Pasticceria statunitense: differenze tra le versioni

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La '''pasticceria [[Stati Uniti d'America|statunitense]]''' deriva dalla tradizionale pasticceria europea e {{cn|si occupa principalmente di dolci colorati, zuccherini e spesso di dimensioni ridotte come minicakes e cupcakes}}. Un recente sviluppo della pasticceria statunitense è il [[cake design]], l'arte di ricoprire i dolci con la pasta di zucchero in modo da renderli più belli e appetitosi.
 
Tra i dolci più conosciuti della tradizione statunitense ci sono i [[pancake|pancakes]]s, la [[red velvet]], i [[cupcake|cupcakes]]s, i [[muffin]], i [[brownie (gastronomia)|brownies]], i donuts, la [[Torta di zucca|pumpkin pie]], la angel food cake, la Boston cream pie, gli whoopie pies ed i cookies.
 
== Donuts ==
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I donuts (o ''doughnuts'') sono molto simili alle [[ciambelle]] italiane, ma invece di essere cosparsi di zucchero bianco, sono ricoperti di [[glassa]], che può essere dei più svariati colori e sapori.
 
Essi sono a base di farina, lievito, latte, burro, uova e zucchero e aromatizzati con cannella e noce moscata. Una volta preparato, l'impasto viene fatto riposare fino a che non raddoppia rispetto al volume iniziale. Con l'aiuto di uno stampo per biscotti vengono ritagliati dei cerchi di pasta e con uno più piccolo il tradizionale buco centrale. Quando l'olio raggiunge la temperatura di 175&nbsp;°C i dischi vengono fritti per poi, una volta intiepiditi, essere ricoperti di glassa.<ref>{{cita web|url=http://ricette.giallozafferano.it/Donuts.html|titolo=Donuts|accesso=17 giugno 2017}}</ref>
Esiste tuttavia, anche una seconda versione, non molto tradizionale, ma che aiuta a renderli più leggeri, la quale prevede una cottura al forno.<ref>{{cita web|url=http://www.chiarapassion.com/2016/01/ciambelle-donuts-al-forno.html|titolo=Donuts al forno|accesso=17 giugno 2017}}</ref> Questi dolcetti possono sostituire la classica [[torta]], se disposti su un'alzata a piramide con vari livelli.
 
La ricetta dei donuts è comparsa per la prima volta negli [[Stati Uniti]] nei primi anni dell'800. La loro diffusione si deve però agli [[olandesi]], che li importarono sotto il nome di ''olykoeks''. Si trattava di impasto per torte fritto nel grasso di maiale e farcito, per esempio con la marmellata, per mascherare il fatto che il centro non fosse ben cotto. [[Hanson Gregory]], un capitano americano di marina, decise di eliminare il centro della torta per rendere la cottura più omogenea e ancora si deve a lui l'attuale forma dei donuts.<ref>{{cita web|url=http://www.cakeappeal.it/storia-donut-ciambelle-americane/|titolo=La storia delle donut, le morbide e colorate ciambelle americane|accesso=17 giugno 2017}}</ref><br />
Numerose sono, fra [[Stati Uniti]] e [[Canada]], le catene di industrie produttrici di donuts, come la ''Dunkin’ Donuts'', la ''Krispy Kreme'' e ''Tim Hortons''. <ref>{{cita web|url=http://www.bibenda.it/news_bibenda_singola.php?id=2520|titolo=D come Donut|accesso=17 giugno 2017}}</ref>
Questi prodotti sono diventati popolari in tutto il mondo grazie anche alla serie TV ''[[The Simpson]]'', in cui uno dei personaggi principali, Homer, ha l'abitudine di mangiarli spesso, oltre che ai telefilm polizieschi dove si è soliti consumarli durante gli appostamenti.
 
