Seta bizantina: differenze tra le versioni

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{{doppia immagine|destra|HDFRE V4 D289 Figured silk textile representing Samson, 6th or 7th century.png|215|Textielschat02.jpg|150|'''Immagine sinistra:''' Tessuto di seta bizantina che mostra una scena di san [[Sansone ospitaliere]], VI-VII secolo<br>'''Immagine destra:''' Stoffa di seta con l'immagine di un'offerta di animali portati a due figure ([[Castore e Polluce]]) in piedi su un pilastro; Bisanzio, VII-VIII secolo}}
I regolamenti che governavano l'uso delle costose [[Tintura|tinture]] [[porpora]] variarono nel corso degli anni, ma la stoffa tinta con questi colori era generalmente riservata a specifiche classi ed era usata nei doni diplomatici. Altre tinte usate nei laboratori della seta bizantina erano la [[lacca di garanza]], il [[chermes]], l'[[indaco]], la [[Reseda luteola|guaderella]] e il [[Caesalpinia echinata|pernambuco]].<ref name="AM-Laiou2">Muthesius, Anna, ''Essential Processes, Looms, and Technical Aspects...'', pp. 158–160.</ref> Il filo d'oro era fatto con strisce di argento dorato avvolte intorno a un nucleo di seta.<ref name="AM">Muthesius, Anna, ''Silk in the Medieval World''. In Jenkins (2003), p. 344.</ref>
 
Le sete bizantine decorate con figure (disegni) del VI (e probabilmente del V) secolo mostrano motivi complessi con piccoli decori quali cuori, [[Svastica|svastiche]], [[Palmetta (decorazione)|palmette]] e foglie lavorate in due colori della trama.<ref name="Wild2" /> In seguito, appaiono decori vegetali riconoscibili (quali foglie e fiori di loto) e figure umane. I tessuti sopravvissuti documentano un ricco scambio di tecniche e temi iconografici tra Costantinopoli e i nuovi centri tessili islamici del Mediterraneo e dell'Asia centrale negli anni dopo l'[[espansione islamica]] del VII secolo. I motivi dell'VIII e del IX secolo mostrano file di tondi o medaglioni popolati di coppie di figure umane o animali disposte specularmente su un asse verticale.<ref name="Wild3">Wild, John Peter. ''The later Roman and early Byzantine East, AD 300–1000'', In Jenkins (2003), p. 151.</ref> Molti decori riecheggiano i motivi [[sasanidi]], inclusi l'[[Albero della vita (Eden)|albero della vita]], cavalli alati e bestie immaginarie,<ref name="Schoeser1" /> e ci sono numerosi pezzi sopravvissuti dove gli specialisti non riescono a concordare tra un'origine bizantina o islamica.<ref>Hoffman, p. 318.</ref> I disegni in voga evocavano le attività e gli interessi della corte reale, come le scene di caccia o la [[quadriga]] (carro a quattro cavalli).<ref name="Wild3" />