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Quello che noi oggi possiamo constatare nella tabella allegata a in questo capitolo che illustra i collegamenti dalla Unione europea con vari Stati mondiali, è tutto quello che rimane di questo processo. Alcuni di queste ex colonie, con una decisione libera e di loro volontà, stabilirono di mantenere dei rapporti diversi ma stretti con la Madre-Patria, che oggi si sono rideterminati in rapporti con la Unione europea nel momento in cui la Madre-Patria a scelto di far parte di questa Unione.
 
L' integrazione europea, quando è intesa in modo tradizionale. Viene riferita al dopoguerra della Seconda guerra mondiale (1945). IN essa, però, sono uniti due aspetti: l' '''''attività di integrazione promossa di governi degli Stati europei partecipanti''''' e l' '''''azione del Movimento federalista''''' che si fece interprete delle esigenze del '''Popolo europeo'''. Da parte dei Governi si cercò di mantenere in piedi il potere residuo degli Stati anche se era chiaro a tutti che questi ultimi erano inadeguati per affrontare i problemi storici e politici che si presentavano del dopoguerra. In questo caso si parla di '''''metodo intergovernativo'''''. Al contrario i singoli cittadini sopravvissuti alla guerra e i popoli, nel loro complesso, degli Stati europei si resero conto che i problemi non potevano essere risolti se non creando un nuovo soggetto che fosse la fusione di tutti questi popoli in uno solo. Questa prima intuizione fu la base per la nascita del Movimento Federalista Europeo (1943) in Italia e per la realizzazione del Movimento Federalista dopo il 1945 in Europa. A questo movimento e alla sua base teorica bisogna attingere so vogliamo comprendere la vera essenza del Federalismo. In questo secondo caso, queste furono le basi per un nuovo modo di fare politica che fu denominato ''''metodo comunitario'''', anche se nel metodo federalista si sia molto di più che conduce i singoli e gli attori collettivi (partiti, sindacati, associazioni professionali ecc.) a lottare politicamente per la conquista e la realizzazione di politich epolitiche istituzioni nuove ''federali'' in senso proprio.
 
Rimane una ultima considerazione. In questo ultimo periodo (2017) abbiamo assistito a forme di ribellione verso la Stato nazionale in Europa. La '''Catalogna''' si éè opposta al governo di Madrid e ha dichiarato la sua indipendenza<ref>al momento non sappiamo quale sarà la conclusione del processo in atto. La Spagna attraverso il Re e il suo Governo si é opposta duramente alla prospettiva della '''secessione catalana'''.</ref>. Fatti di questo genere sono le rivendicazioni di popolazioni minoritarie che nei secoli sono state divise, a pezzi, in vari Stati nazionali a causa della delimitazione dei confini che il più delle volte corrispondevano allo spartiacque di una catena di montagne o alla riva di un fiume e non al territorio concretamente abitato da una popolazione che per lingua tradizioni e storia si considerala una entità definita. Oggi che in Europa c' é una fase storico-politica di attenuazione degli Stati nzionalinazionali, senza che si sia arrivati alla realizzazione di uno Stato federale completo, possono emergere queste istanze che purtroppo non avendo una quadro costituzionale di riferimento non possono avere sbocco. Il Federalismo ci ha insegnato che il problema delle minoranze si può risolvere solo con il superamento dello Stato nazionale nel processo di formazione dello Stato federale, nel quale si trasforma lo Stato nazionale membro di uno Stato federale più ampio. All' interno di questo quadro costituzionale il popolo di quello Stato federale in formazione, con una giurisdizione elettorale continentale eleggerà i suoi rappresentanti e con la giurisdizione statale eleggerà i due senatori che rappresentano lo Stato membro. Nulla vieta che ci siano delle norme costituzionali che stabiliscano delle nuove forme di Stato interno dirette a superare questi fenomeni di divisione. In questo modo si va ad evitare che le parti in conflitto come la Catalogna e il Governo di Madrid siedano come avviene oggi in organi che dovrebbero esercitare l' arbitrato fra le parti, ruolo che dovrebbe essere del Consiglio dei Capi di Stato e di Governo della Unione Europea.
