Gerrard Winstanley: differenze tra le versioni
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Al Consiglio di Stato giunse presto una lettera che invitava a intervenire per scacciarli. Il generale [[Thomas Fairfax|Fairfax]], cui fu dato l'incarico di far sloggiare gli occupanti, inviò il capitano John Gladman a vedere cosa stava succedendo. Gladman riferì che non vi era nulla di pericoloso, che Everard, che agli inizi sembrava più che Winstanley il leader della comunità, era solo un matto e che, comunque, i portavoce dei [[Diggers]] si sarebbero recati dal generale per esporre le loro ragioni. Il 20 aprile, infatti, Everard e Winstanley si presentarono da Fairfax per sostenere la causa degli zappatori. In base al loro principio per cui tutti gli uomini sono uguali in quanto fratelli nella creazione, i due rifiutarono di togliersi il cappello in segno di deferenza verso il generale.
In questi giorni venne pubblicato il ''True Levellers Standard Advanced''<ref>Il testo è reperibile in rete: {{cita web |url=http://ebooks.gutenberg.us/Renascence_Editions/digger.html |titolo=Copia archiviata |accesso=23 maggio 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130330191854/http://ebooks.gutenberg.us/Renascence_Editions/digger.html |dataarchivio=30 marzo 2013 }}</ref> (Il vero standard avanzato dei livellatori), una sorta di manifesto dei diggers, sottoscritto da 15 persone, tra le quali Winstanley, Everard e un tale John Taylor che firmò anche la presentazione di questo opuscolo, datata 20 aprile 1649. Nel libretto, i diggers dicevano che Dio aveva fatto la terra perché fosse un tesoro comune per tutti e che "non una parola era stata detta in principio sul fatto che una parte dell'umanità dovesse dominare su un'altra". L'introduzione della proprietà privata e della compravendita delle terre, secondo gli zappatori, disonorava la Creazione e toglieva la libertà ad alcuni, costretti a lavorare per i proprietari delle terre. La rivoluzione aveva deposto il re, ma non aveva ancora tolto l'oppressione. L'Inghilterra sarebbe stata un paese veramente libero solo quando coloro che non avevano terre avrebbero avuto a disposizione le terre comuni (''commons'') per coltivarle e vivere di esse come i proprietari terrieri potevano fare con le loro terre recintate (''inclosures''). Lo scopo dei diggers era liberare la Creazione dalla schiavitù impostale dalla proprietà privata e intendevano raggiungere questo obiettivo, seguendo l'esempio degli apostoli di Gesù ([[Atti degli Apostoli|At]] 4,32-35), non con le armi o con i tumulti, ma solo con il loro lavoro.
All'inizio di giugno i diggers del Surrey pubblicarono un altro opuscolo, ''A Declaration from the Poor Oppressed People of England'' (Una dichiarazione dei poveri ed oppressi dell'Inghilterra), nel quale rivendicavano l'uso collettivo dei boschi delle terre comuni contro i proprietari terrieri che volevano farne un uso privato. Il libretto era sottoscritto da 45 persone, a partire da Winstanley. Mancava il nome di William Everard che, secondo quanto raccontarono alcuni giornali dei tempi (ma alcuni studiosi pensano che facessero confusione con un altro Everard), aveva lasciato Cobham per unirsi ai soldati ''[[levellers|leveller]]'' che si erano ammutinati e che erano poi stati sconfitti a [[Burford]] il 14 maggio. In seguito i diggers, pur ribadendo che le piante che crescevano nelle terre comuni dovevano essere di tutti, rinunciarono a tagliarle per il loro uso al fine di evitare liti (si veda l'opuscolo ''An Humble Request'').
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