Brutti, sporchi e cattivi: differenze tra le versioni
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Giacinto possiede un milione di [[Lira italiana|lire]], risarcimento dell'assicurazione per aver perso un occhio a causa di un getto di calce viva. L'uomo conserva gelosamente questo denaro ed è ossessionato dal fatto che i parenti glielo possano rubare, per cui lo nasconde continuamente in luoghi diversi. Una notte, in preda ad un incubo in cui vede i suoi parenti spendere il suo denaro, si sveglia di soprassalto e va a controllare il nascondiglio dei soldi, però non trovandoli. Inferocito sveglia tutta la famiglia e inizia a cercare il milione sotto i materassi, quando non lo trova afferra la doppietta che tiene sempre carica e minaccia di morte tutti i presenti se non gli restituiranno subito il denaro. Uno dei figli non dà peso alle minacce e si volta per andarsene, ma il vecchio Giacinto gli spara senza esitare, ferendolo ad una spalla. Portato in questura si ricorda all'improvviso che il denaro non lo aveva trovato perché si trovava in un altro nascondiglio segreto.
Un giorno Giacinto s'innamora ricambiato di una grassa prostituta [[Napoli|napoletana]], Iside, con la quale inizia a dilapidare i soldi, e che si porta in casa attirandosi le ire della moglie. Questa, per lavare l'affronto organizza l'assassinio di Giacinto con tutti i parenti, sua madre compresa. Il piano è semplice
Tornato in forma, per vendicarsi, dapprima tenta di incendiare la baracca con i familiari, senza riuscirci. In seguito, decide di vendere per 800.000 lire la baracca a un altro sfollato, che si presenta con la propria numerosa famiglia per prendere possesso dell'abitazione. Mentre scoppia una rissa tra le due famiglie Giacinto arriva con l'auto (una cabriolet) acquistata con i soldi della vendita della baracca e distrugge accidentalmente quest'ultima.
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