Utente:FabiorWikiTIM/Debunker: differenze tra le versioni

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Le critiche dei debunker a volte possono offendere coloro che credono in determinate teorie considerate [[Pseudoscienza|pseudoscientifiche]].
Come dimostra lo studio "Debunking in a world of tribes"<ref name=stud>Studio "Debunking in a world of tribes" su PLOS One ''[http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0181821]''</ref>, condotto sulla rivista scientifica PLOS One, che analizza l'andamento delle discussioni su Facebook tra debunker e complottisti, se l’operazione di debunking viene effettuata con toni aggressivi, il rischio è che possa essere poco efficace e controproducente. Ciò avviene perché si finisce per rafforzare il sistema di credenze di chi crede fortemente in teorie di complotto, allontanandolo dalla verità scientifica.
Nel qual caso in cui il debunker non presti attenzione, la comunicazione potrebbe causare un effetto boomerang, ad esempio accrescendo la credenza dell'audience dei miti. Questi effetti possono presentarsi se un messaggio trascorre troppo tempo su un caso negativo, se è troppo complesso o minaccioso.
Una strategia costante di debunking può portare all'editorializzazione dei contenuti, delegando ad un solo ente l'attività di verifica degli stessi. Questo porta a non utilizzare il pensiero in modo critico.<ref name=Dis>Information Disorder ''[https://shorensteincenter.org/wp-content/uploads/2017/10/Information-Disorder-Toward-an-interdisciplinary-framework.pdf?x78124]''</ref>
Alcuni studiosi, come [[Marcello Truzzi]]<ref>professore di [[sociologia]] alla'' Eastern Michigan University'', che si definisce [[scetticismo scientifico|scettico]]</ref>, sostengono che alcuni scettici vanno troppo oltre, facendo anche asserzioni negative. Secondo Truzzi, che definisce tale atteggiamento "pseudoscettico"<ref>{{en}} [http://www.anomalist.com/commentaries/pseudo.html On Pseudo-Skepticism: A Commentary by Marcello Truzzi] from ''Zetetic Scholar'', #12-13, 1987</ref>, i veri scettici sono neutrali o [[Agnosticismo|agnostici]], spesso critici verso ''affermazioni straordinarie'' e mai portati a fare critiche negative a priori. Piuttosto lo scettico, di fronte a tali affermazioni, deve richiedere ''prove fuori dal comune''<ref name=extraordinary_proof>{{en}} Marcello Truzzi: "And when such claims are extraordinary, that is, revolutionary in their implications for established scientific generalizations already accumulated and verified, we must demand extraordinary proof." Editorial in The Zetetic (Vol. 1, No.1, Fall/Winter 1976, p 4).</ref>. Questo assunto è spesso reso con la frase: "''affermazioni straordinarie'' (fuori dal comune) ''richiedono prove straordinarie''".