Terra dei fuochi: differenze tra le versioni

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=== Inquinamento dei prodotti agroalimentari ===
{{vedi anche|mozzarella di bufala campana}}
L'inquinamento da [[diossina]] dei terreni può essere molto pericoloso perché in grado di introdurre sostanze tossiche nella [[catena alimentare]] degli animali da allevamento, che possono raggiungere anche l'uomo. Il 26 marzo [[2008]], notizie giornalistiche hanno riferito<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/esteri/08_marzo_26/giappone_mozzarella_619392a0-fb0d-11dc-a46e-00144f486ba6.shtml|titolo=Mozzarella, limitate positività alla diossina . Il Governo dopo l'alt di Tokyo: no a psicosi|data=26 marzo 2008|sito=[[Corriere della sera]]|accesso=6 ottobre 2008}}</ref> il riscontro di limitate presenze di [[diossina]] nel latte di bufala proveniente da allevamenti del [[provincia di Caserta|casertano]], attribuite all'[[inquinamento ambientale]]. A seguito di questi riscontri, che comunque riguardavano in maniera limitata gli allevamenti impiegati per produrre la [[mozzarella di bufala campana]] DOP<ref>{{cita web|url=http://www.mozzarelladop.it/enclosed/22004.doc|titolo =Comunicato stampa|data=20 aprile 2008|autore=''Consorzio di tutela del formaggio mozzarella di bufala campana DOP''|accesso=6 ottobre 2008}}</ref>, alcuni paesi, tra cui [[Corea del Sud]] e [[Giappone]], bloccarono temporaneamente l'importazione della mozzarella campana. A seguito della notizia, la vendita di [[prodotti caseari]] della [[Campania]] è diminuita i modo significativo, non solo in [[Italia]], ma anche all'estero.<ref>{{cita web | url=http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=523879&IdChia=523876 | titolo=Mandara: Mozzarella sana, ma vendite in calo | data=23 gennaio 2008 |sito=[[Il Denaro (quotidiano)|Il Denaro]] | accesso=6 ottobre 2008}}</ref><ref>{{cita web | url=http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=523025&IdChia=523036 | titolo=I prodotti tipici non si vendono più, la Cia: Rischio tracollo | data=15 gennaio 2008 | sito=[[Il Denaro (quotidiano)|Il Denaro]] | accesso=6 ottobre 2008 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080504004848/http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=523025&IdChia=523036 | dataarchivio=4 maggio 2008 }}</ref><ref>{{cita web|url=http://napoli.repubblica.it/dettaglio/La-spesa-al-tempo-dei-rifiuti-Prodotti-locali-No-grazie/1414965|titolo=La spesa al tempo dei rifiuti "Prodotti locali? No, grazie"|data=16 gennaio 2008|sito=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]-Napoli|accesso=6 ottobre 2008}}</ref>. Test scientifici della mozzarella di bufala svolti in [[Germania]], comunque, non hanno rilevato alcuna traccia di diossina né di metalli pesanti<ref>[http://www.repubblica.it/ambiente/2013/12/13/news/mozzarella_bufala_campana_assolta-73512433/ I test in Germania assolvono la mozzarella bufala campana dop], Republica.it, 13-12-2013</ref>. L'eventuale presenza anomala di contaminati, come [[diossina|diossine]] e [[metalli pesanti]], è facilmente rilevabile prelevando campioni dalle piante che crescono sul terreno: studi compiuti da più autorità, statali e indipendenti (inclusi quelli straordinari compiuti nel [[2014]] dall'ente certificatore internazionale ''GlobalGap'' non hanno riscontrato alcuna anomalia, con risultati perfettamentevalori al di sotto dei limiti comunitari in materia di sostanze pericolose o tossiche, tanto che i produttori agricoli dell'area hanno ottenuto la certificazione ''GlobalGap'', necessaria per intrattenere rapporti commerciali con molti operatori economici della [[grande distribuzione organizzata]]<ref name="S. Bencivelli, pag. 35"/>.
 
Ricerche compiute dall'[[Università Federico II]] e, in modo indipendente, dall'[[Istituto zooprofilattici sperimentali|Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno]], con sede a [[Portici]], hanno ridimensionato la situazione di rischio, confinando la presenza di aree critiche incorrispondenti ristrettissimi ''cluster'', ben localizzati, che corrispondono a una frazione pari aal solo il 3% dell'intera superficie geografica della cosiddetta Terra dei Fuochi<ref name="S. Bencivelli, pag. 35"/>. Tali micro-aree locali, inoltre, non sono correlate ad aree rurali, né al fenomeno di mala gestione dei rifiuti, ma coincidono in modo sostanziale con le principali aree urbano-industriali presenti nel territorio<ref name="S. Bencivelli, pag. 35"/>.
 
Tali risultati confortanti non sono riusciti, tuttavia, a guadagnare la stessa attenzione mediatica di cui hanno goduto le precedenti campagne di stampa sensazionalistiche di segno opposto, né hanno potuto porre rimedio al danno di immagine ormai compiuto dai dei [[mezzi di comunicazione di massa|mezzi d'informazione]], con la conseguenza di un'incrinatura nella fiducia per l'intero comparto [[agricoltura in Italia|agricolo]] e zootecnico della [[Campania]], che ha determinato un crollo dei prezzi e dei ricavi per gli operatori economici del settore<ref name="S. Bencivelli, pag. 35"/>.
 
=== Smaltimento illegale dei rifiuti ===