Agusta: differenze tra le versioni

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=== L'EFIM ===
Domenico morì nel [[1971]] lasciando l'azienda al fratello Corrado.<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/06/15/morto-il-conte-corrado-agusta-il-signore.html|titolo=Repubblica}}</ref> Con la morte dello storico capo azienda, l'Agusta si trovò a fronteggiare nuovamente un periodo di crisi, dovuto agli investimenti per l'A109, che portò la famiglia Agusta a vendere il 51% delle quote della società nel [[1973]] all'[[EFIM]] (Ente Partecipazioni e Finanziamento Industria Manifatturiera).<ref>{{Cita web|autore=PierMario Crenna|url=http://www2.varesenews.it/articoli/2002/dicembre/economia/6-12storia_agusta.htm|titolo=Agusta: una storia lunga un secolo|accesso=20 luglio 2007|editore=varesenews.it}}</ref> L'ente di Stato, considerò strategica per gli interessi nazionali la tecnologia delle costruzioni e della manutenzione degli elicotteri, ormai in buon numero in dotazione alle [[forze armate italiane|forze armate]] e alle [[Forze di polizia in Italia|forze di polizia]] e avviò la creazione di un polo aerospaziale, costituito dalle varie aziende aeronautiche del settore, la Agusta, la [[Caproni]], la [[Elicotteri Meridionali]] e la [[SIAI-Marchetti]], acquisite e consolidate nel ''Gruppo Agusta''. L'EFIM, nel contempo avviò la dismissione del settore motociclistico e, come conseguenza, l'ultima vittoria nel campionato mondiale si ebbe nel [[1976]] per arrivare nel [[1980]] alla cessazione della produzione di motociclette.
 
Nel [[1975]] venne avviata la produzione di serie dell'[[Agusta A109]] che si è rivelato essere uno dei maggiori successi della azienda. L'A109 è un elicottero [[Motore turboalbero|biturbina]] civile e militare, tuttora in produzione con il nome di [[AgustaWestland AW109]], dopo la commercializzazione di oltre 500 esemplari nelle differenti varianti. Corrado Agusta restò presidente fino al [[1982]], con la cessione completa delle quote all'Efim.