1º Gruppo caccia "Asso di bastoni": differenze tra le versioni

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=== Il "colpo di stato" della Luftwaffe ===
Il 25 agosto l'aeronautica repubblicana affrontò una grave crisi provocata dalla [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] che di fatto sciolse i reparti aerei italiani per farli confluire nella "Legione aerea italiana" da porre sotto il diretto controllo tedesco del comandante [[Maximilian Ritter von Pohle]] alla fine di ottobre il 1º gruppo fu trasferito ad addestrarsi in Germania. Nel campo di [[Holzkirchen]], le squadriglie di Visconti si addestrarono con i nuovi aerei [[Messerschmitt Bf 109]] che avrebbero sostituito i [[Fiat G.55|Fiat G.55 ''Centauro'']]. Il Gruppo rientrò in Italia solo nel gennaio 1945 e prese posizione nel campo[[Campo della Promessa]] di [[Lonate Pozzolo]] dove nel mese di marzo tornò pienamente operativo. L'ultima missione fu effettuata il 19 aprile [[1945]] contro due [[Consolidated B-24 Liberator]] americani che stavano lanciando rifornimenti ai partigiani italiani riuscendo ad abbatterne uno, ad opera del ten. Oddone Colonna, ma perdendo il caccia pilotato da [[Aurelio Morandi]] probabilmente colpito dallo stesso bombardiere o, secondo altre fonti, dalla contraerea svizzera avendo sconfinato nello spazio aereo elvetico. Nel frattempo il [[2º Gruppo caccia "Gigi Tre Osei"]] levatosi in volo contro gli stessi due velivoli fu intercettato dalla scorta e subì 5 abbattimenti senza riportare alcuna vittoria, 4 piloti si salvarono lanciandosi col paracadute mentre morì il sergente Renato Pattone a causa di un difetto di funzionamento del paracadute. Fu l'ultimo caduto dell'[[Aeronautica Nazionale Repubblicana]] in combattimento aereo.
 
=== La fine della guerra ===