Birmania: differenze tra le versioni

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{{Aggiornare|arg=asia}}
{{C|da aggiornare alla luce del cambio di regime|Asia|aprile 2016}}
È una bella politica.
=== Politica interna ===
L'Unione di Birmania è governata da un regime militare.<ref>Sulla cui carenza anche di presentabilità mediatica, cfr. Tonkin, Derek, "The 1990 Elections in Myanmar: Broken Promises or a Failure of Communication?", in ''Contemporary Southeast Asia: A Journal of International & Strategic Affairs'', 29, no. 1 (April 2007): 33-54.</ref> Eletta nel [[1990]], l'Assemblea Popolare formò la [[Coalizione Nazionale per l'Amministrazione dell'Unione della Birmania]] (NCGUB), che ora è in [[esilio]]<ref>https://www.cia.gov/redirects/ciaredirect.html; Ha sede a [[Rockville (Maryland)]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]</ref> e opera per la [[democrazia]] nello Stato comandato da [[Sein Win]], un cugino di [[Aung San Suu Kyi]]. Comunque, il NCGUB ha pochissimi poteri ed è bandito in Birmania.<ref>http://www.ncgub.net/NCGUB/index%20of%20NCGUB.htm</ref>
 
L'attuale presidente della repubblica (la cui carica istituzionale è stata reintrodotta nel 2011) è l'ex-generale [[Thein Sein]], che nel 2010 rassegnò le dimissioni dall'esercito per guidare da civile il Partito dell'Unione per la Solidarietà e lo Sviluppo. Prima di lui, il Presidente del [[Consiglio di Stato per la Pace e lo Sviluppo]] (che sostanzialmente aveva anche i poteri dell'attuale presidente della repubblica) era il generale [[Than Shwe]], rimasto in carica dal 23 aprile 1992 al 30 marzo 2011. La maggior parte dei [[ministero|ministeri]] sono capeggiati da ufficiali dell'[[esercito]], con le eccezioni del Ministero della Sanità, del Ministero dell'Educazione e del Ministero del Lavoro, che sono in mano a civili.
 
I partiti politici importanti in Birmania sono la Lega Nazionale per la Democrazia e la Lega Democratica Shan, anche se le loro attività sono regolate dal regime. Esistono molti altri partiti, rappresentanti spesso gli interessi delle minoranze [[etnia|etniche]]. C'è poca tolleranza per l'opposizione politica e molti partiti sono stati proscritti. Il partito nazionale dell'unità rappresenta i militari ed è sostenuto da un'organizzazione totalitaria chiamata l'Associazione di Solidarietà e dello Sviluppo del [[Sindacato]]. Secondo parecchie organizzazioni, compreso [[Amnesty International]], il regime ha poca considerazione dei [[diritti dell'uomo]]. Non c'è ordinamento giudiziario indipendente in Birmania e l'opposizione politica al governo militare non è tollerata.
 
Nel [[1989]], l'esercito birmano represse violentemente le proteste contro la cattiva gestione economica e l'oppressione politica. L'episodio più cruento avvenne l'8 agosto [[1988]], quando i militari aprirono il fuoco contro rivoltosi in quella che è conosciuta come [[rivolta 8888]]. Nonostante gli insuccessi delle rivolte, le proteste del [[1988]] hanno aperto la strada per le elezioni dell'Assemblea della gente, nel [[1990]]. I risultati dell'elezione successivamente sono stati invalidati dal regime. La lega nazionale per la democrazia, condotta da [[Aung San Suu Kyi]], ha ottenuto più del 60% dei voti e più dell'80% delle sedi parlamentari nell'elezione nel [[1990]], tenuta per la prima volta dopo 30 anni.
 
[[Aung San Suu Kyi]] ha guadagnato l'elogio internazionale come attivista per il ritorno del governo democratico in Birmania, ricevendo il [[Premio Nobel per la pace]] nel [[1991]]. È stata condannata agli [[arresti domiciliari]], che ha terminato di scontare definitivamente il 13 novembre 2010.
 