 
==== Il periodo della utopia ====
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===== Pierre Dubois =====
 
Uno dei primi fu, sicuramente '''''[[Pietro_Dubois|Pierre Dubois]]''''' (1250-1321)<ref>Per maggiori indicazioni sulla sua vita e sulle sue opere si può attingere a https://en.wikisource.org/wiki/1911_Encyclop%C3%A6dia_Britannica/Dubois,_Pierre.</ref> Giurista formatosi alla Università di Parigi e profondo conoscitore dell' opera di '''Marsilio da Padova''' che ne fu Rettore nel 1313. La Francia di questo periodo era quella dei Re Capetingi<ref>Discendenti di [[Ugo_Capeto_di_Francia|Ugo Capeto]] fondatore della dinastia francese.</ref>. Si trattava di un Regno che a seguito della morte di [[Carlo_Magno|Carlo Magno]] aveva avuto una storia di smembramenti e di divisioni che ne avevano fatto una terra in cui i feudatari si fronteggiavano fra di loro arrivando al numero di 15 negli anni in cui scriveva Dubois, i quali, per rivendicare diverse autonomie politiche, si opponevano al potere del re di Francia. La Francia sotto il dominio del re di allora '''Filippo IV''' detto il bello (1268-1314) era costituita dalla attuale Francia nord occidentale, mentre il resto del territorio francese era in mano ai vari feudatari. Infatti. prima dell' anno mille, i [[Normanni]] si erano insediati nella odierna Normandia ed erano stati riconosciuti dalla Corona francese come loro vassalli. Con la conquista dell' Inghilterra da parte di [[Guglielmo_I_d%27Inghilterra|Guglielmo]] I il conquistatore (1066). a lui, non solo, rimase il titolo e il Ducato di Normandia, con relativa soggezione al Re di Francia, ma anche, essendo diventato il Re d' Inghilterra, ottenne un rango pari al quello del re francese. Questi presupposti non furono soltanto le ragioni per cui si combatté la [[Guerra_dei_cent%27anni|Guerra dei cento anni]] ma anche le ragioni per cui re Francesi come Filippo IV incominciarono a trasformare lo Stato in una monarchia accentrata e nazionale. Questo sovrano trasferì i poteri di amministrazione e di riscossione delle imposte a dei suoi funzionari (i balivi) sottraendoli a quelli dei singoli feudatari. Si oppose al potere della Chiesa nel suo regno stabilendo che tutti i Vescovi e gli Abati nominati dal Papa dovevano prima essere scelti da lui. Impose la tassazione dello Stato su tutti i possedimenti ecclesiastici e decise di eliminare le proprietà del Papa (Avignone e circondario) riconducendole sotto il possesso della corona, con ira e scomuniche emanate dal Papa di allora [[Storia_del_cristianesimo_in_età_medievale#La_crisi_del_Papato_.281274-1449.29)|Bonifacio VIII]]. Poiché l' '''''[[Cavalieri_templari|Ordine dei Templari]]''''', le cui ricchezze erano ragguardevoli al quel tempo, si erano opposti al Papa al potere Clemente V ed erano stati dichiarati da lui ''eretici'', decise di fiancheggiare il Papa e di conquistare tutte le proprietà dei Templari. Dopo aver catturato il Grande Maestro dell' Ordine Jacques de Molay ne decise ed fece eseguire la '''''[[Cavalieri_templari#Caduta_e_soppressione|condanna al rogo]]''''' (1314) a Parigi. Con la morte di Molay e l' incameramento dei beni di questo ordine, la corona si trovò ad essere molto potente tanto da essere temuta dai vari feudatari confinanti. Infatti sia la Normandia e l' Aquitania, possedimenti del Re d' Inghilterra (Edoardo III), e la [[Duchi_di_Borgogna#Dinastia_capetingia|Borgogna]], furono i primi a schierarsi contro il re francese del tempo Giovanni il Buono (1337). Queste furono le prime azioni che diedero avviano alla guerra dei Cento anni che si concluderà con la pace di Picquiny (1453) e con l' acquisizione da parte del Re francese di tutti i possedimenti in mano al Re inglese.
