Marek Halter: differenze tra le versioni

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|Attività = scrittore
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità = di origine polacca, [[superstite dell'Olocausto]]
|Immagine = Marek Halter.jpg
}}
[[File:Marek Halter (1991) by Erling Mandelmann.jpg|thumb|1991]]
 
==Biografia==
 
Halter, scrittore [[ebreo]] [[Polonia|polacco]], è nato da una madre [[poeta|poetessa]] [[yiddish]] e da un padre [[tipografo]]; nei suoi libri affronta molte tematiche legate alla storia del popolo ebraico.
 
Con lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] e delle persecuzioni anti-ebraiche, Marek si trova a vivere la difficile esperienza dei [[bambini dell'Olocausto]]. Nel [[1940]] Marek Halter e i suoi genitori fuggono dal [[ghetto di Varsavia]] e trovano rifugio in [[Ucraina]], dove, al loro arrivo, una pattuglia di soldati sovietici li arresta. Vengono trasferiti a [[Mosca (Russia)|Mosca]].
Dopo l'invasione dell'[[Unione Sovietica]] da parte della [[Germania]] nazista il 22 giugno [[1941]], Marek Halter, i suoi genitori e sua sorella minore, Bénérice, vengono evacuati a [[Kokand]], nella Repubblica socialista sovietica dell'[[Uzbekistan]], una città di 300.000 abitanti, sommersa dall'arrivo di un milione di rifugiati. Bénérice muore di fame e i genitori di Marek si ammalano.