PDU (casa discografica): differenze tra le versioni

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Le ristampe sono identificabili dalla modifica dell'etichetta per i titoli anteriori al 1973 e, in qualche caso, dal cambio del numero di catalogo (la "A" alle volte è sostituita da una "M"). Anche alcuni particolari grafici come una generale semplificazione delle copertine, eliminazione delle plastificazioni esterne e l'assenza dell'"aletta" interna, e l'aggiornamento dei numeri di matrice stampati nei solchi vuoti intorno all'etichetta sono utile per riconoscere le ristampe.
 
Alcuni lp, come il secondo di [[Anita Traversi]] o quello dei [[Domodossola]] - seppur dotati di copertina (standard quella della Traversi, originale quella del gruppo piemontese), non arrivarono mai nei negozi, così come un certo quantitativo di singoli di Mina usciti solo per scopi promozionali anche se catalogati con l'alfanumerico di quelli normalmente in commercio. Fra i singoli riservati al circuito dei juke-box si segnalano ''Nuur/Mr. Blue'' che non ha un corrispettivo ufficiale (da ''Mina "R"'' non fu estratto alcun singolo per il mercato italiano) e il quarantacinque giri equamente suddiviso tra Mina e i [[Logan Dwight]] dotato di copertina fotografica originale. Il [[8]] Gennaio [[2018]] oggi, però, la Siae ha annunciato un colpo importante, ovvero che la "PDU la storica casa editrice [Sìsvizzera, ndr] di Mina, diretta da Massimiliano Pani, ha affidato alla Società Italiana degli Autori ed Editori la gestione per l’Italia dei diritti d’autore del proprio catalogo". Un'operazione di sostanza ma soprattutto d'immagine, dal momento che in questi ultimi mesi, nonostante i grossi nomi ad aver scelto un'altra azienda siano ancora pochi, mediaticamente c'era stato un contraccolpo.
 
== I dischi pubblicati ==