Rimane ancora una osservazione che deve essere scritta per completare il quadro storico corrispondente alla manifestazione delle prime considerazioni e riflessioni contro la guerra e alla ricerca di soluzioni politiche per il ''''mantenimento della pace'''' in Europa. Si tratta del [[index.php?title=Sacro_Romano_Impero&action=edit&section=4|Sacro romano impero]] al tempo immediatamente successivo alla morte dell' Imperatore Federico II di Svevia (1259). In cui ad un aumento dei poteri di autonomia dei feudatari imperiali, quasi tutti tedeschi, si aggiunse anche una opera di trasformazione dell' Impero che lo portava a assomigliare di più ad uno Stato che ad una forma aggregativa di una unione monarchica. Si deve a [[Ludovico_il_Bavaro|Ludovico il Bavaro]] che per ragioni di riconoscimento della sua elezione ad Imperatore non cercò di farsi incoronare dal Papa di allora Giovanni XXII, ma dal rappresentante del Popolo romano Sciarra Colonna a Roma, asserendo che l' Impero era più importante della Chiesa e che la Chiesa apparteneva ad un ordinamento diverso da quello temporale dell' Impero. Le riforme approntate da Ludovico il Bavaro furono ispirate da Marsilio di Padova e dalle sue idee. Alla sua morte nel 1364 Carlo IV di Francia, eletto anti-Imperatore, non ebbe altra possibilità che rivendicare la sua legittima pretesa sui territori che l' Impero deteneva nella Francia settentrionale e continuare la politica dei suoi predecessori.
 
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Per comprendere al sua biografia dobbiamo richiamare alcune cose già scritte sul Ducato di Borgogna di cui Erasmo era suddito. Il Ducato conobbe una periodo si splendore dovuto alla politica lungimirante del suo Duca [[Carlo_I_di_Borgogna|Carlo I il Temerario]] (1433-1477). la sua politica a favore delle arti e degli studi fu pari a quella di sostegno alle vie commerciali che da Anversa veicolavano le merci che arrivavano dalle colonie degli imperi [[Impero_spagnolo|Spagnolo]] e [[Impero_portoghese|Portoghese]] e che rendevano questa parte di Europa la più ricca e florida del continente. La morte in battaglia di Carlo in Temerario sotto le mura di Nancy (1477) non solo fece scomparire il progetto di un Regno della Europa centrale plurilingue, ricco e potente, ma lasciò sola la figlia Maria di Borgogna (1457-1482) alla mercé dei Consiglieri del regno, degli amici del re di Francia Luigi XI (1423-1483) il quale, volendo sfruttare la debolezza della erede di Carlo, non solo voleva la Borgogna francese ma anche tutto il Regno comprese le ricce terre dei Paesi Bassi. Maria non si perse d' animo. Prima di tutto concesse ai Paesi Bassi il ''Gran Privilegio'' una concessione ducale di piena autonomia che si concretizzava in un autogoverno delle provincie olandesi e fiamminghe rappresentate in due camere. La Prima bassa in cui erano eletti i rappresentati di tutta la regione e la seconda alta in cui sedevano i rappresentanti delle singole provincie. Poi decise di sposare [[Massimiliano_I_d'Asburgo|Massimiliano d' Asburgo]] (1459-1519) figlio dell' Imperatore [[Federico_III_d%27Asburgo|Federico III d' Asburgo]] (1415-1493). Il matrimonio fu felice a permise a Massimiliano di difendere i possedimenti di Maria dalle mire del Re francese. Con la battaglia di Guinegatte (17 Agosto 1479) Massimiliano ottenne una importante e definitiva vittoria sull' esercito francese di Luigi XI e poté ridefinire la questione dei possedimenti nel Trattato di Arras (1482) e di Senlis (1493).
