Malthusianesimo: differenze tra le versioni

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La teoria malthusiana si fa assertrice di un energico [[Contraccezione|controllo delle nascite]] e auspica il ricorso a strumenti tali a disincentivare la [[natalità]], al fine di evitare il deterioramento dell'[[ecosistema]] terrestre e l'erosione delle [[Risorsa naturale|risorse naturali]] non rinnovabili. [[Ralph Waldo Emerson]] criticò il malthusianesimo osservando che esso non contemplava l'incremento della capacità inventiva e tecnologica dell'essere umano.
 
Nel ''Saggio sul principio della popolazione'', scritto nel [[1798]], Malthus sostiene che la crescita [[demografia|demografica]] non è ricchezza per lo [[statoStato]], come credeva la maggior parte degli studiosi dell'epoca, mentre il più recente cornucopianesimo ha sostenuto la tesi opposta, pensando alla crescita esponenziale della popolazione come a un fatto positivo per lo sviluppo umano<ref>{{Cita news|url=http://www.iltimone.org/33959,News.html|titolo=Demografia, se persino «The Wall Street Journal» sbugiarda le bufale del neomalthusianesimo|pubblicazione=IlTimone|accesso=2017-12-26}}</ref>.
 
Malthus afferma che mentre la crescita della [[popolazione]] è [[Serie geometrica|geometrica]], quella dei mezzi di sussistenza è solo [[Serie aritmetica|aritmetica]]. Una tale diversa progressione condurrebbe a uno squilibrio tra risorse disponibili, in particolar modo quelle alimentari, e capacità di soddisfare una sempre maggiore crescita demografica. La produzione delle risorse non potrà sostenere la crescita della popolazione: una sempre maggiore presenza di esseri umani produrrà, proporzionalmente, una sempre minore disponibilità di risorse sufficienti a sfamarli.