Mostro di Firenze: differenze tra le versioni
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Inserisco immagini vittime mancanti (delitti 83 ed 85) |
→7 settembre (sabato) o 8 settembre 1985 (domenica): L'omicidio di Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot, Scopeti: Punto in eccesso Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
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L'ultimo duplice delitto (quello su cui si hanno più particolari e riscontri<ref>{{Cita|Giuttari, 2006|p. 44}}.</ref>) avviene nella campagna di [[San Casciano Val di Pesa]], in frazione Scopeti, all'interno di una piazzola attorniata da cipressi, attigua ad un cimitero, in cui erano solite appartarsi le giovani coppie.<ref>{{Cita news|autore=Paolo Vagheggi|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/09/10/li-ha-uccisi-ha-mutilato-corpi.html|titolo=Li ha uccisi e ha mutilato i corpi|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Firenze|data=10 settembre 1985|pagina=13|accesso=1º settembre 2010}}</ref> Le vittime sono due giovani [[Francia|francesi]], Jean-Michel Kraveichvili, musicista venticinquenne di origini georgiane, e la trentaseienne Nadine Mauriot (la vittima più anziana del mostro), titolare di un negozio di calzature, madre di due bambine piccole recentemente separata dal marito, entrambi provenienti da [[Audincourt]], una cittadina dell'est della Francia.
Le vittime sono accampate in una piccola tenda ad igloo a poca distanza dalla strada. L'omicidio è stato fatto risalire da taluni alla notte di domenica 8 settembre [[1985]], da altri a quella tra sabato 7 settembre e domenica 8 settembre [[1985]], considerazione motivata con la presenza sui cadaveri delle vittime di larve di mosca che necessitano di almeno 25 ore di tempo per svilupparsi<ref name="autogenerated1" /> e dalle condizioni tanatologiche dei corpi riesaminate da esperti molti anni dopo, come è scientificamente riportato da una perizia del Professor Introna<ref>{{cita news| |http://archivio.panorama.it/archivio/Un-testimone-chiamato-Calliphora|un testimone chiamato Calliphora|Panorama||}}</ref> e, più recentemente, da un reportage televisivo di Paolo Cochi.<ref>{{Cita|I delitti del mostro, 2015|}}.</ref>
Le modalità dell'aggressione sono simili a quelle precedentemente messe in pratica dall'omicida, eccettuato il fatto che in questo caso, le vittime non si trovavano in auto ma in una tenda piantata vicino alla propria [[Volkswagen Golf]]: il "mostro", dopo aver reciso con un coltello il telo esterno della tenda sulla parte posteriore, si sposta verso l'ingresso della tenda e spara. Nadine muore all'istante, il giovane Jean-Michel, ferito non mortalmente, riesce ad uscire dalla tenda e a fuggire di corsa in direzione del bosco, ma viene raggiunto dall'omicida che lo finisce a coltellate e poi ne occulta il corpo, cercando di nasconderlo tra alcuni rifiuti poco distante dalla tenda.<ref name="archiviostorico.corriere.it">{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/febbraio/14/Cosi_Vampa_uccise_francesi__co_0_9602145527.shtml<!--|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20121109132530/http://archiviostorico.corriere.it/1996/febbraio/14/Cosi_Vampa_uccise_francesi__co_0_9602145527.shtml--><!--|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/1996/febbraio/14/Cosi_Vampa_uccise_francesi__co_0_9602145527.shtml-->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121109132530/http://archiviostorico.corriere.it/1996/febbraio/14/Cosi_Vampa_uccise_francesi__co_0_9602145527.shtml|dataarchivio=9 novembre 2012|titolo="Così il Vampa uccise i francesi"|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|città=Firenze|data=14 febbraio 1996|pagina=6|accesso=1º settembre 2010|urlmorto=sì}}</ref>
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