 
[[File:Karte Haus Burgund 5.png|thumb|left|Spartizione degli stati borgognoni nel [[1493]]{{legend|orange|[[Asburgo]] (inclusa la parte colorata a tratteggio)}}{{legend|darkviolet|[[Francia]]}}{{legend|lightgreen|[[Engilberto di Nevers|Engilberto di Clèves]], [[conti e duchi di Nevers|conte di Nevers]] (vassallo sia del Re di Francia per il Nevers, che dell'Imperatore per Clèves}}]]
 
Erasmo aveva circa 11 anni quando Carlo il Temerario morì e per questo fu coinvolto come tutti gli Olandesi in questa [[Guerra_di_successione_borgognona|guerra di successione borgognona]] che rese oltremodo difficile la sue giovinezza. Figlio di un prete e di una donna della borghesia, figlia di un medico, si trovò orfano con in fratello maggiore nel 1483. I tutori li spinsero alla carriera ecclesiastica e per questo egli entrò nel Convento Agostiniano di Steyn presso Gouda. Nel 1492 fu ordinato e preposto quale Canonico di Steyn. Poiché il Vescovo di Cambrai lo voleva come segretario egli riuscì in questo modo a farsi inviare all' Università di Parigi per studiare teologia. Dal 1495 al 1499 studiò in questa Università senza riuscire a laurearsi. Erasmo ricorda che i teologi, seguaci di Duns Scoto, privilegiavano le speculazioni intellettuali i quali non collegavano più la teologia alla sacra scrittura e questo lo facevo soffrire e gli impediva di esprimere se stesso. Questo periodo sicuramente infruttuoso per il nostro non gli impedì di collegarsi a tanti dotti che il quel periodo in Europa riscoprivano il valore e i testi della letteratura classica sia greca che latina, al punto di farne in giardino interiore in cui vivere. Egli, buon latinista, divenne per queste ragioni, anche un buon conoscitore del greco. Scambiando le sue conoscenze con questi dotti divenne amico di alcuni di questi: [[Fausto_Andrelini|Fausto Anderlini]] (1462-1519), [[Robert_Gaguin|Robert Gaugin]] (1433-1501), [[Tommaso_Moro|Tommaso Moro]] (1478-1535), William Grocyn (1446-1519), Thomas Linacre (1460-1584) che tanto contribuirono al sua arricchimento culturale. Nel 1499 lasciò Parigi per l' Inghilterra dove studiò e vi risiedette sino alla fine dell' anno per poi fare ritorno a Parigi. Conseguita la laurea in Teologia all' Università di Torino il 4 Settembre 1506 incominciò un viaggio in Italia che lo portò a conoscere Venezia, Padova, Siena, Napoli e Roma.
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===== Il duello fra l' Imperatore Carlo V e il Re di di Francia Francesco I =====
 
La storia di questo periodo, per l' Europa fu molto travagliata. Alla morte di Massimiliano d' Asburgo Imperatore del Sacro romano impero (1519) Carlo V (1500-1558) divenne il Re del Regno asburgico che allora si estendeva oltre l' Austria e comprendeva parte della Svizzera tedesca, della Ungheria e della Boemia. Di conseguenza fu eletto imperatore al posto di suo nonno Massimiliano e incoronato come tale ad Aquisgrana (1520). Nel 1517, dopo aver incontrato la madre Giovanna detta la pazza, in Spagna della sua residenza di confinamento Carlo, aveva assunto anche il titolo di re di Spagna, e per nome e per conto della madre esercitò il potere anche in questo Stato e nelle sue colonie che si estendevano in tutto il mondo allora conosciuto. Questa conclusione delle successioni dinastiche determinarono una accerchiamento concreto della Francia di [[Francesco_I_di_Francia|Francesco I]] e quindi la necessità, per il re francese, di difendere l' autonomia e l' indipendenza del proprio Stato dalle mire di sottomissione che l' Imperatore e la corte imperiale portava avanti. Alla situazione contribuiva anche la inesperienza dell' Imperatore [[Carlo_V_d'Asburgo|Carlo V]], allora dicannovennediciannovenne, educato dalla zia Margherita nelle Fiandre, molto legato ai suoi consiglieri e maestri e alla sua corte tutta fiamminga. Dopo la '''[[Giovanna_di_Castiglia#Rivolta_dei_Comuneros|rivolta degli Spagnoli]]''' di quel periodo l' Imperatore fu costretto a rivedere la sua politica e ad allargare il suo Consiglio anche agli Spagnoli che intendevano prevalere sulla Francia che già con Francesco I intendevano rivaleggiare nelle colonie americane. Questa situazione di partenza fu l' esca che accese