Adolfo Coppedè: differenze tra le versioni
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Dopo la fine della [[prima guerra mondiale]] ebbe modo di dedicarsi, assieme al fratello [[Gino Coppedè|Gino]], all'arredamento di interni di alcune navi passeggeri per conto di due diverse società di navigazione italiane.
A partire dal 1926, dopo un accesissima polemica con D'Annunzio relativa a un progetto mai realizzato a Firenze sul quale anche Mussolini aveva espresso parere favorevole, il Coppedè rallentò la sua opera limitandola alla sola regione della Toscana dove progettò la Casa del Fascio di Lastra a Signa (FI). Iscrittosi nel 1932 al Partito Nazionale Fascista, partecipò al concorso per il piano regolatore di Tirrenia, ottenendo il secondo premio. Successivamente si ritirò nella sua [[villa del Parugiano|tenuta di Parugiano]] vicino a [[Montemurlo]] dove morì il 15 agosto del 1951.
== Mostre ==
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