Grande Inter: differenze tra le versioni
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=== 1962-63: il primo scudetto ===
Dopo il secondo posto della [[Serie A 1961-1962|stagione precedente]], sul mercato l'Inter pescò soprattutto dal campionato italiano ([[Tarcisio Burgnich|Burgnich]], [[Humberto Maschio|Maschio]], [[Beniamino Di Giacomo|Di Giacomo]]), lanciando stabilmente tra i titolari anche l'emergente [[Giacinto Facchetti|Facchetti]], terzino con ottime doti offensive, e il primogenito di [[Valentino Mazzola]], [[Sandro Mazzola|Sandro]];<ref name=Chiesa4849>{{cita|Chiesa|48-49}}.</ref> importante fu poi la riconferma di [[Helenio Herrera]]. L'allenatore [[Francia|franco]]-[[Argentina|argentino]], che si era dimesso dopo che [[Angelo Moratti]] ebbe lasciato temporaneamente la presidenza nerazzurra per motivi di salute,<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0085_01_1962_0068_0006_16945127/|titolo=Moratti ha presentato le dimissioni da presidente dell'Internazionale|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=21 marzo 1962|p=6}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0085_01_1962_0074_0006_17254993/|titolo=Herrera ha chiesto di lasciare l'Inter|pubblicazione=La Stampa|data=28 marzo 1962|p=6}}</ref> fu per lungo tempo candidato al ruolo di commissario unico della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale italiana]]. Herrera fu riaccolto invece a Milano quando [[Edmondo Fabbri]] già era pronto ad insediarsi sulla panchina dell'Inter.<ref>{{cita|Chiesa|52-53}}.</ref>
[[File:Serie A 1962-63 - Juventus vs Inter -mazzola
In porta c'era [[Lorenzo Buffon]];<ref name="herrera2" /> la difesa veniva guidata da [[Armando Picchi]], trasformato in libero da Herrera, il [[capitano (calcio)|capitano]];<ref name="herrera2" /> davanti a lui c'erano [[Tarcisio Burgnich]], prelevato dal Palermo, e [[Aristide Guarneri]].<ref name="herrera2" /> Sulla fascia sinistra venne attuata la prima rivoluzione tattica di Herrera: [[Giacinto Facchetti]], confermato ormai in pianta stabile in prima squadra, diventò il primo terzino capace di affondare in avanti e trasformarsi in una vera e propria ala, il cosiddetto ''fluidificante''.<ref name="herrera2" /> A centrocampo c'erano il mediano [[Franco Zaglio]] e il regista [[Luis Suárez Miramontes|Luis Suárez]]; all'ala destra c'era il nuovo arrivato [[Brasile|brasiliano]] [[Jair da Costa|Jair]], riserva di [[Garrincha]] nella nazionale verdeoro, prelevato a novembre<ref name="herrera2" /> mentre l'estrosità di [[Mario Corso]] dava un tocco di fantasia alla squadra e in attacco [[Sandro Mazzola]], anch'egli confermato in prima squadra, fungeva da mezz'ala con al centro [[Beniamino Di Giacomo]] (scambiato a novembre con [[Gerry Hitchens|Hitchens]]).<ref name="herrera2" /> Nelle prime giornate i nerazzurri stentarono ma riuscirono comunque a rimanere nella parte alta della classifica.<ref name=Chiesa>{{cita|Chiesa}}.</ref> Il 23 dicembre venne sconfitta la [[Juventus]] ma un doppio pareggio intralciò la corsa nerazzurra e, il 13 gennaio, furono i bianconeri a terminare il girone d'andata in testa con un punto di vantaggio sui rivali, due sul Bologna e quattro sul [[Vicenza Calcio|Lanerossi Vicenza]]. L'aggancio dell'Inter sulla Juventus arrivò infine il 3 febbraio.
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