Utente:Vbrm/Sandbox/Cibernetica: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 31:
Molti degli strumenti di analisi della cibernetica derivano da alcune tecnologie, legate da un comune interesse nella elaborazione dell'[[informazione]], e che ricevettero un particolare impulso dallo sviluppo dei dispositivi [[elettronica|elettronici]] all'inizio del XX secolo.
L'evoluzione storica della teoria dei '''[[controllo automatico|sistemi di controllo automatico]]'''<ref>[http://ieeecss.org/CSM/library/1996/june1996/02-HistoryofAutoCtrl.pdf S. Bennet, ''A bried history of Automatic Control'', IEEE Control Systems Society]</ref><ref>[http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/summary?doi=10.1.1.134.4498 Neculai Andrei, ''Modern Control Theory -- A historical perspective'']</ref><ref>D. A. Mindell, ''[https://archive.org/details/B-001-002-575 Between human and machine - feedback, control and computing before Cybernetics]'', The Johns Hopkins University Press, 2002, ISBN: 0-80186895-5</ref> inizia praticamente con la regolazione del funzionamento dei motori a vapore. Sulla base del lavoro pionieristico di Maxwell alcuni matematici, tra i quali [[Adolf Hurwitz|A. Hurwitz]] e [[Edward Routh|E. Routh]], definirono dei metodi di verifica della stabilità del sistema, pur se in una prospettiva che restava lontana dalla pratica di progetto. Le applicazioni crebbero molto nei decenni successivi, ma restarono sostanzialmente confinate allo sviluppo di [[servomeccanismo|servomeccanismi]], nell'ambito dei campi di interesse dell'[[ingegneria meccanica]], finché la nascente tecnologia [[elettronica]] non aprì ambiti applicativi totalmente nuovi. Nel [[1927]] [[Harold Stephen Black|Harold Black]] dei [[Bell Labs]], per risolvere problemi di comunicazione telefonica a lunga distanza, progettò il primo [[amplificatore]] esplicitamente basato sull'uso della [[retroazione]]. In questo modo si poteva aumentare la [[larghezza di banda]] dell'amplificatore, al costo però di maggiori rischi di instabilità del sistema; l'attenzione su questi nuovi problemi favorì lo sviluppo di nuovi studi sulla [[teoria della stabilità|stabilità]], più vicini alle esigenze dei progettisti, quali quelli di [[Harry Nyquist]] e [[Hendrik Wade Bode|Hendrik Bode]], anch'essi dei Bell Labs.
Come quello dei controlli automatici, anche lo sviluppo delle '''[[comunicazioni elettriche]]''' (dal [[telegrafo]], introdotto da [[Samuel Morse]] nel [[1837]], al [[telefono]], che [[Alexander Bell]] sperimentò con successo nel [[1876]], alle trasmissioni senza fili, che dai brevetti di [[Nikola Tesla|Tesla]] ([[1896]]) e di [[Guglielmo Marconi|Marconi]] ([[1897]]) portarono fino alla [[radio (elettronica)|radio]] ed al [[radar]]) vide delle forti innovazioni tecnologiche, ma una relativa costanza dei problemi di base. Da un lato, era necessario separare il messaggio ricevuto dal [[rumore (elettronica)|rumore]] indesiderato che inevitabilmente si sarebbe aggiunto con la trasmissione (''[[filtro (elettronica)|filtraggio]]''); dall'altro, occorreva identificare le forme più utili del messaggio da trasmettere, anche ricorrendo a variazioni (''[[codice (teoria dell'informazione)|codifiche]]'') al fine di trasmettere un messaggio il più rapidamente possibile attraverso un determinato [[canale|canale]].
|