Isabella d'Aragona (duchessa di Milano): differenze tra le versioni
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Nota sulla pubblicazione su Academia edu in cui Isabella d'Aragona è identificata con procedimenti comparativi e documentazione storico-biografica comprendente riferimenti alle imprese sforzesche con la modella del Ritratto di dama del de Predis |
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{{citazione necessaria|Per quanto riguarda l'opera ''[[Gioconda (Madrid)|Monna Lisa]]'' del [[Museo del Prado]] a Madrid, si pensa che possa essere la Duchessa di Milano Isabella d'Aragona, in opposizione dell'attribuzione a [[Lisa Gherardini]]}}. Leonardo da Vinci nelle sue bozze rappresenta la Monna Lisa con una palma, simbolo del martirio, {{citazione necessaria|collegando la sua identità alle donne della famiglia Sforza.}}
Isabella fu ritratta come santa da pittori come Giovanni Ambrogio de Predis o Giovanni Antonio Boltraffio; seguendo questa moda, {{citazione necessaria|tutti i ritratti di madonne con capelli rossi nella corte di Milano fanno riferimento alla figura di Isabella d´Aragona. Esempi sono la ''Madonna Litta'' di Leonardo o la ''Madonna e bambino'' di Boltraffio della National Gallery di Londra}}.
Alla sua morte, nel 1524, il pittore Benardino Luini dipinge a Villa Pelucca un [[Affreschi da villa La Pelucca|affresco di Santa Caterina d'Alessandria]] portata in volo dagli angeli sul Sinai, {{citazione necessaria|con riferimento a Isabella d'Aragona.}} Lo stesso [[Raffaello Sanzio]] nel 1507, sulla base della Monna Lisa di Leonardo da Vinci, dipinge [[Santa Caterina d'Alessandria (Raffaello)|Santa Caterina d'Alessandria]], {{citazione necessaria|avendo in mente come riferimento Isabella d'Aragona.}}. Sulla base di uno studio sui gioielli e sulla pietra rossa nuziale del tutto simili che compaiono sul “''Ritratto di dama''” di Ambrogio de Predis (Pinacoteca Ambrosiana) e in due ritratti nuziali delle nobildonne Sforza (''“Ritratto di Beatrice d’Este”, ''1491 ca., Ambrogio de Predis, Christ Church Picture Gallery, Oxford e ''“Ritratto di Bianca Maria Sforza”, ''1493 ca. Ambrogio De Predis, National Gallery of Art, Washington), e alla luce dell’analisi della foggia spagnola dell’abito e della ciocca di capelli passata sotto il mento, (analoga a quella della “''Dama con l’ermellino''” di Leonardo datata intorno al 1490), la ricercatrice Carla Glori ha identificato Isabella d’Aragona nella modella dell’Ambrosiana, nel suo ritratto nuziale intorno all’anno 1490. A riprova di questa conclusione, lo studio ha effettuato ulteriore confronto del profilo del ritratto dell’Ambrosiana con il “''Portrait of an unknown woman''” di incerta attribuzione (Ashmolean Museum, Oxford), in cui la modella è raffigurata come S.ta Caterina d’Alessandria e con il “''Portrait of a woman in profile''” attribuito allo stesso Ambrogio de Predis (1495-1499 ca. National Gallery di Londra), verificando trattarsi della stessa donna, ovvero Isabella. Inoltre, nella parte soprastante del gioiello con la pietra rossa, posto sulla spalla della modella dell’Ambrosiana, la ricerca ha individuato la sagoma in miniatura della colombina visconteo-sforzesca cara al ramo famigliare del marito di Isabella, il duca Gian Galeazzo Sforza.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Glori Carla|titolo=Proposta di identificazione della dama con la reticella di perle, Pinacoteca Ambrosiana, Milano|rivista=Academia edu, https://www.academia.edu/35452089/PROPOSTA_DI_IDENTIFICAZIONE_DELLA_DAMA_CON_LA_RETICELLA_DI_PERLE_DI_AMBROGIO_DE_PREDIS_PINACOTECA_AMBROSIANA_MILANO|volume=|numero=}}</ref> <div align="center">
{{Aragona di Napoli (1441-1503)}}
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