Abu Bakr Muhammad ibn Sirin al-Ansari: differenze tra le versioni

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Biografia: Opere minori da en.wiki
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Biografia: Link scansione catalogo francese pubblicazione a venezia nel 1546
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Muhammad ibn Sarin nacque due anni prima della fine del califfato di [[Othmàn ibn Affàn]]. Suo padre era un costruttore di vasi di rame pressocla città di Jirjaya (Gerzhiya) (Arabic: جرجرايا, sud est di Baghdad). Secondo l' ''Enciclopedia dell'Islam'' (Londra; Leiden & E.J. Brill, 1971), vol. 3, p. 947, la madre di Ibn Sirin, Safiyya-una schiava del califfo Abu Bakr-acquisì una tale considerazione sociale all'interno della comunità che quando morì, presenziarono al suo funerale tre mogli di Maometto e diciotto badris (veterani della battaglia o Badr), guidati da [[Ubayy ibn Ka'b]]. ' Omar lo mandò come un omaggio, o direttamente a Anas ibn Malik (una delle fonti più autorevoli sulla vita e le opinioni espresse da Maometto), o forse prima per tramite di un uomo chiamato Talha al-Bukhari (da Bukhara, Asia centrale) che, a sua volta, lo ha dato a Anas.
 
Uno dei suoi lacori più famosi è stato ''SogniceSogni e interpretazione''. Secondo lui, ci sono tre tipi di sogni nell'Islam: il sogno vero (Rahmani), il sogno che rappresenta un desiderio personale (Nafsani) e il sogno che viene dal diavolo (Shaitani). Questi diversi tipi di sogni suggeriscono diverse modi possibili per l'interpretazione di una stessa visione.La seconda edizione, rara e in italiano, della sua interpretazione dei sogni egiziani e persiani è stata tradotta dal latino all'italiano.
* il sogno vero (Rahmani),
* il sogno che rappresenta un desiderio personale (Nafsani),
* il sogno che viene dal diavolo (Shaitani).
Questi diversi tipi di sogni suggeriscono diverse modi possibili per l'interpretazione di una stessa visione.La seconda edizione, rara e in italiano, della sua interpretazione dei sogni egiziani e persiani è stata tradotta dal latino all'italiano da [[Leone Tusco]] per tramite del famoso [[chiromante]] [[Patrizio Tricasso]] (Paride da Ceresara), successore di Alessandro Bicharia, dove spiega di ''aver intenzionalmente omesso numerose esemplificazioni'' di sogni ispirati dallo stato d'animo soggettivo melanconic, oppure da demoni. Sembra che ''non ci siano pervenuti'' né il testo greco, il testo arabo né la traduzione di Tusco, e questa è stata la seconda delle tre edizioni (''Expositione degli insonii secondo la interpretatione de Indi Persi et Egyptij'') uscite in Italia nel XVI secolo, le altre due compaiono nel 1525 e nel 1551. Nel 1546, a Venezia esce ''Interpretazione de Sogni'' (8 volumi), tradotto dalla versione latina di Leone Tusco, a sua volta a prima impressione tradotta da Tricasso dal manoscritto greco in latino.<ref>[https://books.google.it/books?id=5AtAAAAAcAAJ&pg=PA272&dq=leo+tuscus%2Btricasso%2Bsogni%2Binterpretazione&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwil1Mzx-LzYAhXDyqQKHc0yB60Q6AEIJDAC#v=onepage&q=leo%20tuscus%2Btricasso%2Bsogni%2Binterpretazione&f=false] Biographie universaille ancienne et moderne ou histoire, par ordre alphabetique, de la via publique et privee..volume 84'', Venice, 1857</ref></br>
Tuttavia è al giorno d'oggi molto più conosciuto per la sua conoscenza nella spiegazione dei sogni.
 
[[Ibn al -Nadim]] sostiene che fu autore della ''Taabirul Ro'oya'' (lert. Cosa significa un sogno), e di ''Muntakhabul Kalam Fi Tafsir El Ahlam'' (Una guida coincisa per la interpretazione dei sogni), operqopera diversa ovvero forma ridotta della precedente. Essa fu pubblicata per la prica volta nel [[1284]] a [[Bulaq]] (in [[Egitto]]), in AD1874 a [[Lucknow]] e a [[Bombay]] nel 1296. Fu quindi ripubblicato in tempi diversi in vari luofhi del Mondo Arabo, sotto titoli differenti. Tuttavia, questo lavoro, che presumiamo scritto da Ibn Sirin, presenta alcune incongruenze temporali: se Ibn Sirin morì nel 110 del calendario islamico,  l'opera cita Imam Shafe'i che morì nell'anno 204 dall'Egira e Is'haq Ibrahim ibn 'Abdullah Al-Kirmani, che perì nel 400 AH.
 
Fu il relatore che diede notizie storiche e biografiche di [[Ibn ‘Umar]] e [[Abu Huraira]]; di [[Zayd ibn Thabit]], ''[[Anas Ibn Mâlik]],'' Yahyâ Ibn al-Jazzâr, Surayh e altri (Ibn Sa‘d). Al-Bagdâdî menziona anche ‘Ubayda.