Utente:Lx93/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Giacomo-gu (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Giacomo-gu (discussione | contributi)
Riga 226:
Il 6 ottobre 2014, The Walt Disney Company ha annunciato una ricapitalizzazione e il rafforzamento della sua partecipazione in Euro Disney per un importo di circa € 1 miliardo, di cui $ 420 milioni in liquidità e $ 600 milioni in debito scambio.<ref>{{Cita news|url=https://www.reuters.com/article/us-eurodisney-funding/euro-disney-gets-financial-backing-from-walt-disney-idUSKCN0HV0C120141006|titolo=Walt Disney rescues Euro Disney with $1.3 billion funding deal|pubblicazione=Reuters|data=Mon Oct 06 18:35:32 UTC 2014|accesso=2017-12-23}}</ref>
 
Il 5 febbraio 2015, Thomas O. Staggs, direttore di Walt Disney Parks and Resorts e ex CFO, fu promosso a COO della compagnia, posizione che secondo alcuni lo proiettava ad "erede" di Bob Iger<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Cynthia|cognome=Littleton|url=https://variety.com/2015/biz/news/disney-promotes-tom-staggs-to-no-2-post-positioning-him-as-igers-successor-1201423601/|titolo=Disney Promotes Tom Staggs to No. 2 Post, Positioning Him as Iger’s Successor|pubblicazione=Variety|data=2015-02-05|accesso=2017-12-23}}</ref>. Il 3 aprile 2015, la stampa riferì che Disney, attraverso [[ESPN]], avrebbe negoziato un contratto da $ 250 milioni con il sito di scommesse sportive virtuali di DraftKings, il quale avrebbe ricambiato comprando spazi pubblicitari su ESPN<ref>{{Cita news|url=https://www.bostonglobe.com/business/2015/04/03/report-draftkings-getting-million-investment-from-disney/7A349GvuPawoz9C5VRqTuN/story.html|titolo=Report: DraftKings getting $250 million investment from Disney - The Boston Globe|pubblicazione=BostonGlobe.com|accesso=2017-12-23}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Shalini|cognome=Ramachandran|nome2=Amol|cognome2=Sharma|url=http://www.wsj.com/articles/disney-makes-bet-on-sports-draftkings-1428107149|titolo=Disney Makes Bet on Sports’ DraftKings|pubblicazione=Wall Street Journal|data=2015-04-04|accesso=2017-12-23}}</ref>. Disney Interactive e Disney Consumer Products vennero fuse nella divisone Disney Consumer Products and Interactive Media<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Daniel|cognome=Miller|url=http://www.latimes.com/entertainment/envelope/cotown/la-et-ct-disney-merging-interactive-and-consumer-products-units-20150629-story.html|titolo=Disney is merging its interactive and consumer products units|pubblicazione=Los Angeles Times|data=2015-06-29|accesso=2017-12-23}}</ref>. Il 30 giugno Christine McCarthy divenne Chief Financial Officer della compagnia<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=James|cognome=Rainey|url=https://variety.com/2015/film/news/christine-mccarthy-new-disney-cfo-1201531636/|titolo=Christine McCarthy Named New Disney Chief Financial Officer|pubblicazione=Variety|data=2015-06-30|accesso=2017-12-23}}</ref>. Il 22 settembre 2015, Disney investe in Jaunt, una [[Startup (economia)|start-up]] della [[Silicon Valley]] specializzata in realtà virtuale<ref>{{Cita news|url=https://www.recode.net/2015/9/21/11618744/jaunts-new-65-million-round-makes-it-highest-funded-virtual-reality|titolo=Disney Invests in Jaunt as Part of $65 Million Round That Makes It Highest-Funded VR Startup|pubblicazione=Recode|accesso=2017-12-23}}</ref>. L'8 luglio 2015 Nominet, l'ente che gestisce i domini anglosassoni, costrinse una compagnia di costumi britannica a restituire 6 domini a "tema" Star Wars a Disney <ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.hollywoodreporter.com/news/disney-forces-uk-costume-shop-807543|titolo=Disney Forces U.K. Costume Shop to Surrender 'Star Wars' Domain Name|pubblicazione=The Hollywood Reporter|accesso=2017-12-23}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.theregister.co.uk/2015/07/09/lucasfilm_fights_over_starwarscouk_domain/|titolo=The Empire Strikes Back: Disney tractor-beams StarWars.co.uk from Brit biz|accesso=2017-12-23}}</ref>. Ad agosto, Iger annunciò che il fenomeno dei ''cord cutter'', cioè coloro che disdicevano l'abbonamento alla [[Pay TV|pay-tv]] per farne uno con i serivizi di [[video on demand]], stava crescendo, andando ad intaccare il mercato delle media company.<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/fuga-dalla-pay-tv-vince-l-on-demand/|titolo=Fuga dalla pay tv. Vince l'on demand - CorCom|pubblicazione=CorCom|data=2015-11-06|accesso=2017-12-24}}</ref> In seguito alle sue dichiarazioni sia le azioni Disney che quella delle altre company scesero. In settembre il calo delle azioni, legato soprattutto ai timori sul busines model di ESPN, basato sulle pay tv, spinse la Disney a confermare il progetto di buy-back<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://247wallst.com/media/2015/09/10/disney-confirms-buying-back-stock-aggressively-in-the-sell-off/|titolo=Disney Confirms Buying Back Stock Aggressively in the Sell-Off|pubblicazione=247wallst.com|accesso=2017-12-24}}</ref>. Ad ottobre, fu inoltre annunciato un servizio di noleggio di contenuti digitali on-demand nel [[Regno Unito]] chiamato DisneyLife, che comprendeva film, programmi TV, musica e libri legati ai propri marchi<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Joe|cognome=Flint|url=http://www.wsj.com/articles/disney-launches-digital-subscription-service-in-europe-1445449014|titolo=Disney Launches Digital Subscription Service in Europe|pubblicazione=Wall Street Journal|data=2015-10-21|accesso=2017-12-24}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Matt|cognome=Kamen|url=http://www.wired.co.uk/article/disney-life-interview|titolo=DisneyLife aims to be Disney's all-in-one streaming platform|accesso=2017-12-24}}</ref>. La creazione di un servizio [[Over-the-top content|''over the top'']], portò nell'agosto del 2016 all'acquisto di una quota di BAMTech, un servizio di streaming sportivo, nonchè distributore di tecnologie legate ai servizi on-line. In questo modo Disney si procurò le conoscenze necessarie per lanciare, tramite ESPN, un servizio on-demand legato ad eventi sportivi.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Todd|cognome=Spangler|url=https://variety.com/2016/digital/news/disney-major-league-baseball-digital-deal-1201838818/|titolo=What’s Behind Disney’s $1 Billion Investment in Major League Baseball’s Digital Arm|pubblicazione=Variety|data=2016-08-18|accesso=2017-12-24}}</ref>
 
