Carracci: differenze tra le versioni
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La crisi della cultura del [[Cattolicesimo]] si evidenziò dopo la [[Riforma protestante]] (nel [[1517]] [[Martin Lutero]] espose le sue [[95 tesi]] a [[Wittenberg]]), e il successivo “[[Sacco di Roma (1527)|sacco di Roma]]” ad opera delle truppe di [[Carlo V]] nel [[1527]], fatti che resero la capitale [[papa]]le più insicura e instabile, meno appetibile per gli artisti dell'epoca, [[Roma]] alla fine del [[XVI secolo]] era meno incline a produrre una nuova corrente artistica.
L'arte manierista che riproduceva stancamente lo stile dei grandi del [[Rinascimento]], accentuandone le complicazioni formali e il virtuosismo, non obbediva più all'esigenza di chiarezza e devozionalità.
Bologna era al centro di un territorio in cui l'opera degli artisti aveva per tradizione un accentuato carattere devozionale e pietistico, e inoltre si trovava a contatto ravvicinato con l'arte padana e veneta, su queste basi culturali ed estetiche i Carracci svolsero il loro compito di teorici del rinnovamento artistico, accentuando l'umanità dei personaggi e la chiarezza delle scene sacre.
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