Vercelli: differenze tra le versioni
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Il Mac - Museo Archeologico Città di Vercelli, è stato inaugurato nel 2014 per iniziativa del Comune di Vercelli ed ha sede nella manica medioevale dell'ex Monastero di Santa Chiara. È stato intitolato al padre barnabita Luigi Bruzza (1813-1882), pioniere e eminente studioso dell'archeologia locale. Il percorso si snoda lungo sette sale e racconta, in maniera innovativa e multimediale seguendo l'ordine cronologico, l'evoluzione di Vercelli e del suo territorio. Gli oltre 600 reperti provenienti da scavi effettuati in città e provincia illustrano sia la progressiva romanizzazione delle popolazioni locali preromane, sia le varie fasi delle romanizzazione sino a che Vercellae divenne uno dei "firmissima Municipia" della Transpadana, come la definì Tacito (Hist., i, 70). Vale a dire una grossa e ricca città caratterizzata da imponenti edifici ed al centro di importanti traffici e scambi commerciali.
=== Archivi e Biblioteche ===
; Archivio Storico del Comune
Fondato nel XII secolo con l'affermarsi del Libero Comune annovera documenti anteriori a tale epoca e per la loro consistenza è considerato uno degli archivio comunali più importanti dell'Italia settentrionale. Vi sono conservati due Statuti comunali uno del 1241 e l'altro del 1341 nonché i "Biscioni", nome che deriva forse dal fatto che sulle legature originali doveva essere raffigurato il “biscione”, stemma dei Visconti, signori di Vercelli nel periodo della sua compilazione, verso la metà del sec. XIV. Sono costituiti da quattro codici, che formano due esemplari, che raccolgono le copie autentiche notarili di 1271 documenti, il più antico dei quali, un diploma imperiale di Carlo il Grosso, risale all’882. <ref>https://www.comune.vercelli.it/cultura-turismo/biblioteca-civica-vercelli/archivio-storico</ref>.
;Archivio di Stato
L'Archivio di Stato di Vercelli, che conta anche un sezione a Varallo, ha sede nell'ex Monastero della Visitazione, edificio sorto nel XV secolo e che annovera importanti testimonianze artistiche ed archeologiche. Tra i numerosi fondi provenienti dalle istituzioni del territorio vanta fondi provenienti da importanti famiglie nobili del luogo come gli Arborio Mella, gli Avogadro, i Buronzo di Asigliano. <ref>http://www.asvercelli.beniculturali.it/index.php?it/26/indice-dei-fondi</ref>
; Biblioteca Agnesiana e Diocesana
Fondata nel 1746
La Biblioteca Diocesana fondata invece nel 1804 conserva i volumi usati in seminario dal XVI secolo a oggi. Tra le numerose opere in ebraico presenti rimane un prezioso
; Biblioteca ed Archivio Capitolare
La [[Biblioteca capitolare di Vercelli|Biblioteca capitolare]] che ha sede nel [[Palazzo Arcivescovile di Vercelli | palazzo arcivescovile ]]custodisce una ricchissima e preziosa raccolta di codici manoscritti, pergamene, incunaboli, cinquecentine relativi alle discipline bibliche, giuridiche, teologiche e storiche che testimoniano la vita della Chiesa vercellese dal IV secolo in poi. Tra i codici spiccano il famoso [[Libro di Vercelli|Vercelli Book]] del X secolo in antica lingua anglosassone, che attira studiosi da tutto il mondo ed il [[Codex Vercellensis|Codex Vercellensis Evangeliorum]] che si ritiene la più antica traduzione in lingua latina dei Vangeli databile al IV secolo. Annessi vi sono l'Archivio Capitolare e l'Archivio Arcivescovile.<ref> http://tesorodelduomovc.it/biblioteca-archivio-capitolare/</ref>
; Biblioteca Civica
Fondata nel 1875 per volere di importanti personalità della cultura dell'epoca nel tempo si è arricchita di numerosi e preziosi lasciti tanto che oggi conta circa 200.000 volumi e opuscoli, oltre 19.000 volumi di periodici, circa 50 incunaboli, 986 edizioni del XVI secolo e 624 manoscritti. <ref>https://www.comune.vercelli.it/node/440</ref> Conserva inoltre tra i suoi fondi [[Giambattista Bodoni | edizioni bodoniane]] e di [[tipografi vercellesi]].
;Biblioteca Universitaria
La Biblioteca del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università del Piemonte Orientale, sorta a supporto dell'attività didattica e di ricerca, conta circa 50.500 libri e 7.300 annate di periodici. Gli abbonamenti correnti a riviste accademiche sono circa 200 e si sviluppano su una media di 10 anni a partire dalla data di costituzione della Biblioteca.<ref>https://www.disum.uniupo.it/biblioteca/patrimonio-documentario</ref>
=== Università ===
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