Crystal Eastman muore di [[Nefrite|nefrite]] l'8 luglio 1928. I figli vengono affidati ad alcuni amici di famiglia, che si prenderanno cura di loro fino al raggiungimento della maggiore età<ref>{{Cita web|url=http://womenshistory.about.com/od/socialism/fl/Crystal-Eastman.htm|titolo="Crystal Eastman: Feminist, Civil Libertarian, Pacifist"}}</ref>.
==EreditàLa poetica==
Crystal Eastman è stata definita come uno dei leader statunitensi più trascurati di sempre, poiché, nonostante abbia contributo alla stesura di legislazioni moderne e alla creazione di organizzazioni politiche tutt'ora attive, è scomparsa dalla storiografia per circa cinquant'anni.
Freda Kirchwey, allora direttore della rivista ''[[The Nation]]'', scrisse dopo la sua morte: "Quando parlava alla gente — fosse un piccolo comitato o una folla brulicante — i cuori battevano più forti. Era per migliaia di persone un simbolo di libertà femminile"<ref name=":3" />.
Il suo discorso "Now We Can Begin", del 1920, si trova all'83ª posizione nella ''American Rhetoric's Top 100 Speeches of the 20th Century'', la lista statunitense dei cento migliori discorsi del XX secolo<ref>{{Cita web|url=http://www.americanrhetoric.com/top100speechesall.html|titolo="American Rethoric Top 100 Speeches of the 20th Century".}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Keetley, D.; Pettegrew, J.|titolo=Public women, public words: a documentary history of American feminism. Vol. II: 1900 to 1960|anno=2005|editore=Rowman & Littlefield publ.|città=Lanham (MD)|p=238|pp=|OCLC=470529860|ISBN=}}</ref>.
Nel 2000, Crystal Eastman è stata inserita nella [[National Women's Hall of Fame]] di Seneca Falls (New York)<ref name=":5" />.