Ingeborg Holm: differenze tra le versioni
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Con il suo primo film importante Sjöström dimostra di saper utilizzare con lungimiranza la profondità di campo con effetti drammatici giustapponendo le azioni che si svolgono sullo sfondo con quelle che avvengono in primo piano.<ref>Silvio Alovisio, ''Il cinema delle origini e la nascita del racconto cinematografico'' in Paolo Bertetto (a cura di), ''Introduzione alla storia del cinema'', 3ª ed., Torino, Utet, 2012, p. 25. ISBN 9788860083623.</ref>
==Trama==
Il padre di famiglia Sven si ammala di tubercolosi e muore, lasciando alla moglie Ingeborg una drogheria da gestire e i tre figli da crescere. Oberata dai debiti e ammalata di ulcera gastrica, la vvita di Ingeborg cade in disgrazia. È costretta a vendere la casa, il negozio ormai in fallimento e a trasferirsi in una workhouse assieme ai figli. Tuttavia ben presto, vengono affidati a delle famiglie più abbienti che possono sostenerli economicamente.
Per caso, leggendo una lettera scritta da una delle madri affidatarie, Ingeborg scopre che Valborg, una delle figlie, è gravemente malata e necessita un'operazione chirurgica. Ingeborg fugge via dalla workhouse per raggiungere la figlia malata. I genitori affidatari la accolgono e la nascondono dalla polizia, che però riesce comunque a rintracciarla e riportarla nella struttura.
Ingeborg infine ha occasione di vedere i figli durante una visita autorizzata, ma uno dei suoi bambini non la riconosce e rifiuta il suo abbraccio. Scossa dall'avvenimento fa di un fantoccio di stoffa da lei realizzato il sostituto di suo figlio.
Quindici anni dopo il figlio, ormai adulto, decide di ritrovare la madre naturale. All'inizio lei non lo riconosce, ma poi ritrova la sanità mentale e lo abbraccia.
==Note==
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