Magia cerimoniale: differenze tra le versioni
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Nel [[Rinascimento]] [[Marsilio Ficino]], con la sua traduzione dal greco di molti testi [[Ermetismo (filosofia)|ermetici]], diede un nuovo grande impulso a questa branca magica, dove essa venne coltivata soprattutto all'interno della [[De Medici|corte medicea]] ed ebbe esponenti di primo rilievo come il celebre filosofo [[Giovanni Pico della Mirandola]].
Il tedesco [[Cornelio Agrippa]] fu un altro celebre mago del Rinascimento ed il suo testo “''De occulta philosophia''” viene considerato come la base di tutti gli sviluppi successivi<ref>Charles G. Nauert, Jr., ''Magic and Skepticism in Agrippa's Thought,'' Journal of the History of Ideas (1957), p. 176</ref>. Un altro celeberrimo esponente, sempre nel Rinascimento, ma in Inghilterra, fu [[John Dee]] i cui studi portarono alla fondazione della Magia Enochiana, che può essere considerata una
Dopo un periodo di declino nei secoli XVII e XVIII la Magia cerimoniale ricominciò a fiorire nel XIX secolo a partire dalla pubblicazione del “''Magus''” di [[Francis Barrett]] appunto agli inizi dell'800. A metà del secolo il maggiore esponente fu senza dubbio il francese [[Eliphas Lévi]], la cui pubblicazione di “''Dogme et rituel de la Haute Magie''” nel 1855 diventò il punto di riferimento principale per tutti i successivi studiosi di esoterismo, non soltanto in Francia.
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