Camera d'espansione: differenze tra le versioni

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==Storia==
[[File:Studio scarico 2T (compato).svg|thumb|Confronto diretto tra tipologie di scarichi differenti per il motore a due tempi, a sinistra è possibile vedere il motore e relativo scarico, al centro le curve di progressione delle pressioni (in atmosfere) alla porta di scarico (zona di rilevamento evidenziata in rosso), a destra le curve di potenza dei vari scarichi.<br/>
A) Scarico tradizionale a sezione costante<br/>
B) Scarico a sezione divergente<br/>
C) Scarico risuonante a camera d'espansione, nel grafico di potenza viene evidenziata anche l'influenza della valvola di contropressione allo scarico]]
Lo scarico a camera d'espansione venne utilizzato fin dai primi anni del 1900 nei [[Motore Diesel|motori diesel]] a testa calda dei [[Trattore agricolo|trattori agricoli]], mentre in ambito sportivo venne utilizzato, a partire dal 1953, nei motori a due tempi sui mezzi della [[DKW]]. Dal 1955 Walter Kaaden sviluppa la ZPH, avviando gli studi sullo scarico a camera d'espansione con sfruttamento delle onde di pressione. Verso la fine degli anni 50, la ZPH divenuta MZ<ref>Motorradwerke Zschopau.</ref> introduce il concetto di travaso ausiliario, per sfruttare appieno il fenomeno delle onde di pressione.<ref>[http://www.moto.it/news/massimo-clarke-i-primi-dischi-rotanti-da-corsa.html Massimo Clarke: “I primi dischi rotanti da corsa”].</ref>