Arcangelo: differenze tra le versioni

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Nel Giudaismo: La c9nfusiine è per quelli non della Bibbia canonica
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Culto nelle chiese protestanti: Italiano e leggibilità
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In quest'ottica, ''arcangelo'' significherebbe ''capo degli angeli'' piuttosto che ''capo angelo'', e come questo titolo sarebbe vicino al «Principe» che usa [[Daniele (profeta)|Daniele]]<ref>Daniele {{passo biblico|Dan|10:13}}; {{passo biblico|Daniele|10:21}} e {{passo biblico|Daniele|12:01}}</ref>.
 
Tessalocinesi 4:16, è altrimenti tradotto: <<perché il Signore stesso, con potente grido, con voce d’arcangelo e allo squillo della tromba di Dio, scenderà dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi>>. Nella [[Apocalisse di Giovanni]], le sette trombe sono annunciate sempre da sette angeli che annunciano sette flagelli, cui corrispondono sette coppe, fino alla Tromba del Gran Giudizio. In tutta la Bibbia non si fa menzione di altri angeli incarnati dal cielo in un corpo umano, né nati in terra da una unione di carne. Nella [[Annunciazione]], l'(Arc)angelo Gabriele è menzionato per nome (Gabriele), e con lo stesso titolo ebraico di Michele, e Raffaele nei passi biblici loro riferiti.
Questo passo è letto, fra gli altri, unitamente con la [[Apocalisse di Giovanni]], dove le sette trombe sono squillate sempre da sette angeli che annunciano altrettanti flagelli terreni, cui corrispondono sette coppe. Pertanto, le altre Chiese Cristiane interpretano Michele Arcangelo come Colui che (diverso dal Cristo) precederà Gesù, e suonerà la tromba annunciatrice del Gran Giudizio.
 
Secondo il credo cattolico ed ortodosso, gli angeli sono privi di un corpo, e non si possono incarnare in un corpo umano. La possibilità della incarnazione è una prerogativa esclusiva di Gesù Cristo Dio: in tutta la Bibbia non si fa menzione di angeli incarnati dal cielo in un corpo umano, né nati in terra da una unione di carne. Nel fatto narrato della [[Annunciazione]], l'(Arc)angelo è menzionato per nome (Gabriele), e con lo stessa parola ebraica di manifestazione per Michele e Raffaele, nei passi biblici loro riferiti. Tale parola non è altrove mai attribuita a Gesù. Da ultimo, tutti i nomi biblici sono mononimi, solo Michele farebbe eccezione avendone due.
 
=== Culto nella Chiesa Cattolica ===