== Cookies ==
[[File:Chocolate Chip Cookies - kimberlykv.jpg|thumb|sinistra|Cookies]]
I cookies sono i tipici biscotti americani rotondi con gocce di cioccolato, dorati e croccanti all'esterno, ma morbidi all'interno. <br />
La loro preparazione prevede farina, bicarbonato di sodio, sale, [[zucchero di canna]] scuro, zucchero bianco, uova e gocce di cioccolato. Le gocce sono di cioccolato fondente nella ricetta originale, tuttavia possono essere sostituite con gocce di cioccolato bianco, noci, nocciole, o qualsiasi altro tipo di snack al cioccolato.
 
La parola di origine olandese “koekje” ha subito un mutamento linguistico ed è diventato “cookie”, termine ancora oggi usato.<br />
 
La ricetta originale prevedeva che al posto delle gocce di cioccolato venisse usata la polvere di cacao amaro. Negli anni Trenta, la cuoca e proprietaria dell'hotel ''Toll House Inn'', Ruth Wakefield, mentre stava preparando questi biscotti si accorse di non avere la polvere di cacao, ma decise comunque di portare a termine la ricetta. Si convinse a sostituire quel fondamentale ingrediente con una barretta di cioccolato, la ''Nestlé Semi-Sweet Chocolate Bar'', tagliandola in scaglie. Con suo grande stupore vide che i clienti accolsero positivamente la novità, e decise di continuare a farli nella nuova versione. Da quel momento i cookies divennero il biscotto più popolare del mondo.<br />
La parola di origine olandese “koekje” ha subito un mutamento linguistico ed è diventato “cookie”, termine ancora oggi usato.<br>
Nel 1939 la [[Nestlé]] inizia a produrre il [[cioccolato]] direttamente in gocce, cercando di trarne vantaggio economico. Propone a Ruth Wakefield una fornitura a vita del prodotto, in cambio del permesso poi approvato, di scrivere sul retro della confezione la ricetta dei famosi biscotti.<ref>{{Cita web|url=http://cioccolato.org/cookies-al-cioccolato-ricetta-originale.html|titolo=La vera storia dei Cookies al cioccolato ricetta originale|accesso=18 giugno 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.turismo.it/oltreconfine/articolo/art/cookie-storia-del-biscotto-icona-a-stelle-e-strisce-id-13046/|titolo=Cookie, storia del biscotto icona a stelle e strisce|accesso=18 giugno 2017}}</ref><br>
La ricetta originale prevedeva che al posto delle gocce di cioccolato venisse usata la polvere di cacao amaro. Negli anni Trenta, la cuoca e proprietaria dell'hotel ''Toll House Inn'', Ruth Wakefield, mentre stava preparando questi biscotti si accorse di non avere la polvere di cacao, ma decise comunque di portare a termine la ricetta. Si convinse a sostituire quel fondamentale ingrediente con una barretta di cioccolato, la ''Nestlé Semi-Sweet Chocolate Bar'', tagliandola in scaglie. Con suo grande stupore vide che i clienti accolsero positivamente la novità, e decise di continuare a farli nella nuova versione. Da quel momento i cookies divennero il biscotto più popolare del mondo.<br>
Nel 1939 la [[Nestlé]] inizia a produrre il [[cioccolato]] direttamente in gocce, cercando di trarne vantaggio economico. Propone a Ruth Wakefield una fornitura a vita del prodotto, in cambio del permesso poi approvato, di scrivere sul retro della confezione la ricetta dei famosi biscotti.<ref>{{Cita web|url=http://cioccolato.org/cookies-al-cioccolato-ricetta-originale.html|titolo=La vera storia dei Cookies al cioccolato ricetta originale|accesso=18 giugno 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.turismo.it/oltreconfine/articolo/art/cookie-storia-del-biscotto-icona-a-stelle-e-strisce-id-13046/|titolo=Cookie, storia del biscotto icona a stelle e strisce|accesso=18 giugno 2017}}</ref><br>
 
== Angel cake ==
[[File:Angel food cake texture.jpg|thumb|destra|Angel food cake]]
La angel cake (o ''angel food cake'') è una classica torta statunitense dal colore molto chiaro e caratterizzata dalla sua leggerezza. È indicata anche per gli intolleranti al [[lattosio]], perché priva di [[burro]], [[latte]] o suoi derivati. Tra gli ingredienti ci sono gli albumi, la farina, il sale, il [[cremor tartaro]], lo zucchero e la vaniglia.<br>
 
