Creepy: differenze tra le versioni

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| didascalia = Il curatore editoriale Dan Braun firma una copia di ''Creepy'' nel 2011.
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'''''Creepy''''' fu una rivista antologica periodica a [[comics|fumetti]] di genere [[Letteratura dell'orrore|horror]] pubblicata dal [[1964]] negli [[Stati Uniti d'America]] dalla [[Warren Publishing]]. Era una pubblicazione in bianco e nero, stampata nel formato di riviste e, come ''[[Mad (rivista)|Mad]],'' quindi non richiedeva l'approvazione della [[Comics Code Authority]]. Le storie di ogni numero venivano introdotte da Uncle Creepy (zio raccapricciante", in Italia reso come zio Tibia), un [[personaggio immaginario]] con la funzione di presentare le storie. Contemporaneamente venivano pubblicate altre riviste simili come ''[[Eerie]]'' e ''[[Vampirella]]''.<ref name="creepy2">{{citeCita web|url=http://popfiction.com/hotad/html/monstermania/creepy/index.html|lastcognome=Jones|firstnome=Russ|titletitolo=Creepy and Eerie Confidential|publishereditore=Monster Mania 13|datedata=n.d.|accessdateaccesso=August 31, agosto 2017|archivedatedataarchivio=January 4, gennaio 2013|archiveurlurlarchivio=https://archive.is/voxsE|deadurlurlmorto=no}} Additional [https://www.webcitation.org/6t7L0VZvc WebCitation archive] on August 31, 2017.</ref> Il personaggio di Uncle Creepy ha ispirato ne altri simili con la funzione di presentare le storie raccontate nel film ''[[Creepshow]]'' (1982) e nella [[serie televisiva]] ''[[I racconti della cripta]]''<ref>(nel primo è chiamato Creep mentre nella serie Crypt Keeper, lett. il "guardiano della cripta")</ref>. Molte storie erano prese dalla letteratura, in particolare [[Edgar Allan Poe|Poe]].
 
== Storia editoriale ==
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Russ Jones, disegnatore e redattore che fondò la rivista nel 1964, raccontò successivamente che aveva contattato l'editore Jim Warren con l'idea di una serie a fumetti di genere horror simile ai fumetti pubblicati dalla [[EC Comics]] negli anni cinquanta, ma nel formato a rivista in bianco e nero in modo che che non fosse soggetta all'autocensura [[Comics Code Authority]], organo di controllo dei contenuti di cui si erano forniti gli editori. Alla fine Warren acconsentì all'idea. Jones ha poi ricordato che: «''Originariamente doveva essere una rivista di 64 pagine ma Jim la ridusse a 48. Feci uno schizzo del personaggio (Uncle Creepy) e l'ho spedii a Jack Davis per preparare una copertina. Ancora il titolo non c'era. I titoli sono difficili. Chiedi a chiunque ne abbia mai dovuto trovare uno. Una notte ero seduto in studio da solo, guardando le tavole di [[Wally Wood]] tratte dagli albi della EC, quando Warren chiamò. Era furioso e chiese un nome per il progetto. Io stavo guardando questi disegni e la mia attenzione venne catturata dalla parola "Creepy". Borbottai questo nome a Jim... Ora avevamo un titolo per la nostra rivista.''»<ref name="creepy2" />
 
Russ Jones abbandonò la collaborazione con l'editore Warren nel 1965 e il suo posto come [[curatore editoriale]] venne preso da [[Archie Goodwin (fumettista)|Archie Goodwin]] il quale, aveva già scritto la maggior parte delle storie e lavorato con la maggior parte dei disegnatori<ref name="DAK36">{{citeCita news|authorautore=Zimmerman, Dwight Jon|datedata=July 1986|titletitolo=Archie Goodwin|workopera=[[Comics Interview]]|issuenumero=36|pagespp=24–39|publishereditore=[[Fictioneer Books]]}}</ref> e il suo apporto fu fondamentale a far divenire la casa editrice una forza di primo piano nel campo delle riviste di fumetti in bianco e nero<ref name="creepy2" />.
 
I disegnatori in questo periodo furono [[Neal Adams]], [[Dan Adkins]], [[Reed Crandall]], [[Johnny Craig]], [[Steve Ditko]], [[Frank Frazetta]], [[Gray Morrow]], [[John Severin]], [[Angelo Torres]], [[Alex Toth]], [[Al Williamson]] and [[Wally Wood]]. Originariamente pubblicato trimestralmente, divenne bimestrale alla fine del 1965.
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=== Anni 2000 ===
Nel 2000, dopo una lunga controversia legale con la Harris Publications,<ref>Spurgeon, Tom. "News Watch: Warren Case Moves Forward: Publisher Claims Numerous Violations in Case Against Harris Publications," ''The Comics Journal'' #210 (Feb. 1999), pp. 11-13.</ref><ref>"News Watch: Jim Warren Sues Harris Publications" ''The Comics Journal'' #211 (Apr. 1999), p. 8.</ref> la Warren si riprese la proprietà di tutti i diritti sui marchi Creepy ed Eerie i quali vennero poi acquisiti nel 2007 dalla New Comic Company LLC.{{Citation needed|date=October 2009}} Successivamente la New Comic Company LLC concluse un accordo di collaborazione con la [[Dark Horse Comics]] per ripubblicare i 285 numeri complessivi delle serie di ''Creepy'' ed ''Eerie''. La prima serie, ''Creepy Archive,'' esordì nell'agosto 2008 mentre quella di ''Eerie'' ''Archive'' nel marzo 2009. Nel luglio 2009, esordì anche una nuova serie di ''Creepy''<ref>{{Cita web|url=http://www.boingboing.net/2009/10/13/creepy-horror-comic.html|titolo=Creepy horror comic rises from the grave and is terrifyingly good / Boing Boing|sito=www.boingboing.net|lingua=en-US|accesso=2017-12-22 dicembre 2017}}</ref> curata da Shawna Gore e Dan Braun con Craig Haffner, pubblicando lavori di Bernie Wrightson, Angelo Torres, Saskia Gutekunst e Jason Shawn Alexander che illustrano storie scritte da Michael Woods, Dan Braun, Joe Harris e Bill Dubay.
 
== Premi e riconoscimenti ==
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== Edizione italiana ==
Tra gli anni sessanta e settanta, i fumetti della rivista furono pubblicati in Italia nella collana degli Oscar Mondadori.<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.lospaziobianco.it/essential-11-undici-fumetti-horror-raccontati-paolo-orazio-parte/|titolo=Undici fumetti horror raccontati da Paolo Di Orazio (prima parte) - Essential 11|pubblicazione=Lo Spazio Bianco|data=11 febbraio 2015-02-11|accesso=21 dicembre 2017-12-21}}</ref>
* ''Le spiacevoli notti di Zio Tibia'' (Oscar Mondadori n. 221, del 14 luglio 1969). Ristampa maggio 1974. Traduzione dall'inglese di Lydia Lax. Warren Publishing Co, New York. Presentazione di Pietro Bianchi. 24 fumetti dell'orrore tratti dalla rivista statunitense ''Creepy''.
* ''Zio Tibia colpisce ancora'' (Oscar Mondadori n. 305, del 4 luglio 1972)