La situazione della Birmania è stata riferita al Consiglio di sicurezza dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] per la prima volta nel dicembre [[2005]] per una consultazione informale. L'[[ASEAN]] inoltre ha dichiarato la relativa frustrazione con il governo della Birmania<ref>[http://www.aseanmp.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1&Itemid=10 AIPMC<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e ha formato il Comitato Inter-[[Parlamento|Parlamentare]] per richiamare la mancanza di democrazia nel paese. Un cambiamento radicale nella situazione politica del paese rimane improbabile a causa del sostegno garantito da vicini influenti, in particolare della [[Cina]]. Tuttavia si stanno facendo progressi per il processo di democratizzazione.<ref>{{cita web |url=http://web.amnesty.org/library/index/ENGASA160201998 |titolo=Copia archiviata |accesso=14 luglio 2006 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060824024228/http://web.amnesty.org/library/index/ENGASA160201998 |dataarchivio=24 agosto 2006 }}</ref>
 
{| class="wikitable" style="margin:auto;clear:both;"
|-
!colspan=5 style="text-align:center;"|'''Risultati dell'assemblea della gente del 1990'''<ref>http://psephos.adam-carr.net/countries/b/burma/burma1990.txt</ref>
|- bgcolor="#EFEFEF"
! rowspan="2" | Partito
! rowspan="2" | Voti
! rowspan="2" | Seggi
! colspan="2" | %
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Pop.
! Seggi
|-
| Lega nazionale per la Democrazia (NLD) || 7.943.622 || 392 || 58,7 || 79,7
|-
| Lega nazionale democratica Shan (SNLD) || 222.821 || 23 || 1,7 || 4,7
|-
| Partiti minori (per l'indipendenza di vari popoli) || 1.606.858 || 12 || 12,1 || 2,4
|-
| Lega democratica Arakan (ALD) || 160.783 || 11 || 1,2 || 2,2
|-
| Partito per l'unità nazionale (NUP) || 2.805.559 || 10 || 21,1 || 2,0
|-
| Fronte della democrazia dei Mon (MNDF) || 138.572 || 5 || 1,0 || 1,0
|-
| Partito nazionale democratico || 128.129 || 4 || 1,0 || 0,8
|-
| Lega per la democrazia nazionale Chin || 51.187 || 3 || 0,4 || 0,1
|-
| Congresso dello Stato Kachin per la democrazia || 13.994 || 3 || 0,1 || 0,1
|-
| Partito per la democrazia nazionale || 72.672 || 3 || 0,5 || 0,1
|-
| Unione nazionale Pa-o || 35.389 || 3 || 0,3 || 0,1
|-
| Organizzazione democratica per l'unità nazionale Kayah || 16.553 || 2 || 0,1 || -
|-
| Lega delle nazionalità dello Stato Kayah per la democrazia || 11.664 || 2 || 0,1 || -
|-
| Partito regionale progressista delle Colline Naga || 10.612 || 2 || 0,1 || -
|-
| Lega nazionale Ta-ang per la democrazia || 16.553 || 2 || 0,1 || -
|-
| Congresso nazionale Zomi (ZNC) || 18.638 || 2 || 0,1 || -
|- bgcolor="#EFEFEF"
| Tutti i voti (87,7% della popolazione votante) || 15.112.524|| 492 || 100,0 ||
|- bgcolor="#EFEFEF"
| Voti invalidati || 1.858.918 || || ||
|- bgcolor="#EFEFEF"
| Voti validi (72.6%) || 13.253.606 || || ||
|- bgcolor="#EFEFEF"
| Votanti eleggibili || 20.818.313 || || ||
|}
 
Nel novembre del 2010 si sono tenute nuove elezioni, definite da tutto il mondo una farsa e alle quali è stata impedita la partecipazione di Aung San Suu Kyi, che è stata liberata il 13 novembre 2010, dopo le elezioni-farsa appunto.
 
