Totò: differenze tra le versioni
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{{citazione|Io odio i capi, odio le dittature... Durante la guerra rischiai guai seri perché in teatro feci una feroce parodia di Hitler. Non me ne sono mai pentito perché il ridicolo era l'unico mezzo a mia disposizione per contestare quel mostro. Grazie a me, per una sera almeno, la gente rise di lui. Gli feci un gran dispetto, perché il potere odia le risate, se ne sente sminuito.|Totò<ref name="Totò Uomini O Caporali" >{{cita|Amorosi-Ferraù, 1996|pp. 117-127}}.</ref>}}
Nel [[1944]] Totò fu iniziato in [[Massoneria in Italia|Massoneria]] nella Loggia ''Palingenesi'' della [[Gran Loggia d'Italia degli Alam|Gran Loggia d'Italia]], fu poi fondatore e Maestro venerabile della Loggia ''Ars et Labor'' e conseguì il 30° grado del [[Rito scozzese antico ed accettato]]<ref>[[Giordano Gamberini]], ''Mille volti di massoni'', Roma, Erasmo, 1975, p. 246.</ref> <ref>[http://www.montesion.it/_esterni/_Uno/_Toto/Toto1.htm Antonio De Curtis "Il Fratello"] sul sito montesion.it </ref>.
Nel [[1945]], dopo alcune esibizioni nella capitale, a [[Siena]] e a [[Firenze]], portando in scena la rivista ''Imputati, alziamoci!'' (in cui faceva la caricatura di [[Napoleone]]),<ref name="Spettacoli sotto le bombe" /> Totò fu avvicinato al termine dello spettacolo da un [[partigiano]] che, indispettito da una sua battuta di risposta che accomunava ironicamente fascisti e partigiani, lo colpì al viso con un pugno. Totò, corso immediatamente al commissariato per denunciare il fatto, decise poi di lasciar correre senza sporgere querela.<ref name="Castellani e Totò" /><ref name="Spettacoli sotto le bombe" />
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