Strage dell'Heysel: differenze tra le versioni
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== L'Antefatto ==
La Tragedia dell'Heysel ha le sue origini in un evento vecchio di un anno: La finale della Coppa dei Campioni del 1984 tenutasi allo stadio Olimpico di Roma tra la Roma e lo stesso Liverpool. In occasione di questa gara ci furono numerosissimi incidenti prima e dopo il match che videro bande di ultras romanisti (che negli anni '80 erano i tifosi più violenti d'Italia e tra i più violenti d'Europa) scontrarsi ferocemente con i tifosi inglesi. I tifosi del Liverpool non avevano ben chiara la situazione del tifo italiano, infatti credettero che fosse omogeneo come quello inglese, ovvero incontrati i tifosi della Roma e appurata la loro carica violenta, erano convinti che tutte le tifoserie italiane fossero dello stesso tipo. Pertanto, per ammissione di alcuni degli [[hoolingan]] arrestati, i tifosi del Liverpool si organizzarono studiando perfettamente le vie della città intorno allo stadio e preparandosi allo scontro che loro stessi credevano sarebbe stato violentissimo, proprio perché memori degli incidenti di un anno prima a Roma.
Tale errore di valutazione da parte dei tifosi del Liverpool fu la vera causa della tragedia dell'Heysel.
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La Juventus era favorita, forte di campioni del calibro di [[Michel Platini]] e [[Zbigniew Boniek|Zibì Boniek]]. I tifosi bianconeri erano migliaia: buona parte proveniva dai club organizzati e venne fatta sistemare nella tribuna N, nella curva opposta a quella riservata ai tifosi [[Inghilterra|inglesi]]; molti altri tifosi, sganciati dal tifo organizzato, padri di famiglia con bambini e sostenitori tutt'altro che "accesi", comprarono i biglietti al di fuori dei circuiti ufficiali e si ritrovano nella tribuna Z, con due reti metalliche a separarli dalla curva dei più accesi tifosi del Liverpool. A questi tifosi si unirono anche tifosi del [[Chelsea Football Club|Chelsea]], famosi per la loro violenza (si facevano chiamare "''headhunters''", "cacciatori di teste"). Fu questo il secondo grave errore degli organizzatori: invece di dividere nettamente le due tifoserie tramite un'opportuna e diversificata distribuzione dei biglietti, riservarono il settore Z a tifosi qualsiasi, mettendo di fatto i diversi supporter a contatto tra loro.
Circa un'ora prima della partita, i tifosi inglesi cominciarono a spingersi verso il settore Z a ondate, cercando il "''take an end''" ("prendi la curva") e memori degli incidenti di Roma di un anno prima si aspettavano di trovare risposta dagli "ultras" juventini...che ultras non erano. Gli inglesi sostennero la tesi di un lancio di pietre proveniente dal settore dei tifosi [[italia]]ni per giustificare la loro spinta violentissima che divelse in pochi secondi le reti di protezione. In realtà il lancio di pietre non avvenne mai, al contrario la carica degli
Il muro su cui erano ammassati i bianconeri crollò per il troppo peso, moltissime persone vennero travolte, schiacciate e calpestate nella corsa verso una via d'uscita, per molti rappresentata da un varco aperto verso il campo da gioco. Dall'altra parte dello stadio i tifosi juventini del settore N e tutti gli altri sportivi accorsi allo stadio sentirono le voci dello ''speaker'', dei capitani delle due squadre che invitavano alla calma e in pochi capirono quello che stava realmente accadendo.
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