Irene di Spilimbergo: differenze tra le versioni

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| madre = Giulia [[Da Ponte]]
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{{Bio
|Nome = Irene
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|Nazionalità = italiana
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Nel [[1853]] [[Antonio Rotta]] le dedicherà il dipinto storico ambientato a Venezia dal titolo: ''[[Tiziano Vecellio]] istruisce nella pittura [[Irene di Spilimbergo]]'', con cui partecipò all'[[Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente|Esposizione di Belle Arti]] a [[Milano]].
 
== Biografia ==
Irene era la secondogenita del Conte Adriano di Spilimbergo e della patrizia veneziana Giulia [[Da Ponte]], appartenente a una famiglia che aveva dato un doge: [[Nicolò Da Ponte]]. Di Irene di Spilimbergo forse oggi nulla sapremmo, se nel 1561, due anni dopo la sua morte, [[Dionigi Atanagi]]<ref>Dionigi Atanagi (1510?-1573), letterato e poeta, editore e revisore di opere di classici, nato a Cagli (PU) e morto a Venezia.</ref> non avesse pubblicato una ''Vita di Irene da Spilimbergo''.<ref>Identificate nelle biblioteche italiane due edizioni ottocentesche, di cui questa: {{cita testo |autore=Dionigio Atanagi |titolo=Vita d'Irene da Spilimbergo scritta da Dionisio Atanagi da Cagli nel 1561 |data=1843 |editore=Ignazio Galeati |città=Imola|SBN =IT\ICCU\UBO\2414770}}</ref> Era il melanconico racconto della breve esistenza di una fanciulla di nobili origini, colta e raffinata, morta a diciannove anni per una malattia improvvisa e misteriosa. Il libro conteneva anche una larga [[silloge]] poetica, scritta ''ad memoriam''ː 279 poesie erano in italiano e 102 in latino. Alcuni autori erano anonimi, altri invece erano note personalità, come [[Luigi Tansillo]], [[Angelo Di Costanzo]], [[Benedetto Varchi]], [[Lodovico Dolce]], [[Gian Francesco Alois]], [[Bernardo Tasso]], [[Torquato Tasso]] e [[Tiziano Vecellio]].