Democrazia organica: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m Corretta la formattazione intestazioni e titoli di paragrafi. |
||
Riga 10:
È considerata la realizzazione politica del modello organizzativo economico noto come [[corporativismo]], modello inizialmente proprio della [[dottrina sociale della Chiesa cattolica]] in seguito divenuto tipico delle ideologie fasciste.
== Aspetti teorici ==
Esempio di democrazia organica▼
▲=== Esempio di democrazia organica ===
Nella democrazia organica non esistono elezioni generalizzate con candidati scelti e proposti dai partiti: i partiti non sono necessariamente proibiti, bensì considerati inutili. Se nella democrazia liberale, infatti, i partiti politici hanno la funzione di dare una referenza ai candidati, nella democrazia organica si presume che ogni elettore conosca personalmente i candidati, in quanto si procede a elezioni piramidali, per cui essi non hanno la necessità di una referenza partitica.
Riga 22 ⟶ 21:
L'ambizione di base è quella di eliminare i difetti tipici della democrazia liberale, soprattutto la [[partitocrazia]], la propaganda [[Demagogia|demagogica]], la [[corruzione]], l'immobilismo ("attaccamento alla poltrona"), l'imperscrutabilità ed il [[Pigrizia|lassismo]]. In teoria la democrazia organica presenta quello che potrebbe essere considerato un elemento di associazione basale di natura [[Sindacati|sindacalista]] o avvicinarsi ad alcune delle varianti dell'idea [[Anarchia|anarchica]] di Stato, anche se il suo modello storico più vicino è l'[[Corporazioni delle arti e mestieri|organizzazione corporativa]] del [[tardo Medioevo]]. Tuttavia, mentre le ideologie prettamente anarchiche e sindacaliste sono libertarie, il corporativismo è tradizionalmente estremamente gerarchico. Comunque a tutt'oggi anche alcuni gruppi dell'area [[Nazional-anarchismo|anarco-nazionalista]] ne sostengono la filosofia, in quanto a loro dire corrisponderebbe implicitamente in pratica all'abolizione del concetto stesso di "Stato".
== Storia ==
{| class="wikitable"
|« "(...) il carattere autenticamente democratico, nel senso sano, del regime. Tutta l’organizzazione sociale è stata predisposta e sistemata in modo tale che il cittadino e produttore non abbia mai a sentirsi isolato, smarrito, alla mercé del più forte, in una lotta per la vita senza quartiere e senza giustizia: il Partito lo accoglie cameratescamente nei suoi ranghi; l’organizzazione sindacale lo tutela nei suoi diritti e nei suoi interessi. (...) La vera democrazia non è nella verbosa demagogia dei parlamenti, ma nella eloquenza sincera delle opere: nelle strade aperte ai commerci; nelle terre bonificate restituite al lavoro; negli acquedotti; nelle scuole ampie aperte a ricevere in una gioia di aria e di sole la nuova gioventù d’Italia; nei moderni sanatori, negli ospedali. [...]
Riga 42 ⟶ 41:
Attualmente i partiti ed i movimenti che fanno riferimento alla ''democrazia organica'' sono quelli [[Neofascismo|neofascisti]] ed alcuni gruppi minoritari appartenenti all'area anarchica.
== Critiche ==
La democrazia organica è stata sottoposta a numerose critiche [[Scienza politica|politologiche]]. In particolare, il già citato Juan José Linz ha osservato che con questa forma di democrazia estremamente indiretta è difficile ottenere di rendere responsabile la ''leadership'' nazionale nei confronti dei singoli cittadini. Inoltre si basa su alcuni assiomi piuttosto discutibili: 1. che le unità primarie rappresentino interessi comuni anziché essere divise a loro volta da conflitti interni (come spesso capita all'interno delle medesime categorie); 2. che, a livello nazionale, non esistano interessi più importanti di quelli rappresentati dalle unità primarie e che se anche esistessero tali interessi di portata più generale, questi non dividano la società e non meritino di essere rappresentati. Dal momento che interessi del genere esistono, è lecito supporre che i partiti, basati sull'aggregazione di un gran numero di interessi generali, si svolgono comunque una funzione su scala nazionale, mentre i rappresentanti eletti secondo il sistema corporativo non disporrebbero di alcuna base su cui prendere decisioni circa tali interessi generali non essendo scelti per le loro opinioni in merito.
|