Interfodera: differenze tra le versioni

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I tessuti più comuni per gli interni hanno nomi specifici e sono realizzati in vari materiali che spesso sono l'origine del nome.
 
Fra quelli usati per le giacche di sartoria ci sono: la canapina<ref>{{Cita web|url=http://dizionari.repubblica.it/Italiano/C/canapina.php|titolo=Canapina in Dizionari la Repubblica}}</ref> che può essere in lino 100%, in pelo di [[cammello]] 100%, in pelo di [[Capra hircus|capra]], con percentuali di altre fibre tra cui [[Lino (fibra)|lino]] e [[viscosa]]. Il crine di [[cavallo]], che serve a dare la forma del petto e esiste sia in vero e proprio crine equino che sintetico. Le ovatte, per compimenti o imbottiture, possono essere di cotone o altre fibre vegetali oppure, ormai frequentemente, sintetiche. La silesia<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/silesia_%28Enciclopedia-Italiana%29/|titolo=Silesia in Enciclopedia Treccani}}</ref> che è una tela di cotone usata per le tasche e i rinforzi.
[[File:Acta Eruditorum - III strumenti, 1704 – BEIC 13365677.jpg|thumb|Illustrazione alla recensione pubblicata sugli [[Acta Eruditorum]] del 1704 a ''De urnis in Silesia Lignicensibus...'' di Christian Stieff]]
 
Per gli interni dei capi industriali si usano anche [[tessuto non tessuto|tessuti non tessuti]] [[calandratura|calandrati]], prodotti con [[poliammide]], [[polipropilene]] o [[poliestere]]; tra questi: [[feltro|feltri]], agugliati, foam, veli di resina e biadesivi.
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