Scienza della logica: differenze tra le versioni
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"Dottrina dell'essere" e la "Dottrina dell'essenza" costituiscono per Hegel un tutt'uno che egli chiama Logica "oggettiva" perché è riferita alla realtà che esiste indipendentemente dal soggetto che la pensa, mentre la terza parte, la dottrina del concetto, è definita come logica "soggettiva".
La realtà infatti non è soggetta, come per Kant, all'intervento dell'[[intelletto]] , ma esiste come oggetto-essere e, nel suo aspetto più intimo, come [[essenza (filosofia)|essenza]]. Il primo presentarsi della realtà avviene
La logica oggettiva rappresenta nella [[Pensiero di Hegel#La dialettica|struttura dialettica]] della speculazione [[Pensiero di Hegel|hegeliana]] il grado preparatorio che sarà illuminato dall'avvento del "concetto", della logica soggettiva, così definita perché l'attività del pensare e quindi la formazione del concetto<ref>Il pensare concettuale è reso in tedesco con ''begreifen'' (in tedesco "concetto" si dice ''Begriff'') che corrisponde all'italiano "concepire" e al latino "concipere".</ref> esprimono la sfera essenziale del nostro agire. Il concepire è infatti il momento in cui l'uomo si svincola dalla rappresentazione della necessità naturalistica dell'essere e dell'essenza e giunge alla [[libertà]] del pensiero concettuale.
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