È ideale per una colazione leggera, ma può essere anche farcita con marmellata, ricoperta di [[crema ganache|ganache]] al cioccolato o decorata con della frutta fresca.<br>
 
Molto importante per la riuscita della torta è lo stampo, che è simile a quello del tradizionale ciambellone, ma più alto, con la base estraibile e con tre piedini situati lungo il bordo. Una volta tolta dal forno, infatti, la torta viene capovolta, dando la possibilità al vapore di fuoriuscire, mantenendola soffice e delicata mentre raffredda.<br>
 
La angel cake ha origini [[Gran Bretagna|britanniche]] e appare per la prima volta negli [[Stati Uniti d'America|USA]] in un ricettario del 1839 ''The Kentucky Housewife'' di [[Lettice Bryan]] e successivamente nel 1878 in ''The Home Messenger Book of Tested Recipes'' di [[Isabella Stewart]].<ref>{{cita web|url=http://www.cibo360.it/cucina/mondo/angel_cake.htm|titolo=Storia e origini della angel food cake|accesso=13 giugno 2017}}</ref>
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==Boston cream pie==
[[File:Recently departed ...from Boston.jpg|thumb|sinistra|Boston cream pie]]
La Boston cream pie è costituita da una base (una ''sponge cake'', soffice e prevalentemente al [[burro]]), una farcitura centrale di crema di [[vaniglia]] e una copertura al [[cioccolato]]. Tra gli ingredienti della base ci sono uova, burro, farina, latte, zucchero, lievito e vaniglia. La base può essere bagnata con succhi o liquori a piacimento.<br />
La farcia è molto simile alla [[crema pasticcera]], ma in versioni meno tradizionali può essere sostituita con crema al cioccolato o al caffè.<ref>{{cita web|url=http://www.hovogliadidolce.it/boston-cream-pie-ricetta/|titolo=Boston cream pie|accesso=15 giugno 2017}}</ref><br />
Fondamentale per la riuscita della torta è il modo in cui vengono incorporati zucchero e uova: devono produrre delle bolle d'aria che contribuiscano a rendere la base spugnosa.<ref>{{cita web|url=https://cooking.nytimes.com/recipes/1018668-boston-cream-pie |titolo=Boston cream pie|accesso=15 giugno 2017}}</ref><br />
Per l'inaugurazione del [[Parker House Hotel]] (oggi ''Omni Parker House Hotel'') di [[Boston]], nel 1856, era stato assunto uno chef di origine franco-armena, M. Sanzian. Egli in occasione dell'evento ideò la Boston cream pie, che originariamente aveva i nomi di ''Chocolate Cream Pie'' o ''Parker House Chocolate Cream Pie''.<ref>{{cita web|url=https://whatscookingamerica.net/History/Cakes/BostonCreamPie.htm|titolo=Boston Cream Pie History and Recipe|accesso=16 giugno 2017}}</ref><br />
L'originale prevedeva una ''sponge cake'' tagliata orizzontalmente in due parti, bagnate con sciroppo di [[rum]]. La [[crema pasticcera]] serviva sia come ripieno all'interno, sia per ricoprirne i lati, in un secondo momento cosparsi di [[mandorla|mandorle]] a fette tostate. Il tutto veniva ricoperto da uno strato di [[cioccolato]] fondente.
 