il fuoco di una guerra lunga fra la Francia e l' Impero. Nel 1515 Francesco I fu determinante per la vittoria dei Francesi alleati con Francesco Sforza e l' esercito di Venezia contro i [[Campagne_transalpine_dei_Confederati|Confederati svizzeri]] e con le battaglie di [[Battaglia_di_Marignano|Melegnano]] (1515) e di [[Battaglia_di_Pavia_(1525)|Pavia]] (1525) riuscì a limitare il potere dell' Imperatore Carlo V e mantenere il Ducato di Milano in mano agli Sforza sebbene questo ultime avesse doluto cedere il Canton Ticino alla Svizzera. La cattura di Francesco I nella battaglia di Pavia il suo trasferimento e la prigionia per una anno in Spagna, il versamento di un riscatto e la firma del [[Trattato_di_Madrid_(1526)|Trattato di Madrid]] (1526) in cui la Francia di impegnava a rinunciare alle pretese sulla Artrois le FinadreFiandre e la Borgogna non lo fermarono. Dalle vicende della Lega di Cognac voluta da Papa Clemente VII, limitato dalla prigionia dei propri figli in mano all' Imperatore, l' impegno di Francesco I fu limitato al punto che non poté intervenire contro l' esercito imperiale che saccheggiò Firenze e Roma. Il [[Pace_di_Cambrai|Trattato di Cambrai]] (1529) che concluse questa seconda fase pose saldamente nelle mani del re la Borgogna. La guerra continuò anche alla morte di Francesco I (1547) coinvolgendo la Francia di [[Enrico_II_di_Francia|Enrico II]] e l' Imperatore Carlo V e il figlio di lui [[Filippo_II_di_Spagna|Filippo II]] di Spagna che successe a Carlo V nel 1555. Con la [[Pace_di_Cateau-Cambr%C3%A9sis|Pace di Cateau Cambresis]] (1559) la Francia rinunciò ai sui disegni espansionistici in Italia e accettò di ricostruire il [[Ducato_di_Savoia#XVI_secolo|Ducato di Savoia]] di fronte al riconoscimento della sua completa indipendenza dall' Impero e riconosciuta con la stessa dignità di uno Stato sovrano. Se queste erano state le '''Guerre dinastiche''' in Europa non da meno furono altri due fatti correlati il primo fu lo scoppiare della '''[[Riforma_protestante|Riforma protestante]]''' (1517) che venne aperta dalla affissione alle porte della [[95_tesi_di_Lutero|Cattedrale di Wittenberg]] delle 95 tesi di Lutero. L' aspetto storico politico che accompagnò il prevalere della Riforma sulla sudditanza al Papato fu determinato dalla volontà di alcuni Principi tedeschi elettori dell' Imperatore di abbracciare la riforma e confiscare i beni della Chiesa<ref> In particolare sulle posizioni dei Principi elettori del Brandeburgo, Sassonia e Palatinato vedi: [http://carloquinto.blogspot.it/2008/04/carlo-v-e-la-riforma-proitestante.html]</ref>, sciogliere i conventi e rinviare alle loro case di origine Preti, Frati e Suore che, in essi, avevano abbracciato la vita monastica. Alla reazione della Chiesa guidata dal Papa si aggiunse anche la dichiarazione di adesione alla Riforma di alcuni di questi potenti signori tedeschi che si opposero fermamente all' Imperatore Carlo V come il protettore di [[Martin_Lutero|Martin Lutero]] [[Federico_il_Saggio|Federico III di Sassonia]].<ref>Nel 2017 si sono compiuti 500 anni della Riforma protestante. A questa data in una Europa alla ricerca della sua unità sia i Cattolici, sia gli Evangelici che raccolgono al suo interno tutte le Confessioni nate dalla Riforma si sono espressi per l' unità della Chiesa, per la unificazione politica e democratica dell' Europa. Sono ormai lontani i dissapori e divisioni militari a cui ci riferiamo. I cinque secoli trascorsi sono però il frutto della applicazione politica di questa divisione che sotto le vesti della Teologia e della Religione decise di distruggere quello che ancora esisteva della Communitas Christiana medievale.</ref>
 