Il 31 gennaio 2011, più di 600 deputati hanno riempito le due Camere, "Hluttaws", nella sessione d'apertura, con il compito di scegliere il primo presidente civile del Myanmar, la ex Birmania, da quando il colpo di Stato del 1962 ha dato il via a 49 anni di ininterrotta dittatura militare.
La giunta militare al potere ha salutato la legislatura come l'alba di una nuova democrazia ma i critici l'hanno invece bocciata come una farsa che lascia al potere gli stessi generali autoritari. E il nuovo governo avrà probabilmente la stessa morsa sui dissidenti del vecchio.
I parlamentari hanno eletto presidente e vicepresidente di ogni Camera nella sessione inaugurale, con tre dei quattro incarichi andati a militari in pensione. La sorpresa maggiore è stata l'elezione a presidente della Camera bassa del numero tre della giunta Thura Shwe Mann, militare di carriera.
La Costituzione del Myanmar prevede che i militari possano designare il 25% dei membri del Parlamento. Oltre al 25% dei militari, la giunta militare che guida il paese asiatico dagli anni sessanta conta sul 77% dei parlamentari eletti, membri dell'Unione per la solidarietà e lo sviluppo (Usdp), partito filo-giunta.[http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE70U0F420110131]
Il 4 febbraio 2011 è stato eletto il primo presidente civile del paese da quando i militari presero il potere nel 1962, si tratta dell'ex generale e ex primo ministro [[Thein Sein]].[http://www.asianews.it/notizie-it/Thein-Sein-%C3%A8-il-nuovo-presidente-del-Myanmar-20692.html]
 
L'8 novembre 2015 si sono tenute le prime [[Elezioni parlamentari in Birmania del 2015|elezioni]] generali libere dal 1990, che hanno visto la vittoria della&nbsp;[[Lega Nazionale per la Democrazia]] di [[Aung San Suu Kyi]]. Il 1º febbraio 2016, è stato convocato per la prima volta dopo 50 anni il Parlamento eletto da libere elezioni.<ref>{{cita web|url=http://www.bbc.com/news/world-asia-35456982|lingua=en|accesso=9 febbraio 2016|titolo=Inaugurata la prima sessione del nuovo parlamemto birmano}}</ref>
 
Alla Camera dei Rappresentanti l’NLD ha ottenuto 255 seggi su 440. Mentre alla Camera delle Nazionalità ne ha ottenuti 135, pari al 60,27% dei 224 seggi. L’USDP, il partito di opposizione che ha guidato il Paese fino alle elezioni del 2015, ha subito una sconfitta travolgente, conquistando solo 30 seggi, pari al 6,82% alla Camera dei Rappresentanti e 11 seggi, pari al 4,46%, alla Camera delle Nazionalità. Interessante anche il dato negli Stati Etnici: con la sola eccezione dello Stato Shan, il partito di Aung San Suu Kyi ha ovunque ottenuto la maggioranza dei voti.<ref>{{Cita libro|autore=Cecilia Brighi|titolo=Le sfide di Aung San Suu Kyi per la nuova Birmania|anno=2016|editore=Eurilink|città=Roma}}</ref>
 
RISULTATI ELEZIONI 8 NOVEMBRE 2015
 
CAMERA DEI RAPPRESENTANTI (Phyitu Hluttaw):
{| class="wikitable"
|'''Partiti politici'''
|NLD (255)
 
USDP (30)
 
ANP (12)
 
SNLD (12)
 
PNO (3)
 
TNP (3)
 
LNDP (2)
 
ZCD (2)
 
KSDP (1)
 
KDUP (1)
 
WDP (1)
 
Indipendenti (1)
 
Vacanti (7)
 
Militari (110)
|}
'''CAMERA DELLE NAZIONALITÀ (Amyotha Hluttaw):'''
{| class="wikitable"
|'''Partiti politici'''
|NLD (135)
 
USDP (11)
 
ANP (10)
 
SNLD (3)
 
TNP (2)
 
ZCD (2)
 
MNP (1)
 
NUP (1)
 
PONO (1)
 
Indipendenti (2)
 
Militari (56)
|}
 
=== Politica estera ===