Teatro alla Scala: differenze tra le versioni
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→Sala: le fonti non dichiarino ciò che si sostiene ma ritagliate e incollate per tentare di dare senso a un discorso errato : Le fonti riportano il San Carlo e quello della reggia di Caserta come riferimento per la sala a ferra di cavallo |
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==== Sala ====
Il Piermarini, nel progettare la Scala,
La sala a forma di ferro di cavallo divenne il modello per il [[teatro all'italiana]], fu successivamente ripresa in diversi teatri d'Europa per essere superata solo con la costruzione del [[Opéra Garnier|Palais Garnier]] a [[Parigi]] nel 1875<ref>{{cita|Innamorati|pg. 109}}</ref><ref>{{cita|Innamorati|pg. 131}}</ref><ref>{{cita|Quagliarini|pg. 10}}</ref>.
Fino al bombardamento del [[1943]] si era conservata la struttura originaria della [[volta (architettura)|volta]], costituita da uno spesso strato di intonaco pressato su "bacchette", strisce larghe circa cinque centimetri ricavate da tondelli di castagno non del tutto essiccati e lasciati a macerare nell'acqua, inchiodate a [[centina|centine]] in legno di pioppo. Queste erano a loro volta appese mediante sottili tiranti in legno ai travettoni appoggiati sulle grandi [[capriata|capriate]] poste a sostegno delle falde del tetto. Questo sistema, quasi un [[controsoffitto]], è stato per certi versi ripreso nel [[Teatro degli Arcimboldi]], dove il soffitto che vede lo spettatore è in realtà composto da pannelli riflettenti rivolti verso la platea e fonoassorbenti rivolti verso l'orchestra.
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