Nonostante la [[Dieta_di_Worms_(1521)|Dieta di Worms]] che dichiarò Martin Lutero eretico e che invitava chiunque a catturarlo e ucciderlo, lo stesso Federico di Sassonia fece in modo che non fosse in pericolo. Lo fece rapire lungo la strada che lo riportava in Sassonia, lo fece condurre nel suo Castello di [[Wartburg#Martin_Lutero|Wartburg]]. Nei giorni che seguirono fece in modo che il popolo trovasse il corpo di un monaco accoltellato nel fiume che passava vicino nella città di Eisenach (Turingia), dove si trova il castello, al fine di diffondere la voce che Martin Lutero era stato ucciso. In quei 10 mesi il monaco fece la traduzione in tedesco del Nuovo Testamento che rappresentò uno dei capisaldi della Riforma perché permetteva a tutti di poter accedere alla Sacre scritture nella propria lingua nativa. A quel tempo solo gli ecclesiastici, non le suore, potevano accedere e leggere le sacre scritture quasi sempre in latino<ref>L' imvemzioneinvenzione della stampa fu tereminantedereminante per la diffusione di queste pubblicazioni. La traduzione in tescotedesco delidei vangeli pose una prima questione ch era il superamento dell' analfabetismo delle classi basse, che in Germania, spinse tutti ad imparare a leggere e scrivere.</ref>. Nonostante le prese di posizione del [[Concilio_di_Trento|Concilio di Trento]] sulle Chiese protestanti che si stavano diffondendo (1545) i Principi Tedeschi costituirono la [[Lega_di_Smalcalda|Lega di Samalcalda]], formatasi nel 1531. Con la battaglia di [[Battaglia_di_M%C3%BChlberg|Mulhberg]] (1547) che si concluse con la sconfitta dell' Elettore di Sassonia Carlo Federico e la sua riduzione di cattività a vita l' Imperatore Carlo V non riuscì a risolvere il problema della divisione delle terre tedesche fra Cattolici e Protestanti. Solo con la [[Pace_di_Augusta|Pace di Augusta]] (1555) Carlo V fu costretto a riconoscere il diritto dei Principi protestanti a professare la propria fede e a applicare ai loro sudditi in principio '''cuius regio eius religio''' (Quale sia la religione del Sovrano tale deve essere quella dei sudditi).
[[File:Europa - Riforma.png|thumb|Diffusione del [[Protestantesimo]]: equilibri religiosi in Europa alla fine del XVI secolo.]]
 
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Nel 1668, a Londra, William Penn pubblicò il libro '''Non Cross, No Crown''' (niente croce , niente corona) (1669) che gli valse la prigionia nella Torre di Londra per otto mesi. Il fatto fu conseguenza dell' attacco alla Chiesa Anglicana e alla dichiarata opposizione al dogma della Trinità<Ref> Nel Cristianesimo e per tutte le confessioni cristiane, partendo dal Vangelo, diventa un valore essenziale di fede credere che Dio sia unico ma formato da tre persone uguali e distinte. Padre. Figlio (Gesù Cristo) e Spirito Santo.</ref>. Per i Quaccheri, non solo per loro ma cnche per altri gruppi confessionali evangelici di allora, l' unicità di Dio si raggiungeva negando la Trinità delle Sacre Persone e sostituendola con la triade delle manifestazioni di Dio: Padre, la Parola e lo Spirito. La parola era presente nelle scritture e lo Spirito veniva donato da Dio agli uomini che lui sceglieva perché diventassero suoi credenti<ref>Questa viene definita come la dottrina della '''[[Predestinazione|predestinazione]]'''. Per coloro a cui interessa il dibattito sul tema che aveva contrapposto Lutero ed Erasmo, si legga oggi la posizione ecumenica raggiunta nel documento comune: FEDERAZIONE LUTERANA MONDIALE – PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE DELL' UNITA' DEI CRISTIANI, ''Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione (25.06.1998) in ''Enchiridion Oecumenicum 7, Bologna.EDB, 1986 pp. 885-912.</ref>. Chi faceva la professione di fede era un credente, sempre che conducesse, dopo di questo, una vita coerente con i principi della scrittura. Questa posizione per la Chiesa Anglicana era '''eretica''' e come tale doveva essere perseguitata. Per la Monarchia agire con '''disobbedienza civile''' facendo professione di non belligeranza comprometteva la potenza dello Stato e pure il non voler riconoscere l' autorità del Re indicava che questi Quaccheri erano contro la Monachia inglese. Imprigionare William Penn, che era il più visibile esponente di questa comunità, fu necessario per il potere inglese per ristabilire la sua supremazia. Infatti fu imprigionato con l' accusa di '''blasfemia''' che era un contrasto con gli Atti di tolleranza emanati da Cromwell, mai abrogati dal nuovo Re, anche se la sua politica religiosa era più diretta a soffocare le diverse confessioni tollerate<ref> su tema si veda: [https://www.evangelical-times.org/27985/oliver-cromwell-toleration-in-an-intolerant-age/].</ref>.
