Bioterrorismo: differenze tra le versioni

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L'uso, a volte, di armi biologiche rappresenta un grave problema di sanità pubblica. In caso di attacco bioterroristico, le prime risposte devono arrivare dalla polizia, dai vigili del fuoco e dal personale medico delle vicinanze. È chiaro che nei primi momenti dopo l'incidente non si conosce la natura dell'agente infettante, per cui è importante coinvolgere, nei piani di emergenza, anche esperti microbiologi (da inviare eventualmente sul campo per i rilevamenti o i campionamenti del caso) che possano fornire risposte più precise e in tempi brevi. Il tentativo fallito della setta giapponese della Sublime Verità di spargere un liquido con spore di antrace è stato, all'inizio degli anni Novanta, il primo attentato di bioterrorismo della storia. Anche Al Qaida ha tentato senza successo di produrre armi biologiche in laboratori ubicati nelle città afghane di Jalalabad e Kandahar. Tuttavia, nonostante l'ampia risonanza che questa minaccia ha avuto, si conoscono pochi tentativi di azioni vere e proprie, da parte di gruppi terroristici, volte a provocare eccidi tra la popolazione civile mediante l'impiego di agenti CBRN.
 
Fa eccezione il caso di contaminazione da salmonella di 751 persone (con esito non letale) da parte della setta di Rajneesh in Oregon negli Stati Uniti nel 1984 e i diversi attentati commessi dall'[[Aum Shinrikyō]] in Giappone, con l'uso di agenti chimici e biologici, che nel giugno del 2004 hanno provocato la morte di sette persone e il ricovero di duecento a Matsumoto, e dodici morti e il ricovero di mille persone a Tokio. Con gli attentati all'antrace negli USA, nell'autunno 2001, e i più recenti attacchi alle reti del trasporto pubblico di Madrid e Londra, anche l'Europa si prepara a uno scenario ancora peggiore. Nell'agosto 2005, le rivelazioni che una cellula di Al Qaeda stava progettando un attentato con gas [[sarin]] contro la Camera dei Comuni britannica, nonché un incidente, avvenuto nel maggio del 2004, con il lancio di profilattici pieni di una polvere viola contro il Primo ministro Tony Blair, durante l'ora delle interrogazioni, hanno messo in luce l'alto grado di vulnerabilità dei parlamenti nazionali e la mancanza di preparazione a gestire casi del genere. Come reazione a questi eventi, su entrambe le sponde dell'Atlantico sono state promosse misure volte a individuare metodi adeguati per la rilevazione di eventuali attacchi con agenti biologici. Gli USA hanno mostrato l'impegno maggiore con un'iniziativa globale denominata "Biodefense for the 21st Century", lanciata nell'aprile 2004 dal Presidente Bush. Secondo uno studio, dopo l'11 settembre, i fondi di bilancio complessivamente stanziati per la difesa da agenti biologici sono aumentati di sedici volte, da 305 milioni di dollari nell'esercizio 2001 a circa 5 miliardi di dollari per gli esercizi 2004, 2005 e 2006. L'incremento dei finanziamenti destinati alla ricerca nel settore della difesa da agenti biologici del National Institute of Health è ancora più sorprendente: essi sono aumentati di 34 volte dal 2001 al 2006. Per contro, il governo britannico nel bilancio 2003 ha stanziato 260 milioni di sterline per misure di lotta contro il rilascio di agenti biologici.
 
== Principali agenti e sostanze impiegate ==