==Whoopie pie==
 
[[File:WordCamp Montreal- Whoopie Pies (4984466309).jpg|thumb|destra|Whoopie pies disposti su un'alzata a piramide]]
Gli whoopie pies (o semplicemente ''whoopies'') sono dolcetti [[Stati Uniti d'America|americanistatunitensi]] originari della comunità [[Amish]]. Si chiamano così perché le donne usavano prepararli per i loro figli e mariti, i quali, trovandoli nei loro cestini della merenda, esclamavano “whoopie”, ovvero “evviva”.<br />
Si tratta di due piccoli pezzi rotondi e morbidi al [[cioccolato]] del diametro di circa 4-5 centimetri uniti da una crema marshmallows. In alternativa la crema può essere anche al [[burro]] o al formaggio.<br />
I dischi sono fatti unendo zucchero, burro, cioccolato amaro in polvere, uova, latte, [[latticello]], farina, sale, lievito e vaniglia.<ref>{{cita web|url=http://ricette.giallozafferano.it/Whoopie.html |titolo=Whoopie|accesso=16 giugno 2017}}</ref><br />
A contendersi l'invenzione di questo dolce sono due stati degli Usa: il [[Maine]] e la [[Pennsylvania]]. Quest'ultima ne rivendica la scoperta a causa della comunità Amish che abitava lo stato, tuttavia, il Maine, per ragioni meno note fa lo stesso.<br />
Entrambi festeggiano il ''Whoopie pie festival''. A quello del Maine sono presenti molte gare per varie categorie. I premi vanno, ad esempio, a chi riesce a mangiare più tortini in un minor tempo, al whoopie più buono e a quello più originale.<ref>{{cita web|url=https://paroledizucchero.com/2012/06/26/la-guerra-dei-whoopie-pies-ma-prima-cosa-sono-i-whoopie-pies/|titolo=LA GUERRA DEI WHOOPIE PIES. Ma prima: cosa sono i Whoopie Pies?|accesso=19 giugno 2017}}</ref> Si festeggia dal 2009 nella [[Contea di Piscataquis]], a Dover-Foxcroft. Nel 2016 hanno partecipato all'evento più di 8.000 persone.<ref>{{cita web|url=https://mainewhoopiepiefestival.com/|titolo=The main whoopie pie festival|accesso=16 giugno 2017}}</ref><br />
In Pennsylvania, invece, viene eletta la regina degli whoopies e si festeggia ogni anno a settembre nella contea di [[Lancaster (Pennsylvania)|Lancaster]] dove sono presenti più di cento varietà di questi dolcetti.<ref>{{cita web|url=https://whoopiepiefestival.com/|titolo=FESTIVAL|accesso=19 giugno 2017}}</ref><br>
 
== Le caramelle ==
Durante il [[Medioevo]] le caramelle venivano vendute ad un prezzo molto elevato a causa della scarsa reperibilità degli ingredienti e quindi solo persone ricche se le potevano permettere.<br />
 