[[File:Quaker_Oats_(3092914571).jpg|thumb|left|William Penn]]
 
William Penn passò quegli otto mesi dedicandosi agli studi e opponendo al Procuratore del Re a ogni forma di eccezione che basandosi sull' Habeas Corpus, vanificava ogni accusa. Ma il Tribunale penale di Londra rinviava la decisione e continuava a mantenerlo in prigione. Fu a quel punto che il padre William, forte della sua posizione, si rivolse al Duca di York James (Giacomo) Stuart, fratello minore del Re, e suo buon amico. Assieme ottenero da Re Carlo la grazia e la scarcerazione del figlio William a condizione che non fosse più attivo nella politica per un certo periodo.
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Nel frattempo la situazione dei Quaccheri si era aggravata in Inghilterra. Molti di loro, poiché erano possidenti, erano stati colpiti dalla confisca dei loro beni, formalmente giustificata dal loro pacifismo in tempo di guerra, ma concretamente perché ulite a ripianare le spese belliche che avevano determinato un enorme buco nel bilancio della corona. Fu per queste ragioni che una parte della Comunità emigrò in America nel New Jersey, lasciandosi alle spalle tutto al solo scopo di ottenere la libertà e di ricominciare.
Fu in queste circostanze che William Penn, ritornato in Inghilterra, decise di difendere i diritti dei suoi fratelli di fede. Si rivolse al Duca Giacomo di York, assieme a suo padre incominciaroro a premere sul governo e sul Re al fine di ottenere un territorio in cui stanziare la comunità quacchera e in cui fosse possibile vivere da uomini liberi.
[[File:Edward_Hicks_-_Penn's_Treaty.jpeg|thumb|leftright|William Penn stipula il trattato con in Capo indiano Delaware Tammany]]
 
Nel 1681 il Re Carlo II deliberò una concessione perpetua a William Penn di un territorio situato nelle colonie del Nord-America situato tra i Paralleli 39 e 42 limitato ad est dal fiume Delaware. Questa porzione del New Jersey fu denominata da Willam Penn '''Pennsylvania'''. Penn dicise di prendere delle rusoluzioni nuove basate sul fatto che gli erano stati affidati dei poteri assoluti. Decise di trasferirsi in America e come primo atto fondò la citta di [[Filadelfia]] (1682). decise di trasferirvi tutti i Quaccheri che abitavano nel new Jersey e anche quelli di New York. A questo scopo andò a trattare con il capo degli Indiani Delaware Tammany e nel 1682 stibulò un trattato di non belligaranza di coabitazione e di mutuo soccorso che fu la base per rapporti cordiali e amichevoli con gli indiani d' America che si estese alla altre tribù che vivevano nella regione.
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Si deve ricordare, anche, che alcuni anni dopo la morte di Penn un altro evangelico [[Nikolaus_Ludwig_von_Zinzendorf|Nikolaus Ludwing Zizendorf]] corte di Zizendorf (Sassonia) (1700-1760) per seguire la sua vocazione missionaria e la concezione preecumenica della Chiesa si fece coinvolgere in una diatriba fra i Protestanti moravi e l' Imperatore [[Carlo_VI_d'Asburgo#L.27ascesa_al_trono_imperiale|Carlo VI]] d' Asburgo (1685-1740) che nella sua politica di estromissione dei Protestanti stava agendo in modo che tutti questi sudditi fossero costretti ad emigrare.
