LaCon questa canzone Di Cataldo affronta il tema dell'integrazione razziale. Quest'ultima, secondo il cantautore, sembra nascere da una sorta di filosofia cosmica per cui niente si distrugge ma tutto si trasforma, e in tutto questo c'è la vita. Questa visione troppo spesso va in conflitto con le piccole e grandi ingiustizie della vita, come le disparità sociali e il razzismo, fenomeni per cui i diritti di chi viene considerato diverso non sono gli stessi diritti di chi si sente detentore del titolo della normalità, di chi si sente nel giusto, ma potrebbe a sua volta essere vittima inconsapevole dell'omologazione del pensiero.