Pyramiden: differenze tra le versioni
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Durante il periodo sovietico furono costruite un asilo ed una scuola elementare, una piscina ad acqua di mare riscaldata, un [[ospedale]] attrezzato per le operazioni chirurgiche, una biblioteca con oltre 50.000 volumi, un [[cinema]]/[[teatro]] da 300 posti, palestre ed un campo da [[pallacanestro]] e calcio a cinque.
L'insediamento era dotato anche di un pollaio e di una stalla e terra fertile era stata fatta arrivare dall'Ucraina per permettere di coltivare frutta e verdura all'interno di una serra. Vi erano frequenti scambi scolastici con gli studenti delle altre scuole delle [[Isole Svalbard]] e gli abitanti di [[Longyearbyen]] spesso usufruivano della piscina di Pyramiden quando non ve ne era ancora una nella città principale. Le abitazioni non erano dotate di cucine ma il cibo era preparato in una grande mensa comune.<ref name=corriere>{{cita web|url=http://www.corriere.it/reportages/esteri/2015/svalbard/|titolo=Nelle terre degli orsi polari dove è vietato nascere e morire|accesso=05/09/2017}}</ref><ref name=stampa>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2014/06/02/esteri/la-citt-fantasma-al-polo-nord-fra-miniere-segreti-e-lenin-sT5dIwVgqHDGu1aYiqJzWM/pagina.html|titolo=La città fantasma al Polo Nord fra miniere, segreti e Lenin|accesso=05/09/2017}}</ref> Gli edifici residenziali erano tre: uno per le famiglie, uno per le donne ed un altro per gli uomini.
Tra gli anni '60 e gli anni '80 l'insediamento superò i 1000 abitanti e venne anche creata una sede del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]]. Questa località così remota fu dotata di numerosi servizi anche perché era un luogo visitabile senza [[visto d'ingresso]], al contrario del resto dell'URSS e successivamente della [[Russia]], dai turisti e dai lavoratori stranieri che si trovavano sulle [[isole Svalbard]]. Era quindi un modo per mostrare la grandezza dell'[[Unione Sovietica]].<ref name=smithsonianmag>{{cita web|url=http://www.smithsonianmag.com/travel/soviet-ghost-town-arctic-circle-pyramiden-stands-alone-180951429/|titolo=A Soviet Ghost Town in the Arctic Circle, Pyramiden Stands Alone|editore=smithsonianmag.com|data=19 maggio 2014|accesso=14 agosto 2017|lingua=en|autore=Rachel Nuwer}}</ref>
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