Clodoveo I: differenze tra le versioni

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L'alleanza fra i due re non può che allarmare il visigoto e ariano Alarico II, che sa dei progetti espansionistici di Clodoveo e il cui regno è agitato dalla fronda del clero cattolico. Opera allora in tre direzioni: con il concilio di Agde, rafforza l'autorità dei vescovi cattolici sulle diocesi; con un nuovo codice giuridico - il [[Breviario di Alarico II]] - promulgato nel [[506]] e ricalcato sul codice di [[Teodosio II]] del [[438]], va incontro alle rivendicazioni della popolazione gallo-romana; cerca infine la mediazione di Teodorico - suo [[suocero]], avendone sposato la figlia Teudigota, il quale è a sua volta [[cognato]] di Clodoveo, in quanto marito della sorella di questi, Audofleda - perché si adoperi per un accordo tra Visigoti e Franchi.
 
Clodoveo, con il trattato di amicizia stipulato ad [[Amboise]], finse di rassicurare Alarico ma in realtà aveva già preparato la guerra: alleato dei Burgundi di Gundobado, dei Franchi [[Ripuari]] di [[Sigiberto lo Zoppo]] e anche dell'imperatore romano d'Oriente [[Anastasio I Dicoro|Anastasio]], che è in guerra con Teodorico e lo tiene impegnato in Pannonia, nel [[507]] invase il regno dei Visigoti, sconfiggendoli nella [[battaglia di Vouillé]], presso [[Poitiers]], dove Alarico II<ref>[[Alarico II]] era in attesa dei rinforzi [[Ostrogoti]] che non poterono giungere in tempo in quanto una flotta bizantina si era minacciosamente avvicinata alle coste italiane.</ref> venne ucciso, si dice, dallo stesso Clodoveo<ref name=merovingi/>; l'anno dopo, con la conquista di [[Tolosa]], s'impadronì di tutti i territori che i Visigoti avevano in Gallia<ref>Solo la [[Settimania]] (dopo essere stata invasa dai Burgundi, ritornò ai Visigoti) e la [[Provenza]] (fu occupata dagli Ostrogoti che la riunirono al regno d'Italia) rimasero in mano dei [[Goti]]</ref>, cosicché questa popolazione venne ricacciata oltre i [[Pirenei]]. Clodoveo trattò con clemenza le popolazioni assoggettate, rimettendo in libertà i vescovi ed i religiosi che erano stati catturati durante la conquista. Non vennero requisite le terre, mentre le popolazioni ariane vennero persuase, senza l'uso della forza, a convertirsi alla fede cattolica. Nel [[508]], a suggello dell'alleanza, Clodoveo ricevette dall'imperatore [[Anastasio I Dicoro|Anastasio I]] il titolo di [[Console (storia romana)|console]], che gli permise di entrare a Tours con le insegne romane<ref name=":0" />; si fa risalire a quest'anno il trasferimento della capitale nella vecchia [[Lutezia]],<ref name=":0" /> ribattezzata [[Parigi]] dal nome dei suoi abitanti [[galli]], i [[Parisi (Gallia)|Parisii]].
 
Quanto alle tribù dei Franchi Ripuari, stanziati sulla riva destra del Reno, nell'attuale [[Turingia]], Clodoveo fu sbrigativo, facendo assassinare nel [[510]] i loro capi, Cararico, Ragnacaro e Ricaro, e assicurandosi le loro terre<ref name=merovingi/>. Fu poi la volta del vecchio alleato [[Sigiberto lo Zoppo]], fatto uccidere&nbsp;– si dice per ispirazione di Clodoveo - dal figlio Cloderico che tuttavia non poté godere il frutto del [[parricidio]], perché fu subito assassinato dai sicari di Clodoveo<ref name=merovingi/>.