Nonostante fosse ritenuto il naturale erede di Iger, il [[4 aprile]] [[2016]] Thomas Staggs improvvisamente annunciò la sua partenza da Disney.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Daniel|cognome=Miller|url=http://www.latimes.com/entertainment/envelope/cotown/la-et-ct-thomas-staggs-disney-to-step-down-company-20160404-story.html|titolo=Thomas Staggs, Disney's No. 2 executive, is leaving the company|pubblicazione=Los Angeles Times|data=2016-04-04|accesso=2017-12-24}}</ref>
L'11 gennaio 2016 Mark Parker, CEO di Nike, è stato nominato membro del comitato esecutivo della Walt Disney Company. Il 4 aprile 2016, Thomas Staggs, allora considerato uno dei preferiti per succedere a Robert Iger come direttore generale, improvvisamente annunciò la sua partenza da Disney.
 
Il [[1º febbraio|1° febbraio]] [[2017]], Disney accettaaccettò di pagare $ 100 milioni di dollari per chiudere ununa casoclass action mossa contro gli studios californiani. L'accusa era quella di aver siglato un accordo illegalenel traquali gli studi disi animazioneimpegnavano dellaa Californianon percercare limitaredi ilassumere bracconaggiogli artisti dei concorrenti e che coinvolgeprevedeva ledi mantenere uguali i salari. Gli studi della Disney suecoinvolti controllateerano Disney Animation e Pixar<ref>{{Cita news|url=https://www.bloomberg.com/news/articles/2017-02-01/disney-agrees-to-pay-100-million-to-end-no-poaching-lawsuit|titolo=Disney agrees to pay $100 million to end no-poaching lawsuit|pubblicazione=Bloomberg.com|data=2017-02-01|accesso=2017-12-24}}</ref>. Il [[23 marzo]] [[2017]], il contratto di Robert Iger come CEO è statofu prorogato per un anno fino a luglio 2019<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Cynthia|cognome=Littleton|url=https://variety.com/2017/biz/news/bob-iger-disney-ceo-extends-contract-july-2019-1202014760/|titolo=Bob Iger Extends Contract as Disney CEO Through Mid-2019|pubblicazione=Variety|data=2017-03-23|accesso=2017-12-24}}</ref>. Il 13 giugno 2017, la Walt Disney Company haconcluse chiuso la sua offerta pubblical'OPA per Euro Disney, e ha raggiuntoraggiungendo il 97,08% del capitale, annunciandoe annunciò il ritiro delladel quotatitolo indalla borsa.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|url=https://www.marketwatch.com/story/final-results-of-the-simplified-public-tender-offer-on-euro-disney-sca-the-walt-disney-company-to-implement-a-mandatory-buy-out-and-delisting-2017-06-13-10202430|titolo=Final results of the simplified public tender offer on Euro Disney S.C.A. The Walt Disney Company to implement a mandatory buy-out and delisting|pubblicazione=MarketWatch|accesso=2017-12-24}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lefigaro.fr/flash-eco/2017/06/13/97002-20170613FILWWW00152-euro-disney-va-quitter-la-bourse-de-paris.php|titolo=Euro Disney va quitter la Bourse de Paris|sito=FIGARO|data=2017-06-13|accesso=2017-12-24}}</ref> In maggio venne aperta la Disney Digital Network, che doveva coordinare le pubblicazioni sui siti gestiti dalla Disney e su tutti i social network. Sotto il suo controllo passarono non solo i siti dedicati ai propri personaggi, come ''StarWars.com'', ma anche le altre società controllate che gestivano network, come Maker Studios. Il tutto per rendere le pubblicazioni e gli influencer più "disneiani possibili".<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Todd|cognome=Spangler|url=http://variety.com/2017/digital/news/disney-digital-network-maker-studios-family-friendly-1202406315/|titolo=Disney Sets More Family-Friendly Path for Maker Studios|pubblicazione=Variety|data=2017-05-02|accesso=2017-12-23}}</ref>
 
== Controversie ==