in [[lingua greca|greco]] {{polytonic|Μοῦσαι, -ῶν}}, in [[lingua latina|latino]] ''Mūsae, -arum'') sono personaggi della [[mitologia greca]] e [[mitologia romana|romana]], figlie di [[Zeus]] e di [[Mnemosine]]. L'importanza delle muse nella mitologia antica fu assai elevata: esse infatti rappresentavano l'ideale supremo dell' 
== Mito == 
[[Esiodo]] le enumera nella sua Teogonia, fissandone il numero in nove, ma non specifica quale sia raggio di azione di ognuna, specializzazione che si sarebbe avuta solo più tardi. Sempre secondo il mito, [[Apollo (divinità)|Apollo]] era il loro protettore, e venivano invitate alle feste degli dei e degli eroi perché allietassero i convitati con canti e danze. Spesso allietavano Zeus, loro padre, cantandone le imprese.▼ 
Erano dette anche ''Eliconie'' <ref>[[Esiodo]], ''[[Teogonia (Esiodo)|Teogonia]]''</ref>, poiché la loro sede era il monte [[Elicona]]; dato che tale monte si trova in [[Beozia]], regione abitata dagli Aoni, venivano anche chiamate ''Aonie''. A volte erano definite anche ''Aganippidi'', dal nome della fonte omonima, Aganippe, situata proprio in prossimità del monte [[Elicona]]. 
== Origini == 
▲[[Esiodo]] le enumera nella sua Teogonia, fissandone il numero in nove, ma non specifica quale sia raggio di azione di ognuna, specializzazione che si sarebbe avuta solo più tardi. Sempre secondo il mito, [[Apollo (divinità)|Apollo]] era il loro protettore, e venivano invitate alle feste degli dei e degli eroi perché allietassero i convitati con canti e danze. Spesso allietavano Zeus, loro padre, cantandone le imprese. Le Muse erano considerate anche le depositarie della memoria, dato che ''Mnemosine'' era la dea della [[memoria]], e del sapere in quanto figlie di Zeus. Il loro culto fu assai diffuso fra i [[Pitagorici]]. 
Un altro autore<ref>[[Pausania]], IX, 29, 2</ref> riferisce che originariamente fossero tre, ossia ''Melete'', la Pratica, ''Mneme'', il Ricordo, e ''Aoide'', il Canto. Altri inoltre riferiscono che fossero figlie di [[Urano]] e [[Gea]]<ref>[[Diodoro Siculo]], IV, 7</ref>. 
== Muse == 
Preposte all'Arte in ogni campo, chiunque osasse sfidarle veniva punito in maniera severa. Le [[Sirene]], volendole sfidare nel canto, furono private delle proprie ali, utilizzate poi dalle stesse Muse. Anche le [[Pieridi]], sempre in una sfida simile, venero tramutate in uccelli. 
Il numero delle muse e il campo dell'arte in cui esse agivano venne precisato  
*'''[[Calliope]]''', ''dalla bella voce'', la [[Poesia epica]], con una tavoletta ed un [[libro]]; 
*'''[[Clio]]''', ''colei che rende celebri'', la [[Storia]], seduta e con una [[pergamena]] in mano; 
*'''[[Erato]]''', ''che provoca desiderio'', la [[amore|Poesia amorosa]], con la [[lira]]; 
*'''[[Euterpe (musa)|Euterpe]]''', ''colei che rallegra'', la [[Poesia lirica]], con un [[flauto]]; 
*'''[[Melpomene]]''', ''colei che canta'', la [[Tragedia]], con una maschera, una [[spada]] ed il bastone di [[Eracle]]; 
*'''[[Polimnia]]''', ''dai molti inni'', il [[Mimo]], senza alcun oggetto; 
*'''[[Talia (musa)|Talia]]''', ''festiva'', la [[Commedia]], con una maschera, una ghirlanda d'[[edera]] ed un bastone; 
*'''[[Tersicore]]''', ''che si diletta della danza'', la [[Danza]], con plettro e lira; 
*'''[[Urania (mitologia)|Urania]]''', ''la celeste'', l'[[Astronomia]], con un bastone puntato al cielo. 
== Culto == 
I sacrifici dedicati a loro prevedevano l'suo di acqua, [[latte]] e [[miele]]. Il loro culto, diffusosi dalla [[Beozia]] in tutto il mondo greco, giunse anche a [[Roma]]. Benchè non fossero oggette di vera e propria divinazione, venivano comunque considerate come protettrici delle Arti; qui vennero considerate parallelamente alle [[Camene]]. 
== 
Le Muse sono oggetto di grande devozione in tutti i campi dell'arte, ma dal punto di vista iconografico se ne conoscono esempi dal mondo greco arcaico fino ad oggi. Fra le più antiche, si ricorda la base di [[Mantinea]] attribuita a [[Prassitele]], ed oggi conservata al [[Museo Archeologico Nazionale di Atene|Museo Archeologico Nazionale]] di [[Atene]]. Nel mondo romano sono noti moltissimi dipinti provenienti da [[Pompei]]. [[Raffaello]] realizzò nel [[1511]] l'affresco ''[[Parnaso (Raffaello)|Parnaso]]'', mentre in tempi più moderni [[Giorgio De Chirico]] dipinse 'Le Muse inquietanti'' ([[1918]]). 
== Note == 
<references/> 
== Altri progetti == 
{{interprogetto|commons=Category:Muses}} 
== Bibliografia == 
[[Categoria:Muse| ]]▼ 
* Anna Ferrari, ''Dizionario di Mitologia Classica'', [[TEA (editore)|TEA]], [[1994]], ISBN 8878195391 
{{Portale|mitologia}} 
[[Categoria:Personaggi citati nella Divina Commedia (Inferno)]] 
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