Chiesa e convento di San Matteo: differenze tra le versioni

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=== La chiesa della Madonna ===
La chiesa della Madonna, o chiesa delle monache, venne fatta costruire per la storia del dipinto della vergine, posta su quello che era il cimitero delle monache.
 
Si diceva infatti che l’icona avesse fatto miracoli: una monaca guarì dalla paralisi, cechi riacquistarono la vista ed anche sordi ripresero l’udito.
 
Monsignor Antonio dei Preti concesse dunque la venerazione dell’immagine e, grazie alle offerte dei fedeli, venne costruito un oratorio nel [[1578]].
 
L’edificio fu affrescato da [[Andrea Boscoli]] nel [[1595]] e nello stesso anno si aggiunse un altare tutto pagato dalla badessa Donna Febronia Upezzinghi.
 
L’immagine venne spostata nella chiesa principale nel [[1787 ]] e l’altare fu profanato ma l’edificio non perse la sua importanza, dimostrata dai testamenti, dalle donazioni, beni mobili e immobili e dalle offerte documentate e conservate negli archivi delle monache. Dopo la profanazione del [[1787]] probabilmente la chiesa venne abolita perché si parla del “soppresso oratorio della madonna”.
 
Dopo la profanazione del [[1787]] probabilmente la chiesa venne abolita perché si parla del “soppresso oratorio della madonna”.
 
Le notizie della chiesa si perdono fino ai primi del [[Novecento]] per poi riapparire a riguardo di una disputa tra il carcere e Venturi, che aveva acquistato l’antica chiesa utilizzandola come magazzino di terre cotte affittandola ad Ettore Landucci, che nel [[1920]] chiese di installare un garage attiguo alla chiesa di San Matteo.
 
Sul finire degli anni trenta del Novecento l’edificio era divenuto uno stabile dove si fabbricavano Gassose San Pellegrino.
 
Negli anni a venire lo storico edificio divenne addirittura deposito per i pozzi neri, fino ad essere completamente distrutto durante i bombardamenti della guerra. <ref>O. Niglio, M. Alessio, Il convento di San Matteo in Pisa. Storia e restauri. Edizioni Plus - Università di Pisa, Pisa, 2007 pag. 87-89.</ref>