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Il [[1º febbraio|1° febbraio]] [[2017]], Disney accettò di pagare 100 milioni di dollari per chiudere una class action mossa contro gli studios californiani. L'accusa era quella di aver siglato un accordo nel quali gli studi si impegnavano a non cercare di assumere gli artisti dei concorrenti e che prevedeva di mantenere uguali i salari. Gli studi della Disney coinvolti erano Disney Animation e Pixar<ref>{{Cita news|url=https://www.bloomberg.com/news/articles/2017-02-01/disney-agrees-to-pay-100-million-to-end-no-poaching-lawsuit|titolo=Disney agrees to pay $100 million to end no-poaching lawsuit|pubblicazione=Bloomberg.com|data=2017-02-01|accesso=2017-12-24}}</ref>. Il [[23 marzo]] [[2017]], il contratto di Robert Iger come CEO fu prorogato fino a luglio 2019<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Cynthia|cognome=Littleton|url=https://variety.com/2017/biz/news/bob-iger-disney-ceo-extends-contract-july-2019-1202014760/|titolo=Bob Iger Extends Contract as Disney CEO Through Mid-2019|pubblicazione=Variety|data=2017-03-23|accesso=2017-12-24}}</ref>. Il 13 giugno 2017, la Walt Disney Company concluse l'OPA per Euro Disney, raggiungendo il 97,08% del capitale, e annunciò il ritiro del titolo dalla borsa.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|url=https://www.marketwatch.com/story/final-results-of-the-simplified-public-tender-offer-on-euro-disney-sca-the-walt-disney-company-to-implement-a-mandatory-buy-out-and-delisting-2017-06-13-10202430|titolo=Final results of the simplified public tender offer on Euro Disney S.C.A. The Walt Disney Company to implement a mandatory buy-out and delisting|pubblicazione=MarketWatch|accesso=2017-12-24}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lefigaro.fr/flash-eco/2017/06/13/97002-20170613FILWWW00152-euro-disney-va-quitter-la-bourse-de-paris.php|titolo=Euro Disney va quitter la Bourse de Paris|sito=FIGARO|data=2017-06-13|accesso=2017-12-24}}</ref> In maggio venne aperta la Disney Digital Network, che doveva coordinare le pubblicazioni sui siti gestiti dalla Disney e su tutti i social network. Sotto il suo controllo passarono non solo i siti dedicati ai propri personaggi, come ''StarWars.com'', ma anche le altre società controllate che gestivano network, come Maker Studios. Il tutto per rendere le pubblicazioni e gli influencer più "disneiani possibili".<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Todd|cognome=Spangler|url=http://variety.com/2017/digital/news/disney-digital-network-maker-studios-family-friendly-1202406315/|titolo=Disney Sets More Family-Friendly Path for Maker Studios|pubblicazione=Variety|data=2017-05-02|accesso=2017-12-23}}</ref>
 
==== 2017-oggi: streaming e 21st Century Fox ====
In agosto, con un investimento di 1,5 miliardi di dollari, la Disney si assicurò il 75% di BAMTech, la quale avrebbe dovuto garantire il [[Know-how|know how]] necessario allo sviluppo di un servizio on demand non solo di ESPN, ma anche di Disney. Il primo, rispetto all'idea precedente, avrebbe compreso più sport, tuttavia escludendo sempre i maggiori ([[National Football League|NFL]] e [[NBA]]), mentre il secondo si sarebbe posto come un diretto competitor di [[Netflix]], a partire dal [[2019]]. A partire da quell'anno, Iger annunciò che molti film Pixar e delle altre controllate Disney sarebbero stati trasmessi in esclusiva sui propri servizi.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.cnet.com/news/marvel-and-star-wars-films-will-ditch-netflix-for-disney/|titolo=Marvel and Star Wars films will ditch Netflix for Disney's own service|pubblicazione=CNET|accesso=2017-12-24}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Todd|cognome=Spangler|url=https://variety.com/2017/digital/news/disney-netflix-end-acquires-bamtech-espn-ott-services-1202519917/|titolo=Disney to End Netflix Deal, Sets Launch of ESPN and Disney-Branded Streaming Services|pubblicazione=Variety|data=2017-08-08|accesso=2017-12-24}}</ref>
 
