Massoneria in Italia: differenze tra le versioni

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Fondazione del Grande Oriente e scissione di Piazza del Gesù: aggiunto paragrafo e nota di riferimento
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Il 21 aprile [[1901]] il Grande Oriente inaugurò la sua nuova sede di [[Palazzo Giustiniani (Roma)|Palazzo Giustiniani]], mentre iniziava un fermento [[Scisma|scissionistico]] che portò, da prima nel [[1908]] alla fuoriuscita del Supremo Consiglio del [[Rito Scozzese Antico e Accettato]], e poi nel 21 marzo [[1910]], alla fondazione di una Gran Loggia, che ebbe come gran maestro [[Saverio Fera]], sotto la denominazione di Serenissima Gran Loggia d'Italia, che dall'indirizzo della sua sede divenne nota anche come [[Gran Loggia d'Italia|Gran Loggia di Piazza del Gesù]], motivo principale della scissione fu la mozione [[Leonida Bissolati|Bissolati]] per il divieto dell'insegnamento religioso nella [[scuola primaria]], o meglio le indicazioni di voto favorevole date dall'allora Gran Maestro, e non accettate da parte di tutti i parlamentari massoni.
 
Nel [[1914]], durante il XIVo congresso del partito socialista tenutosi ad [[Ancona]], un ordine del giorno firmato da [[Mussolini]] e da [[ Giovanni Zibordi]], che sancisce l'incompatibilità tra il socialismo e l'appartenenza alla Maassoneria, è approvato dai delegati (Mussolini è delegato della sezione del partito socialista di Milano). In conseguenza, nel mese di maggio dello stesso anno, l'assemblea generale del Grande Oriente d'Italia vota l'espulsione dei fratelli che hanno partecipato al congresso di Ancona e votato in favore dell'ordine del giorno Mussolini-Zibordi<ref>Nicoletta Casano, ''Libres et persécutés. Francs-maçons et laïques italiens en exil pendant le fascisme'', Paris, Garnier, 2015, p. 36.</ref>.
 
=== Repressione fascista ===