Ancora non erano vere e proprie caramelle, anzi, venivano vendute come medicinale dai farmacisti ed erano indicate soprattutto per curare i disturbi digestivi.<br />
Durante il [[Medioevo]] le caramelle venivano vendute ad un prezzo molto elevato a causa della scarsa reperibilità degli ingredienti e quindi solo persone ricche se le potevano permettere.<br>
Nel XVII secolo lo zucchero divenne un prodotto più accessibile e, sia in [[Stati Uniti d'America|America]] che in [[Inghilterra]], si iniziò a consumare le caramelle di [[zucchero]] bollite con frutta e noci. Nel XVIII secolo anche i lecca-lecca erano noti a tutti e nella metà dell'800 erano presenti più di 380 fabbriche di questi prodotti nel solo territorio degli Stati Uniti.<br />
Ancora non erano vere e proprie caramelle, anzi, venivano vendute come medicinale dai farmacisti ed erano indicate soprattutto per curare i disturbi digestivi.<br>
Dopo la scoperta della barbabietola da zucchero nel XIX secolo e il progresso tecnologico, l'industria dolciaria si sviluppò rapidamente. Vennero ideati nuovi sapori e consistenze e presto fu abbandonata la preparazione a mano per passare alla produzione industriale. In questo modo fu possibile la realizzazione in serie di tali prodotti, ad un costo meno elevato e quindi furono accessibili a tutti. In [[Stati Uniti d'America|America]] divennero molto popolari principalmente le caramelle dure, alla menta o al limone.<ref>{{cita web|url=http://www.candyhistory.net/candy-origin/|titolo=Candy History and Origins|accesso=15 giugno 2017}}</ref> <br />
Nel XVII secolo lo zucchero divenne un prodotto più accessibile e, sia in [[Stati Uniti d'America|America]] che in [[Inghilterra]], si iniziò a consumare le caramelle di [[zucchero]] bollite con frutta e noci. Nel XVIII secolo anche i lecca-lecca erano noti a tutti e nella metà dell'800 erano presenti più di 380 fabbriche di questi prodotti nel solo territorio degli Stati Uniti.<br>
Dopo la scoperta della barbabietola da zucchero nel XIX secolo e il progresso tecnologico, l'industria dolciaria si sviluppò rapidamente. Vennero ideati nuovi sapori e consistenze e presto fu abbandonata la preparazione a mano per passare alla produzione industriale. In questo modo fu possibile la realizzazione in serie di tali prodotti, ad un costo meno elevato e quindi furono accessibili a tutti. In [[Stati Uniti d'America|America]] divennero molto popolari principalmente le caramelle dure, alla menta o al limone.<ref>{{cita web|url=http://www.candyhistory.net/candy-origin/|titolo=Candy History and Origins|accesso=15 giugno 2017}}</ref> <br>
La “Candy Corn”, il popolare dolcetto di Halloween fu inventato da George Renninger, un dipendente Wunderlee Candy Company nel 1880.<ref>{{cita web|url=http://newsfeed.time.com/2013/10/30/an-oral-history-of-candy-corn-the-most-polarizing-confection-of-them-all/|titolo=An Oral History of Candy Corn, the Most Polarizing Confection of Them All|accesso=15 giugno 2017}}</ref>
George Smith inventò il primo Lolly Pop nel 1908.<ref>{{cita web|url=https://it.wikipedia.org/wiki/Lecca_lecca|titolo=Lecca lecca|accesso=15 giugno 2017}}</ref>
 
== Influenza in Italia ==
Nel 2016 l'aumento della presenza di pasticcerie americane, chiamate ''bakery'', sul territorio italiano si attesta al 2% rispetto al 2015 e cresce sempre di più. L'incremento di tendenza allo stile statunitense si realizza soprattutto tra i giovani, tra 20 e 40 anni.<br />
I clienti scelgono questo tipo di ambiente per ogni genere di occasione, dalla più quotidiana, come colazioni, merende o semplicemente luogo di incontro, alla più particolare come compleanni o anniversari.<ref>{{cita web|url=http://www.nestle.it/media/pressreleases/tendenza-bakery-style|titolo=Arriva in Italia la tendenza "bakery style", nel belpaese dilaga lo stile americano a tavola|accesso=14 giugno 2017}}</ref><br> />
Tra le più conosciute in [[Italia]] troviamo la ''California Bakery'' di [[Milano]], la ''Bakery House'' a [[Roma]] e la ''Birdy's Bakery'' a [[Napoli]], inaugurate rispettivamente nel 1995, 2012 e 2016.<ref>{{cita web|url=http://www.lintraprendente.it/2014/12/da-milano-a-napoli-tutte-le-bakery-che-spopolano-in-italia/|titolo=Da Milano a Napoli. Tutte le “bakery” che spopolano in Italia|accesso=14 giugno 2017}}</ref><br />
Tra i prodotti in vendita, si spazia in una vasta gamma di cibi prevalentemente dolci, ma si possono trovare anche alimenti salati. <br />
Oltre all'apertura di nuove ''bakery'', sono in aumento anche corsi per imparare a sfornare e decorare i tradizionali piatti dolci americani, soprattutto per quanto riguarda il [[cake design]].<br />
La diffusione ha avuto recentemente un contributo decisivo da parte di numerosi reality e serie TV di successo come ''[[Il boss delle torte]]'' con [[Buddy Valastro]], il celebre pasticcere italo-americano che illustra la sua attività, ''Il re del cioccolato'' con [[Ernst Knam]] e ''I dolcetti di Paola''.