Il 6 novembre fu riportato dalla [[NBC Universal TV Networks Distribution|CNBC]] che Disney e [[21st Century Fox]] stavano concordando una possibile fusione. La stampa parlava della possibilità della cessione di tutte le attività legate all'intrattenimento, mentre quelle legate all'informazione e allo sport sarebbero rimaste alla Fox.<ref>{{Cita news|nome=David|cognome=Faber|url=https://www.cnbc.com/2017/12/05/disney-and-fox-are-closing-in-on-deal-could-be-announced-next-week--sources.html|titolo=Disney and Fox are closing in on deal, could be announced next week: Sources|pubblicazione=CNBC|data=2017-12-05|accesso=2017-12-24}}</ref> Voci successive suggerirono la possibilità che anche i network dedicati agli sport locali sarebbero passati sotto il controllo della Disney.<ref>{{Cita news|nome=Eric|cognome=Jackson|url=https://www.cnbc.com/2017/12/05/disney-fox-deal-to-include-rsns-cement-local-sports-tv-control.html|titolo=Disney's latest proposal to Fox is a big bet on local TV sports -- and ESPN|pubblicazione=CNBC|data=2017-12-05|accesso=2017-12-24}}</ref>
 
Il [[14 dicembre]] [[2017]] fu annunciato l'accordo che prevedeva non solo l'acquisto per 52,4 miliardi di dollari di molte divisione della Fox, ma anche l'assunzione del debito da 13 miliardi circa. A Disney sarebbero passati gli studi cinematografici (Twentieth Century Fox, Fox Searchlight Pictures e Fox 2000) e televisivi (Twentieth Century Fox Television, FX Productions e Fox21), Fx Networks, National Geographic Partners, Fox Sports Regional Networks, Fox Networks Group International, dell'indiana Star TV come anche le quote di Fox in Endemol Shine Group, Hulu, Sky e Tata Sky. Tuttavia, prima di finalizzare l'accordo, la 21st Century Fox avrebbe dovuto creare un'altra azienda in cui sarebbero confluite Fox Broadcasting Network, Fox New Channel, Fox Business Network, FS1, FS2 e Big Ten Network.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2017-12-14/disney-acquista-21th-century-fox-524-miliardi-dollari-131905.shtml?uuid=AEcfOKSD|titolo=Disney acquista 21st Century Fox per 52,4 miliardi di dollari|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=2017-12-24}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-US|url=https://thewaltdisneycompany.com/walt-disney-company-acquire-twenty-first-century-fox-inc-spinoff-certain-businesses-52-4-billion-stock/|titolo=The Walt Disney Company To Acquire Twenty-First Century Fox, Inc., After Spinoff Of Certain Businesses, For $52.4 Billion In Stock - The Walt Disney Company|pubblicazione=The Walt Disney Company|data=2017-12-14|accesso=2017-12-24}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Michelle|cognome=Castillo|url=https://www.cnbc.com/2017/12/14/disney-to-buy-21st-century-fox-assets.html|titolo=Disney to buy 21st Century Fox assets for $52.4 billion in stock; Bob Iger to stay on through 2021|pubblicazione=CNBC|data=2017-12-14|accesso=2017-12-24}}</ref> Tuttavia l'antitrust americano deve ancora approvare la transazione, la quale ridurrebbe gli studios delle major da sei a cinque, ma porterebbe anche maggior competitività nello streaming online secondo la dirigenza Disney.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Ted|cognome=Johnson|url=http://variety.com/2017/politics/news/disney-fox-deal-antitrust-enforcement-1202637338/|titolo=Disney-Fox Deal Lands at Uncertain Time for Antitrust Enforcement|pubblicazione=Variety|data=2017-12-14|accesso=2017-12-24}}</ref>
 
== Controversie ==
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* {{Cita libro|autore = Pat Williams|titolo = How to Be Like Walt: Capturing the Disney Magic Every Day of Your Life|anno = 2004|editore = HCI|città = |p = |pp = |ISBN = 0757302319|autore2 = Jim Denney|cid = How to Be Like Walt|lingua = inglese}}
* {{Cita libro|autore = Russel Merritt|titolo = Walt in Wonderland : The Silent Films of Walt Disney|anno = 2000|editore = The Johns Hopkins University Press|città = |p = |pp = |ISBN = 0-8018-6429-1|autore2 = JB Kaufman|lingua = inglese|cid = Walt in Wonderland}}
* {{Cita libro|autore = Dave Smith|titolo = Walt Disney : The first 100 years|anno = 1999|editore = Hyperion|città = New York|p = |pp = |ISBN = 0978-78688-6442-70786864423|autore2 = Steven Clack|cid = The first 100 years|lingua = inglese}}
* {{Cita libro|autore = Michael Barrier|titolo = The Animated Man: A Life of Walt Disney|anno = 2008|editore = University of California Press|città = |p = |pp = |ISBN = 0520256190|cid = A Life of Walt Disney|lingua = inglese}}
* {{Cita libro|autore = Good Girls and Wicked Witches: Women in Disney's Feature Animation|titolo = Amy Michele Davis|anno = 2007|editore = John Libbey Publishing|città = New York|p = |pp = |ISBN = 0861966732|lingua = inglese|cid = Good Girls and Wicked Witches}}