Gasparo Contarini: differenze tra le versioni

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Ricevette una formazione elementare (grammatica, retorica e abaco) da un precettore stipendiato molto probabilmente a domicilio nel palazzo Contarini, nei pressi della chiesa Madonna dell'Orto nel sestriere di [[Cannaregio]] e in compagnia dei nipoti di [[Francesco Zorzi]].
 
All'età di dodici anni iniziò a frequentare la Scuola d'umanità di San Marco.<ref>Sull'orientazione umanista e filo-ellenica della Scuola di San Marco, cf. V. BRANCABranca, ''La sapienza civile. Studi sull'Umanesimo a Venezia'', Firenze, Leo S. Olschki, 1997, § II, p. 59-65.</ref> Quest'ultima non era quella omonima gestita dalla cancelleria ducale situata nei pressi del [[Palazzo Ducale (Venezia)|palazzo dei Dogi]] dove la [[Repubblica Veneta|Repubblica]] formava i suoi migliori funzionari, ma la scuola ''"presso il campaniel"''.
Le lezioni della scuola di San Marco si svolgevano nei pressi di [[piazza San Marco]] e vi insegnavano degli ''stipendiati dal Pubblico''<ref>L. BECCADELLIBeccadelli, ''Vita del Contarini'', Brescia, Giovan Maria Rizzardi, 1746, f. 2 ro.</ref> tra cui [[Marco Antonio Sabellico|Marc'Antonio Coccio detto Sabellico]] (1436-1505) e [[Giorgio Valla]] (†1500), specialista dei naturalisti greci e membro dell'[[Accademia Aldina]].
 
In questo periodo [[Giorgio Valla]] iniziò il giovane Contarini ad una forma di sapere aperta fondata sulla ''fusione stretta tra bonæ litteræ, scienze e filosofia''<ref>G. FRAGNITOFragnito, "Gasparo Contarini tra Venezia e Roma" in ''Gasparo Contarini e il suo tempo'', Venezia, Studium cattolico veneziano, 1985, p. 96.</ref> e al gusto per una unità della conoscenza umana.
[[Erasmo]] la definirà come quell'armonia tra la ''summam morum innocentiam'' e l<nowiki>'</nowiki>''eruditionis et sapentiantiæ arcem''.
Questa formazione aperta e tollerante permise al giovane allievo di farsi l'idea che le opinioni, al di là che possano apparire divergenti, in realtà si possono combinare e le dottrine filosofiche non debbano obbligatoriamente escludersi.
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In seguito, secondo [[Ludovico Beccadelli]]<ref>L. Beccadelli, ''op. cit.'', f. 2: "[...] come quello che l'animo volto haveva a' studi gravi, s'applicò per entrare nella Philosohpia alle lettioni di Logica, la quale intese in Venetia dalli magnifici messer Antonio Justiano et messer Bragadino".</ref> e Franz Dittrich<ref>{{de}} F. Dittrich, ''Gasparo Contarini, 1483-1542. Eine Monographie'', Braunsberg, Druck und Verlag des Ermländischen Zeitungs und Verlagsdruckerei, 1885. Ristampa anastatica, Nieuwkoop, 1972.</ref>, a causa della morte del suo maestro Giorgio Valla nel gennaio [[1500]], Contarini avrebbe assistito alle lezioni di logica di [http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-giustinian_(Dizionario-Biografico)/ Antonio Giustinian] e [http://www.treccani.it/enciclopedia/lorenzo-bragadi_(Dizionario-Biografico)/ Lorenzo Bragadin] alla Scuola di Rialto. Quest'ultima rappresentava la tendenza filosofica aristotelico-averroistica, naturalistica e scientifica della cultura veneziana ed era in netta contrapposizione con l'orientamento platonico, umanistico-filosofico e moralistico-religioso della scuola di S. Marco.
 
Nel 1501 si recò a completare la sua formazione a [[Padova]]. L'iscrizione di Contarini all'[[Università di Padova]], è bene documentata negli ''Acta Graduum Gymnasii patavini'', dove il futuro diplomatico e cardinale, segue delle lezioni alla facoltà delle Arti, malgrado la volontà del padre di destinare il suo primogenito al commercio come di tradizione a Venezia.<ref>L. BECCADELLIBeccadelli, ''op. cit.'', f. 2.</ref>
 
A Padova, Contarini segue le lezioni di retorica greca del cretese [[Marco Musuro]], di latino da [http://www.bgpedia.it/calfurnio-giovanni/ Giovanni Calfurnio], di matematica e d'astronomia da Benedetto del Tiriaca e di filosofia naturale dai filosofi aristotelici [[Pietro Pomponazzi]] e [[Alessandro Achillini]].
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== Collegamenti esterni ==
*{{Catholic-hierarchy}}
== Successioni ==
 
{{Box successione
|tipologia=cardinale