Chiesa di San Canciano (Venezia): differenze tra le versioni

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La [[leggenda]] racconta che la [[Chiesa (architettura)|chiesa]] sia opera dei primi profughi di [[Aquileia]] fuggiti qui a causa delle [[invasioni barbariche]]. La tradizione non documentata pone la fondazione all'864, certamente venne distrutta nel da un incendio nel 1105, e subito ricostruita per essere rinnovata completamente nel 1330. Venne consacrata il 20 maggio 1351 dal [[vescovo]] di [[Diocesi di Equilio|Jesolo]] Marco Bianco.<ref>{{ cita | Bortolan 1975 | p. 83}}.</ref>
 
Dal 1200 al 1451 era soggetta alla giurisdizione del [[Patriarcato di Grado|patriarcaPatriarca di Grado]].<ref>{{cita | Bortolan 1975 | p. 84}}.</ref>
 
Un'altra ristrutturazione fu ordinata nel [[XV secolo]], ma la mancanza di fondi fece slittare i lavori al [[XVIII secolo]] quando le opere ripresero grazie anche alla donazione di 2000 [[ducato (moneta)|ducati]] da parte del parrocchiano Michele Tommasi, a cui è dedicato il [[Busto (scultura)|busto]] sopra la [[porta]] d'ingresso.