[[file:Nikolaus_Ludwig_von_Zinzendorf_(portrait_by_Balthasar_Denner).jpg|thumb|left|Nikolas Zizendorf]]
 
I Moravi erano stanziati nella [[Lusazia]] superiore ( Zona a Nord est della attuale Repubblica Ceca. Questi sudditi erano confinanti con i possedimenti della Sassonia del Conte Zizendorf che si era dichiarato anche lui Protestante luterano. I Moravi iniziarono una trattativa che condusse alla loro emigraziane nei territori di Zizendorf e al loro stanziamento nella cittadina Herrnhunter. Aumentando però oltre misura il numero degli emigrati fu necessario provvedere ad una loro successiva emigrazione in un territorio in cui vigesse la libertà religiosa. Nel 1727 la Società dei Fratelli Moravi ( questa era la denominazione della nuova confessione, pregò Zizendorf di adoperarsi per un loro trasferimento nelle americhe ed in particolare nel nord-america. Nel 1732 i Principe di Sassosia emise il decreto di espulsione e tutti i [[Moraviani#Storia|Moravi]] furono costretti ad emigrare. Raggiunta New York ottennero dal Governo della Pennsylvania di stanziarsi in quella regione ed in particolare al confine con i territori degli indiani e fondarono la città di [[Bethlehem_(Pennsylvania)|Bethelhem]]<ref>Per maggiori dettagli si veda: [https://en.wikipedia.org/wiki/Bethlehem,_Pennsylvania#Boroughs_merge].</ref>. Fedeli alla ispirazione del loro fondatore diventato Vescovo dei Moravi (della Chiesa Luterana) oltre a rimanere fedeli al Protestantesivo si distinsero dai primi temti per il loro antischiavismo, per la loro missionarietà che li faceva intervenire perché tutte le confessioni della Pennsylvania potesdereo vivere in pace e nel rispetto reciproco, incoraggiarono la preghiera e la celebrazione comune, in aperta contraddizione con l' atteggiamento comune anche tra i Protestanti di considerare che non era della stessa confessione come un eretico, al fine di pregare per l' unità della Chiesa universale e infine svilupparono una amicizia con i nativi che nella guerra di indipendenza americana divenne determinante per superare le difficoltà di comunicazione fra gli Stati del Nord e del Sud. Oggi questi semi gettati da questi grandi fondatori sono ancora vivi e presenti. La Pennsylvania non solo ha dato i natali a [[Benjamin_Franklin|Benjamim Franklin]] ed ha accolto [[Thomas_Paine|Thomas PaineThomas_Paine]]<ref> Su Thomas Paine vi vedano ne notizione biografiche in: [https://en.wikipedia.org/wiki/Thomas_Paine#External_links ]</ref>, ma é stato uno degli stati determinanti nella azione politica degli Stati Uniti. Al suo interno sono ancora oggi presenti una grande quantità di confessioni evangeliche che nei die secolo di storia hanno condiviso la gestione dello Stato. A filadelfia fu scritta la Costituzione americana e fu la prima capitale della federazione. A Walley Forge esiste ancora il memoriale che raccoglie i ricordi dell' Inverno passato dall' Eserciro di Giorgio Washington orima dell' arrico dell' aiuto francese e i monumentio dei principali condottieri dell' esercito continentale.
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|Didascalia = L'Europa nel 1713 come disegnata dal trattato di Utrecht
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La goccia che fece traboccare il vaso fu una sua lettura accademica, di fronte a tutta l' Accademia di Francia in cui egli criticò la politica di Luigi XIV ed implicitamente quella del Reggente Filippo II di Orleans. La lezione si intitolò ''De la Polysynodie ou la pluralité des conseils'' (1718), in cui egli applicando le sue deduzioni dimostrò come il re Luigi XIV, ormai deceduto, fosse un giudice ingiusto e non avesse fatto quello che serviva alla Francia per evitare tutte le guerre in cui aveva coinvolto il suo popolo. La lezione fu un attacco alla reggenza e come tale ottenne da questa una dura risposta. Il Reggente emise un ordine di estromissione dell' Abate all' Accademia. Questa riunitasi nella sua Assemblea plenaria, alla unanimità, meno un voto di un amico di Saint-Pierre, lo escluse dai membri togliendogli tutti gli appannaggi di cui aveva goduto. L' Abate anche se continuò a frequentare i salotti letterari fu colpito da una progressiva povertà, e morì dimenticato da tutti (1743). Solo nel 1745 [[Jean_Baptiste_Le_Rond_d%27Alembert|Jean-Baptiste d' Alembert]] si prodigò per una sua riabilitazione postuma e un suo reinserimento nella Accademia Francese.
'''KKK KKK KKK KKK'''
 
====Federalismo europeo====
=====La nascita del federalismo europeo=====