Radiocomando: differenze tra le versioni

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==Radiocomandi industriali==
Vengono spesso utilizzati per il comando a distanza di [[gru (trasportotecnologia)|gru]], di [[autobetoniera|autobetoniere]] e altre apparecchiature nelle quali per sicurezza o praticità l'operatore non deve essere vincolato ad una consolle di controllo. In questi casi si pone particolare attenzione alla sicurezza e i radiocomandi sono progettati in maniera da bloccare tutte le manovre in assenza di segnale da parte della trasmittente onde evitare pericolosi movimenti fuori controllo.
 
==Usi militare e scientifico==
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===Modellismo===
[[File:Remote-control-mc12.jpg|thumb|right|Un radiocomando per modellismo]]
I radiocomandi vengono usati da alcuni decenni per il controllo dei modelli dinamici. I telecomandi utilizzati nel [[modellismo]] sono del tipo proporzionale e utilizzano vari sistemi per trasmettere il segnale dei vari canali, il più diffuso è la codifica in [[modulazione di larghezza di impulso]] (PWM). In pratica viene trasmesso periodicamente un treno di impulsi, un impulso per ogni canale disponibile, la cui durata dipende dalla posizione della relativa leva di controllo. La durata degli impulsi è standardizzata in maniera da permettere l'utilizzo di attuatori di marche diverse e può variare da 920 a 2120 [[Microsecondo|µs]]. La durata di 1520 µs corrisponde alla posizione di "neutro". Questo segnale inviato ad un apposito [[servocomando]] verrà trasformato in un movimento meccanico.
 
Fra apparecchiature di alto livello si è diffuso negli ultimi anni l'uso di un sistema di trasmissione digitale. In pratica la posizione delle leve di controllo viene dapprima convertita in digitale e quindi trasmessa al modello come un flusso di dati. Il vantaggio di tale tecnologia è la possibilità di effettuare un controllo di validità dei dati ricevuti e, nel caso la trasmissione non sia valida, agire secondo impostazioni preselezionate bloccando i servocomandi o impostandoli in una posizione predefinita.
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Il numero di canali, ovvero di controlli, disponibili può variare dai due delle apparecchiature più semplici ed economiche ai quattordici dei modelli più costosi.
 
La frequenza del segnale radio è soggetta alle disposizioni del [[Ministero dello sviluppo economico]] come nel decreto del 2010<ref>{{cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.biz/atti/2010/20100280/10A13982.htm|titolo=DECRETO 4 novembre 2010|editore=Gazzetta Ufficiale|accesso=25 luglio 2012|lingua=it}}</ref>. Le bande utilizzabili sono quelle definite in base ad un decreto mirante ad armonizzare le radiofrequenza in tutta Europa<ref>{{cita web|url=http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:1999:091:0010:0010:IT:PDF|titolo=Direttiva 1999/5/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio|editore=Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea|accesso=25 luglio 2012|lingua=it}}</ref>. Le bande da 26,990 MHz a 27,200 MHz e da 40,665 MHz a 40,875 MHz e 72,080 MHz e 72,240 MHz sono utilizzabili esclusivamente per gli [[Aeromodellismo dinamico|aeromodelli]]. All'interno di ogni banda sono definite delle precise frequenze da poter utilizzare chiamate canali. Gli apparecchi devono essere omologati per l'uso in Italia.
 
== Note ==
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{{Nikola Tesla}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|tecnologiascienza e tecnica|scienza e tecnica}}
 
[[Categoria:Modellismo]]